Elena Mazzella | “Mi hanno insegnato a perseverare per realizzare i sogni, ed io sono una persona che lancia il cuore oltre l’ostacolo”.
E’ con queste accorate parole che Chiara Conti, dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo di Forio, ci accoglie con entusiasmo e un’energia contagiosa, fiera di condividere con noi i suoi innovativi progetti.
All’indomani della partecipazione di una rappresentanza dell’ IC Forio a Didacta 2019, il più importante appuntamento fieristico sul mondo della scuola tenutosi a Firenze la scorsa settimana, Chiara Conti ha le idee ben chiare: la giusta formazione dei nostri figli deve partire dalla base, ossia dalla scuola primaria, con un programma al passo con i tempi e in ambienti moderni e aperti, per poi progredire e migliorare via via in livelli successivi.
Preside questo nuovo anno è iniziato con una ampia offerta formativa
“Si noi come Istituto Comprensivo ci teniamo particolarmente all’offerta formativa e quest’anno è partito con un rilancio da parte mia, affiancata da ben 19 docenti, che prevede la presentazione di progetti di eccellenza presentati all’ incontro Didacta 2019 tenutosi a Firenze proprio pochi giorni fa. Le scuole dell’infanzia hanno già ribaltato il concetto di classe – banco, con spazi aperti dove sono gli alunni a ruotare, tenendo fede al concetto di Giovanni Biondi dell’Indire che ribadisce che nelle scuole non è importante quanto si fa, ma come lo si fa. La scuola oggi ha subito un profondo cambiamento in quanto agisce sui talenti e sulle competenze degli alunni: una classe strutturata alla vecchia maniera con cattedra, verticistica e banchi non va più bene. Noi come Istituto sono anni che stiamo provando a ribaltare la vecchia struttura scolastica, con non poche difficoltà. Abbiamo dotato le aule di moderne LIM ma spesso non vengono utilizzate nella giusta maniera, senza comprendere che i nostri studenti sono avanti in quanto nativi digitali: sono nati con i moderni strumenti che la tecnologia offre e già sanno come funzionano. Sono convinta che dobbiamo cavalcare l’innovazione, non possiamo rimanerne fuori”.
Che ci dice dell’esperienza di confronto avvenuto a Didacta 2019 a Firenze qualche giorno fa?
Andare a Didacta e vedere che tutti i paesi del Nord avevano come rappresentanza i sindaci a sostegno delle dirigenti e degli insegnanti ci ha fatto rendere conto dell’importanza della vicinanza delle istituzioni. All’incontro c’era il sindaco di Firenze che ha fornito la possibilità alle tantissime scuole di poter realizzare aule tecnologicamente avanzate che consentono ai bambini e ai ragazzi di crescere e apprendere in ambienti confortevoli che si conformano alle aule 4.0 e quindi al passo con i tempi attuali. Noi stiamo ancora qui a vietare l’uso del cellulare ai ragazzi in classe, quando dovremmo essere capaci di insegnare loro ad usarli nella maniera adeguata, ovvero per studiare. Dobbiamo impegnarci di più affinchè si apprezzino e si usino a scopo didattico tutte le attrezzature tecnologicamente avanzate come tablet, Lim e telefonini.
E Forio come rilancia questa innovazione?
“Tra poco inaugureremo la nostra biblioteca 4.0 alla scuola secondaria di primo grado. Abbiamo strutturato, per quanto riguarda la primaria, un’aula meravigliosa dove gli alunni con difficoltà di apprendimento, ma anche alunni caratteriali, potranno vivere gli spazi in essa studiati per tantissime attività: ascoltare musica, leggere, avere un momento di latenza e tranquillità rispetto alla giornata scolastica che da noi non è concentrata. Dall’età dei due anni e mezzo fino ai tredici anni, gli alunni vengono seguiti con un progetto unitario che fa sì che anche la scuola primaria abbia un orario di tempo pieno ottenuto dopo svariati anni di battaglia. Ritengo che il tempo scolastico è una variabile fondamentale, in quanto più tempo hai, più hai possibilità di apprendimento. Del resto i risultati a livello di scuole superiori sono eccellenti proprio perché il tempo viene investito nella maniera migliore possibile”.
Parliamo dei dati invalsi. Come sono?
“I nostri dati invalsi sono ottimi, in particolar modo con i pon di lingua inglese si sono sviluppati risultati eccellenti sia nelle classi quinte primarie che nelle prime medie e quest’anno continueremo su questa linea: ad oggi abbiamo alunni alle scuole superiori che conseguono ottimi risultati dovuti soprattutto alla preparazione di base da noi sostenuta. Per noi e’ importante sviluppare tutti i progetti educativi sin dalle scuole dell’infanzia per poi progredire negli anni gradualmente”.
