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sabato, Aprile 20, 2024

Castagna, Mennella, Ferrandino, Iacono: quattro sindaci per Casamicciola

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Ida Trofa | La sfida elettorale del prossimo 26 maggio a Casamicciola Terme assume le proporzioni di un confronto che potrebbe produrre la spunta di politica nazionale. In realtà conserva tutta la sua tipicità locale e la vergogna di un paese dove sono gli interessi personali a dominare. Bisogna però iniziare dalle cose sicure: nessuna lieta novella.
Casamicciola va alle urne in concomitanza con l’importante sfida Europea, sperando di formare un esecutivo capace di arrivare al 2023. Dopo cinque anni in cui va riconosciuta alla maggioranza uscente la capacità di aver garantito stabilità politica e governabilità prima dell’incredibile ribaltone consumatosi a 48 ore dalla presentazione delle liste elettorali, quando proprio attraverso una iniziativa di “fuga verso un europarlamentare in fuga” (meccanismo presente nelle abitudini casamicciolesi), è stata consentita, la riesumazione di cadaveri politici ed elettorali.
Il passaggio degli equilibri di potere nel Paese stabilmente nelle mani del primo cittadino uscente, il leader di Forza Italia, Giovan Battista Castagna, alla possibile ipotesi di un rientro al tavolo dei giochi del più volte defenestrato sindaco Arnaldo Ferrandino, sostenuto dall’eurocandidato Giosi Ferrandino, nemico giurato, artefice della sua ultima ingloriosa caduta eppure nuovamente nelle vesti di Mangiafuoco.
Dopo cinque anni di vita del governo Castagna, il sodalizio è caduto. Il sindaco azzurro perde due calibri da novanta che scelgono di giocarsi la carta del cavallo di ritorno puntando tutto su un Ferrandino: pensavano fosse Giosi, invece è solo la sua pallida controfigura di Arnaldo. Quella a cui proprio Giosi Ferrandino farà ingoiare l’ennesimo brutto rospo.
Merito del bluff consumato proprio da Giosi, maestro nell’arte dello scompiglio e dell’azzardo, della vendetta verso chi non gli tributa la dovuta fiducia: Giosi aveva fatto credere di esser pronto a scendere in campo come sindaco, trascinandosi dietro personaggi a cui piace solo vincere facile. Per costoro non c’è stato modo di rientrare con Castagna quando l’uomo de Le Querce si è tirato indietro.
Castagna per ordine di partito, sostenuto opportunamente da Domenico De Siano, ha deciso di staccare la spina a chi aveva giocato con due mazzi di carte e lo aveva fatto anche con un gioco sporco. Irritato per il nulla di fatto, Giosi ha deciso nella notte di riesumare un cadavere, dopo mesi d’incontri infruttuosi sul tema dell’autodeterminazione politica. E se per la politica è tutto da rifare, il paese non ne ricaverà nulla di costruttivo, anzi.
È ipotizzabile quale volto avranno gli scranni della sede provvisoria del Capricho lunedì 27 maggio, ma rimangono molti dubbi sul numero di seggi e la tenuta delle eventuali coalizioni.
La maggioranza delle preferenze, gli elettori casamicciolesi la daranno per parentela, per voto di scambio per convenienza.
Per la prima volta dopo cinque anni di sindacatura, 6950 elettori sono chiamati a eleggere il nuovo sindaco ed il consiglio comunale. Anche se di nuovo c’è ben poco.
I sondaggi e gli esperti di flussi danno la maggioranza minima al governo uscente nonostante le importanti defezioni. Tradimenti e salti di schieramento danno in lizza una inaspettata compagine ferormonica in competizione per un primato, composta da ex sindaci, liaison ed ex liaison da soddisfare, membri dell’opposizione e membri eccellenti della maggioranza in carica. Per costoro non c’è definizione. Troppo poetico il Caularone. Alla mente suscita solo volgari appellativi…
Outsider eccellenti si presentano le compagini con un ex sindaco barbuto che ha preferito la fermezza, la coerenza ed i programmi agli accordi di potere. L’architetto con il vizio per le ceramiche di famiglia, piuttosto che pennellarsi la barba, Luigi Mennella, classe 1953, l’ha coltivata, ma appare ancora in grande forma. Sarà per i suoi maglioncini coloratissimi e i chilometri a passo svelto percorsi in queste settimane pur di esserci e per la voglia, nonostante i pronostici e i grand oppositori, di partecipare ed essere parte attiva della vita del suo Paese. È lui l’artefice delle alleanze con i socialisti che fuggono dagli inciuci del potere, aspettando di allevare un suo delfino giovane dovrà far innamorare l’elettore conservatore e meno conservatore.
