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venerdì, Marzo 29, 2024

Covid-19. Il conteggio sale a quota 39, quattro ricoveri per sospetto al Rizzoli

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Nell’Hotel dei Terremotati stanno tutti bene. Mini giallo a Lacco

Ida Trofa | E dovremo imparare a convivere con la mascherina ed essere pronti a nuove restrizioni nel caso l’epidemia abbia una recrudescenza. E avremo probabilmente scaricato un software che ci renderà tracciabili negli spostamenti e nei contatti.Aspettiamo dunque, aspettiamo e continuiamo la conta. Nel frattempo avremmo dimenticato cosa significhi vivere, studiare, amare oltre il confino, lavorare, semplicemente essere parte del mondo oltre l’emergenza dichiarata. Ci vuole pazienza, non ci resta altro.

Magari possiamo consolarci sapendo che Ischia solo solo 38 casi positivi, due stanno meglio, uno è guarito è guarito dai sintomi che hanno fatto tremare i massimi vertici dei ASL e Forze dell’Ordine. Possiamo tirare un sospiro di sollievo sapendo che non esiste nessun primo caso a Lacco Ameno, l’unità di crisi della regine Campania aveva sbagliato, a riportare la residenza di un contagio già accertato, nato però a Lacco Ameno, ricoverato presso il Rizzoli, ma residente ad Ischia. Ci piace pensare che Ischia ha pianto solo un morto, una morte tragica e dolorosa e che ora dovrà fare i conti con i focolai ed i contagi già accertati e basta. A farle da scudo le mascherine obbligatore volute dai sindaci e i divieti di raggiungere la seconda casa a Pasqua e Pasquetta che, alla fine, l’inedito nemico invisibile non vincerà.

Cosi al tempo del coronavirus, anche la Pasqua diventerà digitale e rigorosamente fatta in casa con la meno classica scampagnata dentro la porta. Tutto rigorosamente da celebrarsi senza folla. Scenario della Passione: il divano!

Ieri nuovo caso a Barano, oggi nuovo caso sull’isola d’Ischia
Ieri, a Barano, è stato accertato e ufficializzato un nuovo caso di contagio. Si tratta di un familiare stretto di un contagiato già dichiarato che sta bene ed è già in quarantena da tempo. L’iter per circoscrivere i casi e stabilire la nuova lista dei contatti è già partito.

Cosi il sindaco Dionigi Gaudioso sulla sua pagine facebook:  “Debbo purtroppo comunicarvi che un altro residente nel nostro Comune è risultato positivo al COVID-19. Appartiene ad uno dei nuclei familiari già interessati da positività, le sue condizioni sono buone e gli formulo gli auguri per una rapida guarigione. Ad oggi sono dunque 14 i casi accertati di “Coronavirus” nel nostro Comune”.

Nel pomeriggio di oggi, invece, è stata ufficializzata la positività di un nuovo cittadino residente sull’isola d’Ischia. Contatto diretto per motivi di lavoro di un giovane risultato positivo il 4 aprile e residente nel comune di Ischia. 

Tamponi anche ad Ischia nell’hotel dei “terremotati”: tutti con esito negativo
Hanno dato tutti esito negativo i tamponi eseguiti nel comune di Ischia presso uno degli hotel dove alloggiano i “terremotati“. Qui, dove alloggiano la gran parte dei terremotati del Cratere ischitano, si è temuto a lungo. Ieri l’altro infatti sono stati eseguiti diversi tamponi, tre uomini ed una donna. Tutti in isolamento da almeno un decina di giorni per una forma influenzale. Casi sensibili, dalle innumerevoli implicazioni e dai molteplici contatti sociali.

I numeri del Contagio. Ischia stabile nell’incertezza tamponi. Siamo sotto i 40 positivi
1 morto, 1 guarito, 2 quasi guariti e 39 casi di positività ufficialmente accertati nel pomeriggio di oggi. 4 nuovi ricoveri al Rizzoli per sospetto COVID-19 ieri. 1 dimesso, 1 ricoverato nella tenda Pre triage del nosocomio lacchese, 1 ricoverato nella contumacia a dello stesso presidio, 1 ricoverato nel reparto COVID.Si tratta di un paziente già in isolamento domiciliare fiduciario la cui sintomatologia del contagio da Cornovoirus si è acuita ella giornata di ieri. Ricoveri che vanno ad aggiungersi a quelli già in essere. Uno solo dei quali in terapia intensiva e due in  attesa di essere dimessi e dichiarati guariti con la “negativizzione“ dei tamponi a farsi.

