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venerdì, Aprile 19, 2024

CONSIGLIO “ZERO”. Il sindaco GiBì Castagna mette tutti a rischio: deroga al pericolo contagio e riapre il comune chiuso per Covid

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Ida Trofa | Una deroga al contagio, cosi il sindaco di Casamicciola Terme mette tutti a rischio dopo i marchiani errori nella convocazione del consiglio comunale. Arriva il consiglio “zero”, tutti esposti al Coronavirus per discutere di aumento dell’IMU e dell’Osservatorio.

Dopo aver chiuso gli uffici fino al 5 ottobre, in relazione ai diversi casi Covid-19 registratisi tra gli addetti ai lavori, l’avvocato Annunziata Piro convoca e fa svolgere la seduta del civico consesso, in presenza e senza segretario comunale! Giuseppe Principe fugge e chiede il tampone, il vicesegretario va in ferie e gli inquilini del Capricho, nonostante le gravi criticità legate alla salute pubblica, affidano i lavori al funzionario “sismico”, la dott. Imma Iacono e aprono la seduta al pubblico con l’ordinanza sindacale in deroga, la n.180. Come se il virus, per la sua diffusione, fosse in grado di leggere le deroghe e i permessi temporali o gli ordini impartiti da GiBi e Nunzia Piro. Allora c’è o non c’è il virus? E il rischio diffusione?

C’è solo per tenere lontani i cittadini e gli ospiti sgraditi dalla casa del popolo? Insomma, tutto predisposto per infettarsi pur di assistere alle mirabolanti imprese del consiglio comunale e, magari, rischiare di beccarsi il Covid-19. Ovviamente c’è stato l’obbligo di effettuare la misurazione della temperatura corporea e di assicurare la presenza di dispenser gel e/o soluzioni igienizzanti, subordinando l’accesso ai locali alla previa igienizzazione delle mani e al riscontro di temperatura inferiore a 37,5 gradi C°, nonché alla registrazione dell’utenza su apposito registro. Una seduta al limite della validità le cui deroghe e i lascia passare non sono previsti neppure per il Parlamento Italiano. Insomma, continuiamo a fare scuola… di forzature normative oltre ai rischi a cui si espone la gente con queste trovate.

De Luca chiude, GiBi apre dove gli serve
Ed è cosi che tra mille dubbi e incertezze, mentre il Governatore della Campania blocca tutto: vietata movida, limita i ricevimenti pubblici e privati con le sue Ordinanze, come al solito Casamicciola Terme è l’eccezione che conferma la regola e lancia l’anatema del contagio covid in municipio ma solo per i servizi in favore dei cittadini, per il resto c’è sempre un inganno. Come sempre l’“Emergenza”, persino quella sanitaria, alle nostre latitudini si riduce ad uno spauracchio, all’istituto (un teatrino) messo su da uno Stato che finanzia solo lo Stato. Sono la palese testimonianza del fallimento di queste presunte strategie del contrasto al coronavirus. Misure restrittive e sbagliate che non solo non garantiscono la prevenzione, ma sono totalmente inefficaci e penalizzano solo i cittadini.

I 4 punti
Ieri, a partire dalle 15.30, si è tenuto in seduta pubblica ed in prima convocazione il consiglio comunale. Contestualmente, causa COVID-19, uffici chiusi al pubblico fino al prossimo mese. A garantire i lavori, si fa pre dire, l’ordinanza in deroga alla chiusura.
Passano tutti i temi in discussione pochi, benché sostanziosi, con il voto della maggioranza. Quattro gli argomenti in trattazione all’ordine del giorno. Spicca l’acquisizione al patrimonio pubblico, finalmente, dell’ Osservatorio de La Sentinella e la nomina del revisore unico dei conti per il triennio 2020-2023, il dottor Antonio Paliotta.


La deroga con l’ordinanza 180

Cosi il sindaco Castagna scrive la storia, al limite del ridicolo, della Deroga alla diffusione del Covid ed all’Ordinanza n.178/2020 per consentire lo “svolgimento della Seduta di Consiglio Comunale convocata per il giorno 29 settembre 2020 (I convocazione), o al più per il giorno 30 settembre 2020 in seconda convocazione“.
Castagna premesso che in data 25 settembre 2020 è stato convocato il Consiglio Comunale in sessione straordinaria ed in seduta pubblica di I convocazione per martedì 29 settembre 2020 alle ore 15:30 ed in seconda convocazione per mercoledì 30 settembre 2020 visto che in data 27 settembre 2020 è stata emanata Ordinanza Sindacale n.178/2020 avente ad oggetto “Misure cautelari e preventive volte al contenimento del rischio contagio da COVID- 19 nel Comune di Casamicciola Terme , per la tutela del personale in servizio. Modalità dei rapporti con il cittadino degli Uffici Comunali” che ordinava tra l’altro “La chiusura al pubblico degli Uffici Comunali fino al giorno 5 ottobre 2020 compreso.”

Considerato che la seduta di consiglio può essere resa pubblica con un collegamento dedicato in streaming ed o altra forma equivalente, salvo problemi tecnici contingenti che comunque non inficino la validità della stessa;Visto che in data odierna è stato disposto che la seduta del consiglio comunale sarà seguita attraverso canali del digitale terrestre , profili fb e siti internet si è ritenuto possibile consentire l’accesso alla seduta di Consiglio Comunale ai consiglieri comunali, alle forze dell’ordine, ai giornalisti e tecnici che dovranno assicurare il collegamento in streaming ed al pubblico nei limiti di capienza della sala stessa, sicché risulta possibile una deroga all’ordinanza n.178/2020, per il tempo necessario allo svolgimento della seduta per il giorno 29 settembre 2020, o al più per il giorno 30 settembre 2020 in seconda convocazione“.
Cosi Castagna (sul quale sono piovute note e rilievi nel merito del contagio per cui, ogni responsabilità sulle eventuali infezione da parte dei consiglieri, dichiarano gli stessi, ricadrà sul presidente Piro ed il sindaco Castagna) ha consentito l’accesso in deroga a pochi intimi nell’apposita sala della sede provvisoria del Municipio di Casamicciola.

Il mini lockdown di De Luca
Vincenzo De Luca firma una nuova ordinanza per arginare i contagi Covid-19 in Campania: movida fino alle ore 22 poi divieto di alcolici, feste pubbliche e private con un massimo di 20 persone, dunque stop alle discoteche e ai baretti. Un mini lockdown che limita di molto la vita notturna come nel periodo della scorsa primavera. Restano sospese sagre e fiere. L’ordinanza fino al 7 ottobre.

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