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venerdì, Marzo 29, 2024

Coronavirus alla Sorrentina. Quello che non hanno fatto i nostri sindaci

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Gaetano Di Meglio | Leonardo Sasso, nel suo commento che pubblichiamo in altra parte del giornale, scrive una cosa serissima.
“Mica si è saputo che martedì Sorrento ha rifiutato un gruppo di 50 persone perché provenienti dal nord, ma non dalle zone rosse di Lombardia e Veneto, e che le stesse sono state riprotette ad Ischia? Evidentemente a Sorrento sanno gestire la contingenza attraverso canali costruiti seriamente nel tempo”

Il caro Leonardo ha ragione al 100%. Oltre a tenere “nascosta” questa notizia, Sorrento, però, a differenza di Ischia, ci dà una durissima lezione.
Con un comunicato stampa del sindaco Cuomo, il comune di Sorrento ci spiega cosa fa “il Comune contro la psicosi da coronavirus”

“A Sorrento – scrive il sindaco Cuomo – tutti i servizi pubblici e privati funzionano regolarmente, le attrazioni e i siti turistici sono e resteranno aperti, così come le strutture ricettive, i ristoranti, i bar, i negozi. Insomma, anche “Sorrento non si ferma”, e anzi attende il riavvio della stagione per accogliere nel migliore dei modi gli ospiti che sceglieranno la nostra destinazione, a partire dall’imminente appuntamento della Pasqua e dei Riti della Settimana Santa”. Ovviamente non dice del gruppo mandato via. E, tanto meno, ha detto di non voler turisti italiani come abbiamo fatto noi o che le strutture sanitarie non sono all’altezza.
Il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, risponde così alle sollecitazioni degli operatori turistici, preoccupati che la campagna di disinformazione, di fake news e di inutili allarmismi, che sta investendo l’Italia, possa avere ulteriori e più gravi ripercussioni sull’economia locale.

“Per fortuna, i nostri territori non sono stati in alcun modo sfiorati da casi di contagio – aggiunge Cuomo – Una situazione che nemmeno a livello nazionale registra numeri da emergenza, a dispetto di una schizofrenica attività mediatica. Il tutto sta avendo l’effetto di scoraggiare il turismo, male informato su quanto accade realmente nel nostro Paese”.
Una situazione paradossale, prosegue il primo cittadino, che sta producendo in queste ore bufale come quelle che vorrebbero siti, musei, monumenti e aree archeologiche di Napoli e provincia, chiuse al pubblico.

Ma il cuore del comunicato di Cuomo è questo. “A breve ci attiveremo anche con una campagna di comunicazione, coinvolgendo sull’argomento anche la Regione Campania – avverte Cuomo – E’ importante far sapere ai visitatori che non c’è alcun pericolo a recarsi nelle nostre aree, che tutte le attività di interesse turistico sono regolarmente fruibili e che siamo preparati, con le autorità sanitarie, a trattare anche ogni eventuale caso sospetto si dovesse verificare. Senza contare che, solo in forma precauzionale, si sta procedendo in queste ore, in strutture private e pubbliche, ad operazioni di igienizzazione più accurate di quanto già normalmente non avvenga”.
Io non aggiungo altro. Dico solo che una sindaco capace si esprime così! Aspetta, medita e affronta i problemi.
L’appello, conclude il sindaco di Sorrento, “è che tutte istituzioni, categorie produttive, scuola e cittadini, collaborino per garantire quella serenità necessaria per superare questo momento di difficoltà, che vede vittima soprattutto il settore economico e sociale della nostra realtà”.

E i turisti potenzialmente contagiosi vanno dappertutto. Ischia o Sorrento che sia. Sindaci, dopo Capri, un’altra lezione da imparare.
La prevenzione, la precauzione e il buon senso non sono mai abbastanza. Le buone pratiche, le giuste rivendicazioni territoriali, le rivendicazioni presso gli organi di governo, la rappresentazione reale e veritiera dei problemi va fatta con le parole giuste e con i modi più appropriati. Noi abbiamo sbagliato tutto. Tutto ul serio.

2 COMMENTS

  1. La classe non è acqua altro che le pagliacciate fatte allo sbarco dei turisti a ischia …. quel video che sta facendo il giro del mondo…

  2. E adesso che uscito il test positivo del bresciano chi ci da torto che quei pulman nn dovevano scendere

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