Il meteo incerto di questi giorni, che ci sta offrendo un sole ancora troppo opaco e un vento costante ed inconsueto per il mese di luglio, sembra volerci ammonire sul fatto che quest’estate qualcosa non va.

L’isola comincia a riempirsi anche nei giorni infrasettimanali, ma non sembra apparire nella sua forma migliore. Non solo la strada al Castiglione è ancora rabberciata e da ieri ha cominciato a vedere le prime tracce del nuovo manto bituminoso: un po’ ovunque sembra che non si sappia che pesci prendere, tutti paiono navigare a vista e il profitto sempre più immediato è l’unica cosa che conta.

Parallelamente a tutto ciò, alla graduale ripresa del turismo e al progressivo rilascio delle redini da parte del Governo, i casi Covid in Italia stanno nuovamente e gradualmente aumentando, così come l’indice di contagio. Per fortuna, i ricoveri in intensiva ancora no. Ma chissà…

Tornando ad Ischia, la Festa di Sant’Anna si farà, ma l’accesso sarà consentito solo a spettatori Covid-tested o vaccinati, con un non meglio specificato controllo preventivo delle Forze dell’Ordine e della Protezione Civile che, al momento, non sembra sufficiente a garantire la giusta fluidità e, soprattutto, la sua stessa efficacia, visto l’abituale fiume umano che si riversa ad Ischia Ponte ogni 26 luglio.

E’ giusto aspettarsi che, gradualmente, vengano favorite nuove riaperture ed altrettante libertà; è altrettanto indubbio che abbassare eccessivamente la guardia, anche sulla scorta di quanto abbiamo vissuto dopo l’estate scorsa sebbene non ci fossero ancora i vaccini in circolazione, rappresenti un’imperdonabile imprudenza.

La pianificazione della stagione turistica 2022, rispetto al cui parto siamo già in gravissimo ritardo, richiederebbe in ogni caso maggiori certezze che favoriscano i giusti investimenti da parte delle imprese di settore. E perché no… l’arrivo degli aiuti. Quelli sì, a differenza del DDL Zan, che non possono più aspettare!