Cosi come la scelta di partito e di solidità dell’altra compagine schieratasi come estensione di un partito di governo.
La vera in gita resta una: Papà GiBi riuscirà a governare anche questa volta? Altre figure leggendarie ci sono riuscite, ma restano tali.
Castagna si trova in maniera inattesa sfidato da un Ferrandino. E’ stato lo stesso Castagna a ridargli la speranza decidendo di non riprendere in lista Barbieri e Cimmino. Questi si turano il naso e candidano un non vivo politicamente pur di restare in ballo. Tuttavia, però, portano avanti le tesi di una realtà moribonda, come il suo leader a cui hanno dato un minimo d’ossigeno e hanno tolto quel minino di credibilità che gli era rimasta.
Per l’opposizione alle compagini che hanno scelto di spartirsi il potere, senza programmi né idee per il paese, unico vessillo è Luigi Mennella. Erede di un’utopia si prevede, invece, come per la grillina Caterina Iacono una sconfitta: entrambi si giocano almeno il sogno di prendere tra il 17 e il 20 per cento di preferenze per emergere. Come già stabilito, dovranno lasciar emergere la radicale veemenza del loro pensiero e carpire quel 5% di voto libero. Ci vuole coraggio ad affrontare una sconfitta onorevole e loro ne dimostrano in quantità.
Solo diventando la vera rivelazione delle comunali casamicciolesi, il partito della correttezza di Luigi Mennella, Casamicciola Sicura, potrebbe facilmente crescere fino al 20 per cento (arrivando da un pronostico 0 fino a quasi 2 seggi), se non oltre. Il M5S di Caterina Iacono che vuole eliminare i legami con il passato e con gli slogan, sarà la chiave per la definizione del consesso.
Le opposizioni solo sfruttando l’ambiguità politica dei principali schieramenti, già rei di avere gettato il paese nella vergogna di una comunità senza morale, potrebbero trarne vantaggio e fare ritorno, o entrare per la prima volta nella ex Pizzeria di Piazza Marina
Il voto cosciente potrebbe essere l’ago della bilancia tra quattro settimane: i sondaggi stimano che generalmente è la compagine uscente ad essere in vantaggio. Sarà lo stesso dopo il terremoto del 2017 e quello politico della notte del 26 aprile 2019? Anche se i principali partiti hanno corteggiato l’elettorato femminile nessuno ha pensato a una potenziale sindaca donna.
Giovan Battista Castagna con la coalizione uscente sceglie di confermare solo i fedelissimi, non perdona i traditori e rimette in discussione un voto dall’esito fino a ieri scontato. Obbiettivo 47,04% per 8 seggi di stabilità.
Sulla nuova Treccani termale invece alla voce ipocrisia esce una sola definizione (vergognoso) e due parole: Arnaldo Ferrandino.
«Meglio morire in piedi che vivere in ginocchio» non è certo il motto del commercialista di La Rita. Non sa fare altro che vivere in ginocchio e coltivare l’interesse. E’ la costante della sua fallimentare storia politica.
In un ventennio è stato in grado di sgretolare il più granitico dei potenziali che il paese avrebbe potuto esprimere, dando via al caos legislativo e delle elezioni. Abramo De Siano è il suo maestro, Giosi Ferrandino il burattinaio matto.
Nessuno ha voluto mollare il comando per un felice (per il paese) periodo anno sabbatico – corrono insieme nuovamente con lui quelli cui aveva dedicati il manifesto “vergogna eterna“: l’indimenticabile, evidentemente, Loredana Cimmino e colui che fino a ieri aveva debito, l’ignobile Ignazio Barbieri.
Regista Abramix e Giosi. Loro puntano alla vittoria a superare il 34,39 % del 2014 quando fu premiato con 3 seggi da sindaco defenestrato. La fermezza di intenti di Castagna ha però spostato il baricentro verso la correttezza partitica, pur guardando a vista gli avversari di un “Rispetto per Casamicciola “ che il suo portavoce ha ormai smarrito da sempre.
Così si scopre a cosa serviva l’attivismo sulle macerie. Nessuna sorpresa, se non il rischio di precipitare con Arnaldo il paese in problemi di instabilità ancora più complessi. Quello di Giovan Battista Castagna, dopo il risveglio di ieri, inaspettatamente, rende un panorama politico, che offre soluzioni semplici a problemi complessi, eroda voti anche alle opposizioni e al voto di protesta. Casamicciola resta un paese che non potrà mai dirsi progressista.

