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giovedì, Marzo 28, 2024

Consiglio comunale a Lacco Ameno, Pascale sbaglia 2 convocazioni su 2

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IDA TROFA | Chi credeva che la pratica bilanci lacchesi potesse concludersi a breve dovrà ricredersi. Il Governo Pascale è riuscito a centrare un altro incredibile e poco lusinghiero record da consiglio comunale: fallire due convocazioni su due nel giro di una sola settimana. Dopo la convocazione fallita e poi rettificata sul caso “Tasse”, ieri è stata la volta del differimento per la data per l’approvazione dei bilanci “salva governo”.
Gli atti contabili che il consiglio deve approvare inderogabilmente ed inerenti il termine ultimo imposto dal Ministero, pena il decadimento, per l’11 aprile prossimo. La luce infondo al tunnel ancora non si intravede.
Capro espiatorio del marchiano errore burocratico, il povero messo comunale, messo all’indice, è il caso di dirlo, dal sindaco Giacomo Pascale con la sua rettifica in extremis. Un differimento inusitato causa, dichiara il primo cittadino “errata notifica” del buon Luigi Lo Piccolo.
La pantomima in relazione all’avviso da consegnarsi al consigliere di minoranza Aurelio De Luise. Il tutto si perpetrava proprio nel mentre la solita opposizione lavorava ai fianchi del municipio minacciando un pericoloso ricorso al TAR.
Quanto c’è di vero, dunque, nella colpa scaricata tutta sul messo e quanto nel lapalissiano errore amministrativo?
A termini di regolamento e di legge, il consiglio pro bilanci, non è stato convocato nei tempi imposti a salvaguardia delle misure di controllo e democratica partecipazione al consesso.

TUTTA COLPA DI LO PICCOLO O FORSE NO
Eppure cosi scrive il sindaco nel merito del differimento della data di Consiglio Comunale convocato per il giorno 7 aprile 2017 alle ore 19.30 in prima convocazione e per il giorno 8 alle ore 19.30 in seconda convocazione.
“IL SINDACO, preso atto che, dalla relata di notifica a firma del Messo Comunale si evince che l’ultimo avviso di convocazione del Consiglio Comunale di cui all’oggetto è stato notificato in data 04.04.2017 al Consigliere Comunale De Luise Aurelio COMUNICA che le sedute del 07.04.2017 (prima convocazione) e del 08.04.2017 (seconda convocazione) per discutere il seguente ordine del giorno: 1. Rendiconto di gestione anno 2014. Approvazione 2. Bilancio di Previsione anno 2015 Bilancio Pluriennale 2015-2017 DUP e Nota Integrativa. Approvazione; 3. Rendiconto di gestione anno 2015. Approvazione; 4. Bilancio di Previsione anno 2016 Bilancio Pluriennale 2016-2018 DUP e Nota Integrativa. Approvazione; vengono differite alla data del 18.04.2017 le ore 19.30 in prima convocazione ed in seconda convocazione in data 19.04.2017 alle ore 19.30”.

SOS PREFETTURA, ARRIVA L’ENNESIMA DIFFIDA A 20 GIORNI
Salta il consiglio comunale ma salta anche l’obiettivo dell’11 aprile !
Il governo Pascale, a quanto pare, ha già avuto ampie rassicurazioni sulla ulteriore proroga-diffida concessa dalla Prefettura di Napoli in caso di mancato assolvimento degli obblighi ministeriali. Era ormai chiaro da tempo. Pareri o no, termini o no, la maggioranza voterà i bilanci ed i vari documenti contabili senza guardare in faccia a nessuno. Atti bocciati dal Revisore Unico Anna Russo eppure richiesti, pena lo scioglimento, dal Ministero dell’Interno sezione Enti Locali. Termine ultimo per l’approvazione, come detto, 11 aprile 2017. Ora più 20 giorni di diffida ottenuti come da prassi prefettizia prima della dichiarazione di scioglimento.
Gli umori della maggioranza sono concordi e la convinzione comune al momento è quella di giungere compatti all’approvazione in consiglio comunale benché lo stesso sindaco Pascale, in giunta, sugli stessi temi, abbia disertato il voto. L’imperativo è votare ed approvare anche dinanzi alla bocciatura e alle osservazioni dell’organismo di controllo nominato dal Prefetto.
Una corsa che nonostante il pesante pregiudizio pare poter giungere comunque al termine. Atteso che ci siano i termini previsti dalla norma, anche con il differimento, in caso di bilancio per la convocazione e la consegna degli atti ai consiglieri di ogni schieramento. Ma questa di sicuro sarà un’altra storia lacchese.