Preside, l’Istituto vanta di un comitato genitori che interviene a supporto della scuola
Si, fortunatamente abbiamo un comitato genitori, regolarmente registrato con un codice fiscale, che si occupa della gestione e controllo della mensa: fanno riunioni regolari, si occupano di risolvere problemi logistici e quant’altro. In un plesso come il nostro che garantisce il tempo prolungato, indispensabile per garantire una buona formazione scolastica, la mensa è fondamentale per dare sostegno agli alunni che fanno poi i laboratori pomeridiani.
Come si sviluppano i laboratori pomeridiani?
Frequentare i laboratori pomeridiani significa un modo diverso di fare scuola e quindi di apprendere. In alcuni giorni della settimana le classi si “smontano” per consentire agli alunni di socializzare in modo diverso frequentando i vari indirizzi di attività. Ad esempio frequentare il laboratorio di teatro consente di imparare pagine di opere come I Promessi Sposi in modo costruttivo e diverso. Noi abbiamo sempre creduto nella spendibilità della scuola nel territorio.
La scuola deve essere dentro il territorio, per cui usiamo le grandi competenze che sono sul territorio, ad esempio per quanto riguarda il teatro, con la regia di Gaetano Maschio che collabora con noi da 15 anni, l’Istituto è protagonista di eventi culturali legati al territorio. Ma parliamo anche di Keramos, per il laboratorio di ceramica per il quale abbiamo dei progetti interessanti per quanto riguarda alunni con ritardi mentali. Questo è un mio vecchio progetto che iniziai insieme ad Alfonso Gallio, l’allora responsabile del Centro di Salute Mentale, grazie al quale fornimmo la possibilità di scambio di attività culturali e artistici con ragazzi diversamente abili. Oggi porteremo avanti questo progetto e ne approfondiremo poi i particolari in seconda sede.
Preside, i numeri dell’I.C. Forio quali sono?
Con soddisfazione dico che sono tanti. Devo riconoscere al sindaco Francesco del Deo e a Marco Raia, che ringrazio, la grande vicinanza e il grande lavoro che è stato fatto per il plesso terremotato che avevamo con la risoluzione del fitto di locali a Baiola che abbiamo avuto e che risultano essere estremamente interessanti. Abbiamo creato, insieme all’architetto Raia, una scatola rettangolare fruibile e lo abbiamo fatto con modernità, nel modo in cui credo debba essere una scuola al passo con i tempi: abbiamo abbattuto pareti, abbiamo tolto porte, rendendo ambienti fruibili e liberi di essere vissuti liberamente dai ragazzi, senza separazioni. E per questo dico ancora grazie al Sindaco per il supporto economico e burocratico.
Il rapporto con i genitori sembra sia ottimo. C’è anche una ottima comunicazione sui social per quanto riguarda le attività della scuola
I genitori hanno capito che la nostra è una scuola di qualità, e con loro ho un ottimo rapporto. Ho fatto capire loro che noi possono venire a chiedere trattamenti particolari per i loro figli, dimostrando loro che gli alunni hanno bisogno di socializzare e di stare insieme facendo gruppo. Alcuni genitori hanno capito con i nostri esempi, che personalizziamo il percorso dei loro figli secondo le loro personali caratteristiche, strutturando le classi in maniera omogenea. Per quanto riguarda la pagina facebook, all’inizio ero titubante, ma è stata ben strutturata e rappresenta un ottimo strumento per comunicare ai genitori e agli utenti in generale tutte le nostre attività svolte.
Preside, il suo motto, che è diventato un po’ il motto del Comprensivo, è credere nei sogni significa superare tutti gli ostacoli.
Si, io credo molto nei sogni, e ho ancora un paio che devo realizzare. Noi lanciamo il cuore oltre l’ostacolo, perché qualcuno mi ha insegnato che bisogna perseverare. Tra poco uscirà un mio libro sulla scuola dell’infanzia, che vuole essere un manuale di formazione per i docenti e per i dirigenti scolastici, la cui uscita è prevista a breve, prima del concorso nazionale della scuola dell’infanzia. Io posso dire che grazie ad una quindicina di maestre che 25 anni fa si misero in un pulmino e andarono a Reggio Emilia alla scuola di Ano, si ebbe la rinascita della nostra scuola che va oltre la scuola, perché partì da quell’esempio. Credo fortemente che parte tutto dalla scuola dell’infanzia, dove abbiamo attualmente 25 tirocinanti che credono che nel nostro istituto e nel nostro pensiero.
Auguriamo dunque all’ Istituto Comprensivo di Forio, che crede fortemente che una buona formazione scolastica debba partire dalla base, di realizzare sempre i sogni preposti volti al miglioramento della formazione dei nostri figli, adulti del domani.