Sul tavolo del prossimo Governo rimane la scottante questione della Ricostruzione, una mina vagante. Il verdetto pro o contro i traditori e la gestione del recente passato, della questione terremoto a 360 gradi, potrebbe riaprire, con più violenza, la questione a tratti sopita nonostante il dramma. Il vero obiettivo dei prossimi anni è il processo di ricostruzione post-sisma e soprattutto la gestione dei fondi. Questo aspetto rende le amministrative di Casamicciola un appuntamento che ha un’importanza fondamentale che supera i confini comunali e che rende la conquista della poltrona del sindaco del piccolo comune ischitano, una battaglia fondamentale per i soggetti politici in un quadro regionale e nazionale.
Il sindaco uscente ha sempre messo in cima alla lista delle priorità la questione, puntando però ad una vita ed una recupero autonomo dell’altra parte del paese rimasta quasi illesa. Così non è stato per il primo sfidante che ha pensato solo al suo orticello dimenticando il resto. Più lungimiranti gli oppositori che nel nome hanno posto la centralità della questione. Analogamente ambizioso il progetto pentastellato per gli indubbi collegamenti di governo, cosa che non manca alla lista del sindaco in carica che punta tutto sull’alleanza con la Lega.

LE QUATTRO LISTE
Volendo sviscerare nel merito i nomi, la descrizione è agevole. “PER CASAMICCIOLA“ con CASTAGNA SINDACO conferma il vicesindaco Silvitelli e acquista il grande candidato Giovanni Barile. Conquista Ciro Frallicciardi e Nuccia Carotenuto. Conferme e certezze restano Vincenzo D’Ambrosio, Angela Di Iorio, Gianfranco Mattera, Annunziata Piro e Stany Senese. E’ Fenina Senese la rivelazione del momento, un funzionario che piuttosto che andare in pensione ha scelto l’agone. La lega testimonia l’accordo con Forza Italia con Leonardo Miragliuolo e Vitale Pitone.

“CASAMICCIOLA SICURA“ con candidato Sindaco Luigi Mennella e tantissimi volti nuovi oltre un politico navigato come Giuseppe Zabatta, Antonio Bernasconi e il giovane emergente Salavatore Mattera. I tassisti schierano Tommaso Barbieri e per una compagine aperta oltre i confini isolani arriva Federica Branciforti, Francesco Di Iorio, Maria Rosaria Francesca Iacono. Entusiasti e decisi ad esserci Michele Capezza e Francisco D’Orio con Evangelista Di Costanzo e direttamente dal mondo della scuola Francesca D’Abundo. Mamma e nonna direttamente dalle macerie della zona rossa c’è Iaccarino Concetta. Tetta ha deciso di esserci e di mettersi in gioco piuttosto che prendersi la meritata quiescenza.

I MOVIMENTO ILBLOGDELLESTELLE Con Candidato Sindaco: Caterina Iacono. Presenta solo novità e fuori programma con i suoi estemporanei attivisti. I Candidati consiglieri Impagliazzo Antonello, Tonziello Stefano, De Cario Irene, De Felice Claudi, Maltempo Maria, Stendardo Stefano, Castagna Francesco, Mattera Gennaro, Pepe Benedetto, Mennella Caterina, Imparato Marco, Abbate Carmela Anna. Molti sfrutteranno l’extraterritorialità e il simbolo di partito.

Tutt’altro che rispettosa è la nominata “RISPETTO PER CASAMICCIOLA“ di Giosi, ops, Arnaldo Ferrandino e Abramo De Siano, che oltre all’inossidabile coppia di strateghi ripropone i traditori (cosi li ha definiti il candidato sindaco) Ignazio Barbieri e Loredana Cimmino. A quelli dell’ultm’ora si aggiunge, sospinto da mezzocammino direzione Ischia, un traditore d’annata, Roberto Monti. Con loro, sempre Giosi, articola una compagnia fatta dall’ex moglie Restituta Masturzo, Caterina Buono che aveva firmato per un Ferrandino senza però sapere quale, e Francesco Capezza. Ad Arnaldo, per continuare a strumentalizzare il sisma, restano Capuano Teresa, Castagna Giuseppe, Iaccarino Annalisa, Maio Arnaldo. Ed infine Croce Angelo che dimentica il trascorso da cinquestelle e sceglie l’opportunità del potere.

2 COMMENTS

  1. Tre liste divise servono solo a far rivincere la terribile maggioranza uscente, arricchita da un operatore ecologico che non si sa come prenda così tanti voti..
    “Qualcuno” dispensera’ altre pensioni di invalidità farlocche (e la GDF dorme), e i grillini hanno arrepezzato una lista per permettere alla candidata di avere la sua visibilità personale.
    Il ritratto di un paese morto.

  2. Vorrei tanto rivedere Luigi Mennella a sindaco indiscusso di Casamicciola Terme. Lui si che amava e ama la nostra terremotata Casamicciola, ma non terremotata da una catastrofe naturale ma bensi distrutta da un ragazzo che aveva sani principii che ci ha fatto capire che voleva continuare sulla strada da dove e’ venuto per poi cedere al dio denaro, personaggi poco coinvolti con le faccende oneste della vita quotidiana. Io vorrei tanto chiedere a GB se si ricorda quanto era bello vivere a Perrone e quanto era bello per lui sapere che la gente lo amava e lo stimava per quel ragazzo che si e’ fatto da solo. Adesso che ti sei appiattito ed amalgamato alla massa, come ti senti? non vorresti tornare indietro e continuare li sul quel bivio prendendo la strada che noi tutti pensavamo era quella per te, la giusta. Chissa’ forse stai ancora in tempo, scrollati dalle spalle qualche individuo e pensa a fare qualche cosa per quel che resta di Casamicciola. Stimo tanto ildispari per la liberta’ di espressione.

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