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venerdì, Marzo 29, 2024

Chioschi e Dehor. Citara e Via Marina, come è brutta l’ignoranza del politicozzo

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Augusto Coppola | Gentile Direttore, ancora una volta sono costretto ad intervenire sulla questione occupazione suolo pubblico a Forio. Si continua a ripetere che la questione suolo pubblico è esplosa, a seguito delle denunce presentate da Teresa Del Deo, contro il suo vicino, per le strutture (due WC) che lo stesso aveva realizzato quale ampliamento del chiosco, già tipologicamente difforme, addossate alla sua proprietà. La cosa ci può anche stare, ma limitatamente al piazzale di Citara e non certo, per quello che è poi accaduto anche a Via Marina, interessata a differenza della piazza di Citara, da un mega progetto, tipo quelli che si vedono nel programma di SKY “Grandi Progetti”. Cerco di essere chiaro in poche parole, a Citara siamo in presenza di Chioschi ed Edicole, mentre a Via Marina, siamo in presenza di Dehor ed è questa la grande e ignorata differenza. Vi definisco le strutture.

Per Chiosco si intende quel manufatto isolato, di dimensioni contenute, generalmente prefabbricato e strutturalmente durevole, tradizionalmente concepito per la vendita di generi diversi, posato su suolo pubblico a seguito di concessione rilasciata dal Comune

Per Dehor si intende l’insieme degli elementi (mobili, smontabili o facilmente rimovibili) posti in modo funzionale e armonico sullo spazio pubblico e/o privato. Esso delimita e arreda lo spazio per il ristoro all’aperto, annesso ad un locale di pubblico esercizio di somministrazione. Sono componenti dei Dehors: tavoli, sedie, poltroncine, fioriere ed elementi di delimitazione, pedane, apparecchi riscaldanti e refrigeranti, stufe ad irraggiamento, impianto di illuminazione, ombrelloni e coperture, cestini per i rifiuti. I dehors sono adiacenti o non all’esercizio commerciale. I Dehors, dal punto di vista strutturale, si distinguono in “chiusi” e “aperti”.  I Dehors non possono essere associati ai Chioschi.

In parole povere, il Chiosco (a Citara) è una struttura piccola e isolata, poggiata su suolo pubblico, mentre il Dehor (a via Marina), è annesso ad un locale pubblico e delimita ed arreda lo spazio per il ristoro all’aperto, chiuso o meno.

Penso che la differenza sia chiarissima, al netto delle stupide elucubrazioni del politicozzo cretino, che farebbe bene a trovarsi un orticello e ritirarsi avita privata, invece di alzare la manina senza capire un fico secco. E di politicozzi, nella storia di Forio ne abbiamo avuti tanti e si ripresentano ogni volta come l’influenza, in modo sempre più aggressivo.

Il regolamento comunale per l’occupazione del suolo pubblico del 2010, era carente proprio per la mancata regolamentazione dei chioschi….. ma guarda un poco! Secondo voi perché? Perché in quella piazza si era sempre fatto di tutto e di più, perché in quella piazza, in mano a poche famiglie, c’era stata la capitolazione del pubblico, a favore del politicozzo, che elettoralmente, doveva permettere agli occupanti, di tutto e di più, per racimolare il suo pacchettino di maledetti voti; e le parentele tra esercenti e politicozzi, in quella piazza, si sprecano.

Non voglio ripetere quali e quanti abusi sono stati fatti, ma in tema con quello che ho precisato, si è addirittura trattato il chiosco (megachiosco), alla pari di un locale pubblico, “permettendo” la creazione di strutture Dehor annesse al chiosco, anche in deroga al regolamento su queste ultime, per superfici enormi e, come se non bastasse, anche ulteriore suolo pubblico all’aperto, con sedie e ombrelloni.

In tutto questo, con una piazza divenuta per buona parte “privata”, si sono fatti costosissimi lavori di riqualificazione, (basolato, aiuole e oggi una fontana), che hanno comportato addirittura modifiche al progetto, per “rispettare” le strutture incredibilmente realizzate.

Cosa volete di più? Citara e via Marina, sono due situazioni diverse, bisogna farsene una ragione.

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