L’ultima al Mazzella, per congedarsi e per chiudere con una vittoria. L’Ischia Calcio termina il suo percorso casalingo davanti ai 500 tifosi dei Distinti e sull’isola arriva una Palmese che non deve più chiedere nulla al campionato: entrambe hanno raggiunto l’obiettivo della salvezza e quella di oggi è una gara in cui il risultato avrà davvero poca importanza. Migliorare la classifica è sicuramente una chiara volontà dei gialloblù che, dal canto loro, puntano a dare continuità alla striscia di risultati utili in casa.

Poi c’è anche la missione di Antonio Foglia Manzillo, quella di mantenere costante il bilancio interno: “Assolutamente. L’ho detto stamattina ai ragazzi: sono l’allenatore che ha conquistato la prima vittoria sul nuovo sintetico del Mazzella. E non voglio essere il primo a perdere! Finora il nostro stadio è rimasto imbattuto e voglio che resti così anche domenica. Cambieremo qualcosa, ma la voglia di vincere non deve mancare. Faremo una prestazione seria. Magari chi ha giocato di meno sarà più motivato. Punto anche su questo aspetto”.
La salvezza raggiunta
La vittoria contro l’Acerrana, ottenuta all’Arcoleo tra difficoltà e inferiorità numerica, ha permesso all’Ischia di raggiungere la permanenza in Serie D, mettendo alle spalle le critiche dei giorni precedenti: “È stata una liberazione. Dopo il pareggio col Costa d’Amalfi, la situazione non era drammatica, ma un po’ di apprensione era venuta. I ragazzi sono stati bravissimi, straordinari: hanno tirato fuori tutto quello che avevano dentro, in una partita da vincere assolutamente. Era uno scontro diretto, in casa loro, e tra l’altro siamo riusciti a portarla a casa in dieci uomini e poi addirittura in nove. Una piccola, grande impresa. Io posso solo ringraziare questi ragazzi: da quando sono qui abbiamo sbagliato, forse, una partita e mezza.
Il resto è stato solo cuore, sacrificio e attaccamento alla maglia. Per quanto mi riguarda si sono meritati questa salvezza”. Una vittoria ottenuta con la sofferenza e il sacrificio, considerata anche l’espulsione di Padulano alla fine del primo tempo: “La mia garanzia era proprio la squadra. Avevamo fatto un primo tempo perfetto, avremmo meritato di andare al riposo con più di un gol di vantaggio. Quando ci hanno comunicato l’espulsione, vi dico la verità: per un attimo ci è crollato il mondo addosso. Poi, ancora una volta, sono stati loro, i ragazzi, a trascinarmi. Sono venuti da me a dirmi: “Mister, tranquillo, vinciamo anche in dieci”. Erano gasati e concentrati. Questo è un gruppo vero. In quel momento ho capito che ce l’avremmo fatta”.
Il mister ha parlato anche della reazione che ha avuto il gruppo, bravo ad accantonare fischi e delusione dell’ultimo match giocato al Mazzella: “Mi è piaciuto il lavoro alla vigilia, l’approccio, la concentrazione, la voglia di dimostrare qualcosa dopo la piccola contestazione subita. Dopo il pari col Costa d’Amalfi li avevo visti provati, quasi increduli. Non se l’aspettavano, perché hanno sempre dato tutto, sempre rispettato la maglia. Ma da lunedì sono tornati carichi come non mai. Hanno trasformato la delusione in energia. La loro fame, la loro voglia, ha fatto la differenza”.
Ora il derby spensierato con la Palmese
Stessi punti in classifica e traguardo raggiunto, la Palmese di Teore Sossio Grimaldi vuole godersi il finale di campionato e terminare nel migliore dei modi una stagione che si è rivelata altalenante. Ne è consapevole Foglia Manzillo che si ritroverà a sfidare una compagine che in trasferta ha la media di 1,00 punto a partita, frutto di tre vittorie, sette pareggi e sei sconfitte in sedici gare disputate lontano dal Comunale. “Come la stiamo preparando? Con grande rispetto. L’obiettivo è raggiunto, è vero, ma dobbiamo onorare il Mazzella, i nostri colori, la nostra gente. È giusto dare spazio a chi ha giocato meno: se tutto va come deve, vedrete dal primo minuto Gemito, Arcamone e Castagna. Non perché gli altri non meritino, ma perché è giusto dare un premio anche a chi ha lavorato duro ogni settimana, pur senza scendere in campo”.
