venerdì, Luglio 11, 2025

Concorsi EVI: tragicommedia all’ischitana tra indagini, boicottaggi e quel “cerca” non eseguito

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Dopo la Guardia di Finanza anche i Carabinieri bussano a Via Leonardo Mazzella. Il provvedimento era stato adottato a seguito di un procedimento penale per contestazioni gravi come tentata estorsione, sfruttamento della prostituzione e detenzione illegale di munizionamento. Poi era sopravvenuta l’archiviazione per infondatezza della notizia di reato. Ma alla luce di un contesto altamente conflittuale, resta l’esigenza cautelare

La pantomima dei concorsi dell’EVI continua. Ieri si è scritta un’altra pagina tragicomica, tra indagini e nuove richieste del CISI.
Mentre i Carabinieri della Compagnia di Ischia facevano visita agli uffici della società per acquisire i file relativi ai concorsi, il liquidatore del CISI, l’avvocato Luciarosa Buono, chiedeva ulteriori incartamenti alla “comandata”.

Una richiesta che affonda le sue radici nel tentativo di boicottaggio dei concorsi partito da Casamicciola, come vi abbiamo già raccontato, e che continua a essere mal digerito dagli altri sindaci dell’isola. In breve: Giosi Ferrandino vuole revocare i concorsi (per continuare con i somministrati, evidentemente), mentre gli altri sindaci vogliono procedere con le assunzioni pubbliche.
Ma, da osservatori attenti e indipendenti (ricorderete che fummo noi a segnalare i “voti strani” alle prove, mesi fa, senza bisogno di giuristi), ci poniamo una domanda molto semplice: Cosa aspettano i sindaci – proprietari e decisori della baracca CISI-EVI – a ordinare all’EVI di inserire la prova preselettiva o scritta?

Basterebbero due righe in un verbale d’assemblea. Due righe per porre fine a questo stillicidio di PEC deliranti inviate da una parte all’altra. Due righe per ribadire un orientamento semplice: fare i concorsi in maniera trasparente e chiara.
Che poi i risultati siano “scritti” prima ancora dell’inizio, beh, questa è una storia vecchia quanto il mondo.
Ma invece di scrivere quelle due righe, si continuano a produrre fiumi di parole solo perché al sindaco di Casamicciola e alle sue consigliere i concorsi ora non piacciono più.
Sarebbe anche il momento ideale per rispondere alla celebre “Lezione del Pigiama”… ma evitiamo persino di scendere in campo.

I Carabinieri all’EVI per indagini sui concorsi
L’EVI spa informa che, in data odierna (giovedì 12 giugno), ufficiali di polizia giudiziaria in servizio presso la Compagnia dei Carabinieri di Ischia si sono recati presso la sede dell’azienda, in via Leonardo Mazzella, per acquisire documentazione relativa alle procedure concorsuali per l’assunzione di personale a tempo indeterminato. Documentazione, peraltro, già disponibile online sul sito istituzionale www.evi-spa.it, sezione “Amministrazione Trasparente”.
L’EVI spa, certa della correttezza del proprio operato, si è dichiarata totalmente disponibile a collaborare con l’autorità giudiziaria.

CISI, la destra che non sa cosa ha fatto la sinistra
Questa vicenda sta assumendo contorni davvero ridicoli, frutto di una mala fede sistemica che permea tutta questa inutile diatriba tra controllore (CISI) e controllata (EVI).
L’ultima nota dell’avvocato Buono indirizzata a Basentini riguarda atti della gestione Condurro. Sarebbe bastato usare la funzione “cerca” nella posta elettronica.

Ma leggiamo la richiesta del CISI:
“Il sottoscritto Avv. Luciarosa Buono, in qualità di Liquidatore Unico del Consorzio Intercomunale Servizi Ischia (CISI), in ossequio ai principi di buon andamento, trasparenza e corretto esercizio delle funzioni di vigilanza,
CHIEDE FORMALMENTE a codesta Società, in via immediata e con carattere di urgenza, di: sospendere cautelativamente ogni attività connessa alle procedure di selezione del personale attualmente in corso, fino a verifiche complete circa la regolarità degli atti presupposti; trasmettere entro 7 giorni dalla ricezione della presente:
– copia integrale del regolamento per il reclutamento del personale adottato da EVI S.p.A.;

– documentazione attestante l’avvenuta pubblicazione del regolamento, con indicazione di data, modalità e supporto utilizzato (sito istituzionale, albo pretorio ecc.);
– prova della comunicazione al CISI in occasione dell’adozione del regolamento, nonché della relativa approvazione da parte del Consorzio, ove avvenuta.

La richiesta si fonda – ufficialmente – sull’esigenza di garantire legalità, trasparenza e imparzialità nel reclutamento del personale. Ed è propedeutica alla convocazione di una Assemblea dei Sindaci, chiamata a prendere le relative decisioni.
Il tutto viene trasmesso anche al Presidente dell’Assemblea consortile.
Peccato che l’impressione generale sia un’altra: che l’avvocato Buono, nelle sue nuove collaborazioni “civili”, si stia isolando sempre di più. Proprio come certi colleghi col sigaro, la congiuntive facile e i pantaloni skinny in tribunale.

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  • Articolo realizzato dalla Redazione Web de Il Dispari Quotidiano. La redazione si occupa dell'analisi e della pubblicazione fedele degli atti e dei documenti ufficiali, garantendo un'informazione precisa, imparziale e trasparente. Ogni contenuto viene riportato senza interpretazioni o valutazioni personali, nel rispetto dell’integrità delle fonti e della veridicità dei fatti.

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