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martedì, Marzo 19, 2024

Citarelli: «L’Ischia è nella top ten ma le avversarie sono fortissime!»

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«Vince chi gioca bene ma anche chi mette la gamba, chi lotta nel vero senso della parola, senza fingere…»

Ha allenato nel Napoletano e nel Salernitano, così come sulle isole. Chi meglio di altri conosce gli ambienti dell’Eccellenza campana come Mimmo Citarelli? Virtus Volla, Scafatese, Ischia, Savoia, Procida, Real Forio sono alcune delle squadre guidate dal tecnico napoletano ma ormai isolano d’adozione. Citarelli è sempre sul “pezzo”, ha seguito e segue con attenzione i movimenti di mercato delle società più in vista così come quelle che proveranno a qualificarsi per la seconda fase, senza però avere troppe velleità di promozione. «Quello che è stato fatto dal Comitato campano è un format molto intrigante e penso che sarà anche molto passionale e pirotecnico – attacca Citarelli –. Anche perché, con questa formula che prevede la disputa di poche partite, si dà la possibilità a tantissimi giocatori che si conoscono e si sentono di interpretare anche una sorta di sfida a carattere personale. Una sorta di torneo estivo dove solitamente si danno battaglia giocatori-amici che giocano in squadre diverse».

Citarelli conosce ambienti, società, allenatori e soprattutto giocatori che in queste ultime tre settimane hanno dato vita ad un tourbillon di trasferimenti. Per fortuna fra tre giorni il mercato abbasserà la saracinesca, perché si fa fatica a stare dietro alle tantissime notizie di mercato. Il Girone B, dove militano le isolane, probabilmente è quello che ha fatto registrare il minor numero di operazioni. Quali sono realmente le squadre che possono realmente giocarsi i due posti per la D? «Le squadre che lotteranno sono quelle che hanno in organico i giocatori forti, ma soprattutto chi ha la capacità di scendere in campo partita per partita con vera determinazione – osserva Mimmo Citarelli –. Andrà lontano chi gioca con intensità, chi ha in testa che si deve giocare la “vita” calcistica, chi mette la gamba, chi lotta ma nel vero senso della parola, senza fingere. Vince chi non si atteggia e pensa di essere forte ma lo è solo sulla carta. Vince chi ha esperienza abbinata a un’idea di gioco. Tutto questo porta una squadra ad essere “vincente”. E’ vincente chi rincorre l’avversario e aiuta realmente il compagno in difficoltà. Vince chi veramente ha una squadra compatta e con un’anima collettiva. Perciò si devono avere i giocatori naturalmente bravi ma che riescano veramente a creare un gruppo coeso e forte nella testa. Se possiedi queste caratteristiche e sei disposto a sacrificarti in campo e fuori per la causa, allora sei un vincente».

In terraferma gli addetti ai lavori snobbano l’Ischia. Per dirla tutta, sembra proprio che non la considerino… «L’Ischia sicuramente è tra le favorite perché ha un’ottima squadra, guidata da un ottimo allenatore, esperto ed alle spalle una società solida – aggiunge Citarelli –. Lo dimostra il fatto che, anche tra difficoltà, i gialloblù si sono allenati. Alla lunga, nelle qualificazioni, questo aspetto sarà importante. Sicuramente la vincente uscirà tra Ischia, Pomigliano, Pianura, Napoli United, Scafatese, San Giorgio, Mariglianese, Albanova, Palmese e Audax Cervinara. Nei gironi è facile che possa uscire una sorpresa ma in semifinale sono sicuro che ci saranno le favoritissime. Naturalmente mi farebbe piacere che ci fosse anche l’Ischia, a cui auguro la Serie D per blasone, per l’appassionato pubblico e perché ha una società che sta organizzando cose serie».

Quali potrebbero essere le sorprese di questo inedito campionato? «Una sorpresa può essere anche il Montemiletto, al pari della Barrese che ha preso il titolo del Monte di Procida», afferma Citarelli che già da domenica sarà sui campi, oltre a seguire le partite dal pc. «Se capita l’occasione, sono pronto a scendere in campo». Hai già avuto qualche “avvisaglia”? «Dico soltanto che sono pronto…».

Sulle altre due isolane, mister Citarelli dice: «Per Real Forio e Barano sarà un’ottima occasione per lanciare dei giovani in rosa, che sono molto promettenti. Siccome non si corre il rischio di retrocedere, auguro alle due società di essere una sorpresa e meritare la qualificazione».

Citarelli lancia un messaggio ai più giovani. «Tutti i giovani che giocano al calcio sull’isola dovrebbero tifare Ischia. Perché l’Ischia è di tutti, rappresenta l’intera isola, perché ha uno stadio da B, tifosi appassionati che sono appunto di tutti i comuni. Più l’Ischia sale di categoria, per un ragazzo locale maggiori sono le possibilità di giocare in serie professionistiche. Sono tanti i calciatori isolani che in passato si sono messi in mostra a livello nazionale».

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