Il tecnico gialloblù ha parlato anche dell’avversario: “Mi aspetto squadra che vorrà divertirsi come noi. Si è tolta i pensieri, giocherà senza troppi tatticismi. Sarà una partita aperta, dove conterà più fare un gol in più che difendere a oltranza. Certo, mi dispiacerebbe subire tanto, perché una delle nostre grandi forze è stata la fase difensiva: siamo la seconda miglior difesa del girone da quando sono arrivato. E la salvezza l’abbiamo costruita su questo equilibrio”. Poi una prima indicazione sulla formazione: “Qualche adattamento è inevitabile. Abbiamo perso due terzi dell’attacco dopo giovedì. Talamo giocherà e poi vedremo se affiancargli Desiato, Castagna o magari inventarci qualcosa con Bianchi, che torna disponibile. Ci sono anche Patalano e il rientro di Tuninetti, che merita di rimettere piede in campo dopo mesi di stop. Mi piacerebbe farlo entrare almeno per qualche minuto, se la partita lo consentirà”.
Breve passaggio inoltre sulla tifoseria e sulla giornata di festa: “Mi unisco all’appello che è partito dalla nostra gente: domani riempiamo i Distinti, riempiamo il Mazzella. Ce lo meritiamo tutti: calciatori, staff, dirigenti, società, tifosi. Abbiamo sofferto insieme, ora è il momento di goderci il frutto di tanto lavoro. È stata una stagione di sacrifici, ma anche di grande cuore. Dobbiamo trasformare questa domenica in una giornata indimenticabile. Poi certo, vincere sarebbe la ciliegina sulla torta”.
Futuro e tempo di bilanci
Foglia Manzillo vuole viversi al massimo queste settimane, in attesa di chiarire il suo futuro: “Abbiamo ancora due partite da onorare. Poi ci sarà tutto il tempo per sederci e parlare. Come dico sempre, i matrimoni si fanno in due. Io posso solo dire che qui mi sono trovato benissimo, ho cercato di lavorare con onestà, serietà e professionalità. Spero di aver lasciato un buon ricordo,
Indipendentemente da quello che sarà”. Il tecnico chiude con un suo bilancio ad Ischia: “Una delle esperienze più belle della mia carriera. Quando sono arrivato, c’era tanta preoccupazione, tante facce bianche. La salvezza sembrava quasi un miraggio. E invece, lavorando con serietà, siamo riusciti a conquistarla con due giornate d’anticipo. Non dimentichiamo che io ho giocato sette partite fuori casa e solo cinque al Mazzella. Solo tre volte mi sono seduto in panchina nel nostro stadio. Domani sarà la quarta e ultima volta. Sarà speciale e il bilancio è positivo”.
I precedenti
Come riportato dal club isolano, sono ventuno i precedenti tra Ischia Calcio e Palmese. Con la vittoria conquistata nella gara d’andata (0-1, rete di Patalano), l’Ischia ha pareggiato i conti dei successi contro i rossoneri. Adesso il bilancio delle vittorie è pari: nove a testa. Tre i pareggi. La sfida tra le due squadre in Serie D mancava dal 1978. La storia di questa sfida affonda le radici nel lontano 15 Febbraio 1948 quando, nel campionato di Prima Divisione, l’Ischia si impose per 2-0. L’ultimo precedente è datato 23 Giugno 2021: era il Primo Turno dei Play-Off di Eccellenza, quando l’Ischia vinse per 1-0 nel secondo tempo supplementare grazie a un gol di Luigi Castagna.
Rossoneri e gialloblù sono ritornati ad affrontarsi in un campionato nazionale a distanza di 46 anni. Dalla stagione 1970/71 a quella 1977/78, le due squadre sono state presenti nello stesso girone. È relativo a uno spareggio il primo precedente di una certa importanza: annata 1959/60 quando in palio c’era l’ammissione in Serie D. Ischia e Palmese vinsero i rispettivi raggruppamenti di Prima Categoria (quinto livello della gerarchia), e il 26 Maggio 1960 giocarono la semifinale sul campo dell’Ilva Bagnoli. I gialloblù vinsero per 2-1, conquistando la finale (si impose la Scafatese, promossa in D). Come detto, l’altro spareggio è più recente: 2021.
Anche in questa circostanza, Ischia sconfitta (dalla Mariglianese) nella finale che valeva il salto di categoria. I tifosi storici della Palmese amano ricordare un 5-1 dei rossoneri (1970/71), con gol isolano della bandiera siglato da Lillino Abbandonato. Così come avvenuto all’andata, domenica si confronteranno le due uniche squadre scudettate del Girone H di Serie D. La Palmese conquistò il tricolore di categoria il 22 Giugno 2001, a Cesenatico, contro la Valenzana. L’Ischia, invece, conquistò il titolo di squadra più forte tra le 165 di Serie D nella finale disputata a Piancastagnaio il 25 Maggio 2013, sconfiggendo il Delta Porto Tolle.