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venerdì, Aprile 19, 2024

Covid-19. Castagna: “Al lavoro per disegnare un perimetro protetto Via Parodi, via Cagliari e le aree limitrofe della zona del rione dopo il tampone positivo”

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Ad indurre il primo cittadino ad una decisione così drastica sarebbe l’incertezza sulle dinamiche sociali, i contatti e l’effettivo isolamento della persona che, suo malgrado, ha contratto il virus e che comunque era stata a Milano e molto probabilmente alla famigerata celebrazione del 5 marzo a San Giovan Giuseppe della Croce

Ida Trofa | Casamicciola avrà una nuova zona rossa e, questa volta, non avrà nulla a che fare con il terremoto. Il paese fa i conti con i suoi primi contagi sensibili. Il primo caso indigeno fa tremare le istituzioni e la comunità vacilla.
Sono queste le notizie giunte sull’esito di una prima positività del tampone eseguito ad una cittadina di Casamicciola Terme ricoverata presso l’ospedale Anna Rizzoli di Lacco Ameno.
La donna, già afflitta da patologie pregresse, non è in pericolo di vita e le sue condizioni, secondo fonti sanitarie, non destano preoccupazione. Il contesto in cui si è venuta a determinare la malattia ed il modo in cui è stata rilevata, dopo il ricovero in ospedale, hanno spinto, in ogni caso, il sindaco Giovan Battista Castagna a vagliare l’assunzione di una decisione drastica.

Con la conferma del tampone positivo dall’Ospedale Cotugno di Napoli, dove è stato analizzato, il “rione di Sopra“ sarà chiuso, verosimilmente, per quindici giorni in attesa di assumere tutte le misure di prevenzione e stabilire la profilassi da seguire per quanti abbiano potuto avere contatti diretti ed indiretti con il soggetto contagiato.
Misure anticontagio severissime con un cordone sanitario molto articolato per la popolosa zona della Marina a pochi passi dal porto. Saranno previsti test rapidi al COVID-19 per i residenti del luogo, visite mediche e per gli approvvigionamenti e le necessità primarie sarà previsto l’intervento di associazioni di volontariato, spese solidali e consegne di generi alimentari, medicinali e varie secondo speciali filtri e metodiche da stabilirsi.
L’ordinanza che istituirà le nuove delimitazioni è al vaglio delle istituzioni locali. Una situazione e una serie di decisioni da assumere non affatto semplici e con implicazioni pesantissime per la comunità ed il paese.

Ad indurre il primo cittadino ad una decisione così drastica sarebbe l’incertezza sulle dinamiche sociali, i contatti e l’effettivo isolamento della persona che, suo malgrado, ha contratto il virus e che comunque era stata a Milano e molto probabilmente alla famigerata celebrazione del 5 marzo a San Giovan Giuseppe della Croce. Questo, almeno, secondo quanto stabilito le prime indagini sanitarie ed avviate come da prassi per risalire ai possibili focolai di contagio ed percorsi seguiti.
Le disposizioni previste per contenere la diffusione del contagio da Covid-19 sarebbero imposte dai molteplici e numerosissimi contatti che potrebbero essere venuti in relazione con la donna.
Il rione dove ha sede la dimora principale della cittadina potrebbe, così, essere interessato dalla quarantena e quindi dal divieto di entrata e uscita. Tutto questo sarà stabilito con un’ordinanza tesa ad arginare l’aumento dei contagi ed i rischi persistenti nella zona.

“La decisione di poter, eventualmente, mettere in un perimetro protetto Via Parodi, Via Cagliari e le aree limitrofe della zona del rione – ci ha detto il sindaco Castagna – è la conseguenza della necessità di essere certi di tutte le procedure messe in campo e dai dubbi che abbiamo sull’isolamento necessario e consigliato in circostanze simili. Purtroppo non tutto si può prevedere. Avremo preferito che non fosse cosi. Ma la decisione è una decisione difficile e triste che assumiamo per il bene di tutti. E in tutto questo prosegue senza soste il nostro lavoro per essere pronti ad affrontare l’emergenza dei prossimi giorni”.

Alla gravità con cui il sindaco pronuncia le sue parole e dalla rassegnazione nella voce è possibile leggere della difficile situazione dei contagi da Covid-19 nel Comune in un luogo ad elevata densità, con una moltitudine di contatti sociali inevitabili, come il popolassimo borgo della Marina. La classica tempesta perfetta dove un malanno subdolo e pervicace, un virus inarrestabile come il Sars-Cov-2 può trovare vettori prolifici per la sua espansione. Il rione casamicciolese, dopo Perrone, costituisce il maggior centro demografico del paese ancor di più dopo la devastazione sismica delle zone alte nel 2017.

Una volta, fino a poche settimane fa, c’era Codogno, provincia di Lodi, Lombardia. Ma oggi, ironia della sorte, il primo comune isolano che si chiude, o almeno lo fa in parte, per l’emergenza coronavirus è quello di Giovan Battista Castagna e Nunzia Piro, i più combattivi nella lotta alla chiusura delle frontiere ed al rigetto dei turisti “Lumbard”.

1 COMMENT

  1. Menomale che a Casamicciola c’è un sindaco che si fa gli interessi del suo paese poverini i lacchesi che grazie al Grande senatore che pensa solo ai propri interessi non hanno ne sindaco e ne il commissario poiché non viene da napoli mi auguro che non ci siano altrimenti sapete chi dovete ringraziare e come rimandare a chi vi fa stare in queste condizioni……

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