NELLA NOTA LI PIZZI LA VERITÀ DEL REGOLAMENTO
In base allo Statuto Comunale ed al Regolamento di Contabilità come ben evidenziato dalla dottoressa Li Pizzi nella nota prot. 14641, con cui rileva la presenza agli atti di alcuni documenti afferenti la seduta di consiglio, per gli effetti dell’art. 31 del Regolamento di Contabilità, eventuali emendamenti allo schema di previsione debbono essere presentati dieci giorni prima della discussione in consiglio, termine questo che, nel caso di specie, non può essere rispettato, in quanto non è stata data la possibilità a tutti i consiglieri comunali di poter esercitare il munus conferitogli dalla cittadinanza, in quanto tutti i punti all’ordine del giorno non risultano consegnati nei termini di legge ed è stato quindi impedito lo studio dei punti all’ordine del giorno e l’eventuale predisposizione di emendamenti. Si ribadisce che ai sensi dell’art. 31 del medesimo Regolamento di contabilità i Consiglieri comunali e il Sindaco, ai sensi dell’art. 174, comma 2, del TUEL possono presentare emendamenti agli schemi di bilancio predisposti dall’organo esecutivo almeno 10 giorni prima della data fissata per l’approvazione del bilancio. I termini in questione sono perentori e funzionali all’esercizio incomprimibile delle prerogative dei consiglieri comunali e quali, peraltro, debbono esplicarsi in un arco di tempo limitato ma ragionevole in quanto strettamente connesso ad un termine finale ed ineludibile di approvazione. Termini essenziali per i consiglieri di minoranza, i quali debbono essere posti in condizione di esercitare la indispensabile funzione di controllo sull’adeguatezza programmata dalle forze politiche che dell’azione politico amministrativa.

8 COMMENTS

  1. Io davvero mi chiedo che motivo ha di esistere un amministrazione a Lacco Ameno: paese sporchissimo e arredo urbano da periferia di Napoli, la fontana in piazza e sudicia con un carrozzino dentro da giorni e nessuno se ne interessa (la stanza del sindaco ha la vista sulla stessa fontana), parcheggio selvaggio sul corso (doppia tripla fila). Vedi i turisti aggirarsi come degli zombi, chiedendosi sicuramente “ma dove siamo capitati”. State rubando il futuro ai nostri figli. Vergognatevi tutti !!

  2. Da giorni una panchina in marmo in piazza è stata distrutta. Nessuno dal comune, che ha pochi metri, si è interessato di togliere almeno i detriti e i pezzi di marmo. E pensare che ieri c’ erano delle scolaresche in piazza.
    Ci vorrebbero gli schiaffi. A nessuno escluso.
    Oltre l’incompetenza a Lacco Ameno regna l’ignoranza.

  3. E poi in un consiglio comunale discutono sul fare una discoteca mammamiaaa ma a chi abbiamo messo a governare questo comune che prima era uno spettacolo

  4. signori,il paese è piccolo e voi conoscete tutti chi sono gli uomini che amministrano lacco ameno e il loro vissuto, quindi non stupitevi di nulla, non è che andare su al comune nu strunz pot addiventa nu baba’.quindi!!!!!

  5. Gli uomini che amministrano Lacco Ameno? Uomini e una parola grossa e in questo caso anche troppo azzardata, la panchina e rotta da più di un anno se per il corso le auto sono in seconda e terza fila in altre zone la strada e proprio un parcheggio andate a vedere piazzetta Rosario, o la voragine che sta a via onesto da circa 2 anni,e non parliamo delle auto in sosta nei punti più pericolosi, sui marciapiedi nelle curve fatevi un giro fuori al liceo all’ora di uscita, senza l ombra di un vigile…. immondizia e erbacce da per tutto, costruzioni abusive a go go tutto nell indifferenza di cittadini forze dell ordine politica che “dovrebbe ” fare opposizione..a questa amministrazione di mer@a!!! Lacco Ameno era la perla dell’isola d’ischia adesso è diventata la fogna…

  6. …poi magari si fa la solita festa di Santa Restituta con tanto di doppio o triplo fuochista e l’onore è salvo…
    Una festa che per sfarzo e spreco di soldi stride con la reale situazione amministrativa del Comune e con quella di un territorio che ormai salumiere e compagni hanno rosicchiato fino alla crosta..

  7. Cari lacchesi svegliamoci andiamo sul comune e protestiamo senno questa è la conferma che è come penso io cioè che siamo un branco di pecoroni senta attributi

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