L’errore di anagrafica ed il mini giallo. Un caso già accertato ad Ischia viene riconsegnato a Lacco Ameno 
Una errore nella ricostruzione dell’anagrafica di un paziente già risultato positivo e ricoverato da giorni al Rizzoli ha fatto scattare un piccolo giallo a Lacco Ameno. Comunicazioni, PEC, fonogrammi whatsapp da parte della Task Force di Protezione Civile ed Asl hanno fatto saltare dalla sedia il commissario prefettizio Simonetta Calcaterra. Si era però trattato di una trascrizione sbagliata. La donna era nata a Lacco Ameno, ma non ivi residente come scritto dalla Unità di crisi negli atti ufficiali. E’ toccato allo staff dell’anagrafe locale con il comando vigili di Raffaele Monti risolvere il mistero e tranquillizzare le acque. Nessun caso Lacchese…anzi.

Le attese sui tamponi eseguiti 
Presso il Rizzoli sono già stati sottoposti a tampone 10 operatori che erano entrati in contatto non protetto con una persona risultata positiva. 1 infermiere è risultato positivo, per altri si attende l’esito del tampone dopo i dubbi sollevati dai test rapidi eseguiti in via Fundera di venerdi scorso. 160, secondo l’ASL, i cittadini residenti sull’isola in sorveglianza sanitaria attiva. Nessun contagio incontrollato, ma solo gli esiti resi in ritardo dei tamponi eseguiti sulla filiera dei contagi già in atto in maniera discontinua e confusa, poco efficace, dagli inizi di marzo. Focolai circoscritti. Casi già in via di guarigione che solo ora sono stati svelati. La curva dei contagi non accenna a calare ma resta stabile sotto la quota dei 40.

Casamicciola attende l’esito di 3 tamponi e aspetta di riprendere venerdi i test rapidi. Le sessioni inviate ieri mattina si sono già concluse
Casamicciola aspetta l’evolversi dei focolai di contagio acclarati sul territorio ed intanto procede spedita nello screening rapido con i test iniziati martedi, conclusis oggi per riprendere poi venerdi con l’arrivo della nuova fornitura. In queste ore è atteso l’esito di tre tamponi eseguiti su altrettanti cittadini, contatti stretti di soggetti già risultati positivi al coronavirus. Potrebbero rappresentare elementi cruciali per le scelte a farsi del sindaco di Casamicciola Terme pronto a dichiarare una buona fetta del paese zona rossa per virus.

Qui Rizzoli.
L’ospedale Rizzoli continua a gestire i suoi pazienti COVID-19. La situazione è oggettivamente complicata ed in quel di via Fundera si vive una calma apparente. Ieri non si sono registrati particolari accessi al PO. I pazienti ricoverati continuano ad essere meno di 10. Uno solo in terapia intensiva, gli altri divisi tra reparto Covid e subintensiava. Contestualmente  il personale sanitario prova a scongiurare l’esplosione di nuovi focolai e interrompere la catena dei camici bianchi infettati con una campagna massima di test rapidi. L’obiettivo è sottoporre ad uno screening costante tutto il personale sanitario e i soggetti sintomatici, a domicilio, oltre ai pazienti nella fase di pre-triage e pronto soccorso del Presidio Ospedaliero al fine di limitare al minimo le possibilità di contagio.

La cura e convivenza.
Quel che è evidente è che non hanno un piano. La sensazione che si stia procedendo a tentoni è forte. Ma siamo inermi consapevoli di essere condannati alla convivenza. Completamente in balia dei nostri decisori istituzionali, politici e non. Decisori che hanno ormai vestito i panni dei censori di costumi. Mastini con licenza di polizia giudiziaria  che scaricano tutto il dramma sulla responsabilità personale del singolo cittadino. C’è una contraddizione in termini ed è la stessa che ha caratterizzato questi mesi di nonsenso. Per il momento viviamo lo stato di emergenza dichiarato il 31 gennaio 2020 e lo vivremo fino a luglio attesa la prova della sua scadenza. Andiamo avanti tra sprechi, ovviamente contraddizioni ed acquisti a iosa, tamponi a macchia di Leopardo e sanità fondata sull’arte dell’arrangiarsi. La politica avvalla e poi ci dirà di aver fatto tutto il possibile, perchè non era preparata ad un’emergenza nuova. L’ennesima.Test, Tamponi, ASL, medici covid, medici di famiglia Rizzoli e comuni. Tutti, ognuno per la sua parte mostrano la natura del fallimento.

1 COMMENT

  1. Se Ischia fosse stata comune unico avremmo avuto un’attenzione diversa e una sola persona al comando….
    ringraziamo i nostri politici che hanno pensato di portare solo nelle proprie tasche ….speriamo che non facciano la fine del premier inglese …

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