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venerdì, Aprile 19, 2024

Coppa Italia. Iervolino: «Sconfitta che brucia. I tifosi? Doveva essere la loro festa»

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Simone Vicidomini | L’Ischia fallisce l’occasione, davanti al proprio pubblico, di conquistare l’accesso alla finale di Coppa Italia. I gialloblù al termine dei novanta minuti regolamentari terminati sullo 0-0, vengono sconfitti ai calci di rigore. Tre quelli realizzati dagli ospiti, nessuno dall’Ischia. Un’eliminazione che lascia l’amaro in bocca, anche se rispetto alla partita di andata le occasioni sono state di meno. «Ci aspettavamo che gli avversari venissero a giocare una partita del genere – commenta Iervolino –. Usciamo dalla Coppa Italia dove nei 180 minuti totali abbiamo preso un solo tiro in porta, ovvero il gol dell’andata. E’ ovvio che poi se non fai gol diventa tutto più difficile. I rigori sono una lotteria. Non volevamo assolutamente arrivarci e questo è palese per quello che avevamo provato a fare durante la settimana. Oggi, non so se sbaglio, però almeno cinque palle-gol le abbiamo avute e forse c’era un piccolo calcio di rigore. Siamo tanto delusi però bisogna partire già da domani e pensare alla partita di domenica».

Meno occasioni rispetto all’andata: il vero problema forse è stato a centrocampo? «Occasioni di meno sì, la partita dell’andata è stata diversa. Loro avevano un altro tipo di idea. Oggi potevamo sfruttare meglio le occasioni, ed ora stavamo parlando di un’altra cosa».

L’allenatore avversario, Liquidato, ha dichiarato che ha fatto la partita che voleva giocare. L’Ischia che tipo di partita ha giocato? «Abbiamo fatto bene per quello che avevamo pensato di fare in settimana. Infatti c’è stata la giusta circolazione di palla cercando di liberare gli uomini in fascia. E’ ovvio che se su cinque palle-gol che ti capitano – spiega Iervolino – almeno una la devi mettere dentro. Non era una partita semplice, contro una squadra difficile, ed infatti si è rilevata tale».

La delusione dei tifosi è tanta. «Siamo delusi tutti, sono deluso io per loro perché questa era la loro festa e della squadra, di nessun altro. Dopo il cocente epilogo di giugno oggi i ragazzi si giocavano un qualcosa di importante. E’ accaduto la stessa cosa come a giugno, non in una finale, e questo dimostra che dobbiamo crescere e lavorare sotto questi aspetti caratteriali».

E’ una sconfitta che le fa paura? «E’ una sconfitta che non ci deve far paura – aggiunge Iervolino – ci dobbiamo arrabbiare già da domani e andare in campo domenica cercando di portare a casa i tre punti per la classifica e riscattare l’amara sconfitta di oggi».

I rigoristi che sono entrati e sono andati a calciare forse non hanno nemmeno avuto il tempo materiale di entrare nella partita psicologicamente? «No, avevamo parlato con loro di questa eventualità. Hanno avuto un buon tempo di riscaldamento, non è una questione fisica. Ripeto, i rigori sono una lotteria. Non a caso l’Inghilterra ci ha perso un Europeo. Dobbiamo tirare immediatamente su il morale, noi come squadra, società, dirigenti, tifosi e anche voi giornalisti».

Non sarà facile per l’Ischia smaltire due sconfitte cocenti nell’arco di così poco tempo, prima con la Mariglianese nell’appuntamento per la D e poi la semifinale di coppa persa con il Virtus Campania. Iervolino all’inizio della nuova stagione dichiarò che c’era più di qualche giocatore che era difficile recuperare sotto l’aspetto mentale. Per lei sarà un lavoro abbastanza difficile ora in virtù della gara di domenica. Bisogna tener conto anche della piazza che sembra esseri spaccata di nuovo in due? «Assolutamente. Domani (oggi per chi legge, ndr) saremo già al lavoro e proveremo a ricucire il morale in funzione di come è stato fatto a giugno. Prima della partita – rivela Iervolino – ho detto ai ragazzi che il 2 giugno eravamo a raccattare i cocci da terra perché è stato così. Abbiamo creato un grande gruppo dal punto di vista umano e questa è la forza che ci deve essere per smaltire questa cocente delusione».

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