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venerdì, Aprile 19, 2024

Casamicciola, sarà Giosi vs De Siano? Ignazio balla solo di notte. E GiBì?…

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Ida Trofa | Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare! Ignazio non rientra nei ranghi, gli screzi pre elettorali non si placano e la compagine di Giovan Battista Castagna è alle prese con una grave crisi interna e non riesce a ricompattarsi.
Ignazio Barbieri è in fuga verso Giosi Ferrandino e, con se, porta via due dei pezzi da novanta: Angela Di Iorio certamente, ma anche Antonio Conte e Loredana Cimmino che i bookmakers danno già in piena quota Ferrandino.
Non bastano le notti insonni di Giacomo Pascale a Piazzetta Parodi, ne le mattinate al Bar Triangolo di Nunzia Piro per riportare a “Casa Castagna“ il furente Ignazio.
Unica certezza è il caso e la lite continua, l’altra è che solo Luigi Mennella è sicuro candidato sindaco di una lista che lo sostiene a prescindere. Per gli scommettitori, però, il peso della vittoria è spostato altrove: un po’ nel mezzo del cammino con Ischia e un po’ sul monte che sovrasta Lacco Ameno.

Notte insonne per Ignazio e il Barone a piazzetta Parodi. Non è un pesce d’aprile, Ignazio vede solo Giosi
L’odontotecnico assessore con il vizio della compravendita immobiliare è stato chiaro e, tra la notte del primo aprile e la mattina del 2 Aprile ha consumato lo strappo, quasi definitivo, chiarendosi anche con il “Barone” Pascale.
Erano le quattro del mattino quando in quel di Casamicciola ha tuonato ridestando il vicinato. E, prima che una casalinga li mandasse entrambi a quel paese, spiegandogli che perdevano il loro tempo, Ignazio ha fulminato ogni speranza di riconciliazione: “Giacumì io non posso fare lo scemo appresso a questi qua. Io ho il piombo, ho il potenziale e devo sfruttarlo. Io sto con Giosi”.
Il saper fare del sindaco lacchese si è schiantato conto un muro chiamato “voglia di vincere”.
Ignazio con Giosi fiuta la vittoria e le ovazioni delle folle.
Con Castagna, invece, un posto da minatore oscuro in una compagine di fancazzisti motu proprio. Il tentativo fallito dell’ultimo crociato azzurro, Giacomo da Lacco Ameno, il telefono continuamente muto di Ignazio Barbieri con i suoi ex alleati e persino con il suo mentore ed ispiratore Domenico De Siano danno il peso della sua scelta.
Con il “forte dissenso” dell’assessore alle fiere nei confronti della realtà, così pervicacemente e incomprensibilmente refrattaria a piegarsi alla gaudiosa narrazione del sindaco azzurro Pascale per abbracciare l’uomo verde quercia. Si chiude, così, il 33esimo giorno di guerra tra la Ignazio e il resto del mondo. Non è un pesce d’aprile: Ignazio vede solo Giosi!

Anche i duri cominciano a giocare: De Siano pronto a scendere in campo
Una scelta che appare quasi definitiva, questa di Ignazio Barbieri con il suo gruppo di fedelissime amazzoni elettorali (Di Iorio-Cimmino) è sicura al punto che personaggi di spicco e il cui peso specifico non ha bisogno di definizione, hanno deciso di onorare l’impegno del “partito” con Giovan Battista Castagna e di assumersi la responsabilità di un’amministrazione che ha governato cinque anni e che ora rischia di naufragare per un cipiglio per la grande ed impareggiabile mossa strategica sciorinata sul tavolo da una volpe chiamata Giosi Ferrandino. La candidatura di Ignazio e le “sue” partner in rosa caverebbero dagli impicci anche il buon principe Nicola Di Iorio (più tribolato che mai, ndr) che per fare da capogruppo e testa di ariete all’eurodeputato dovrebbe prevedere liti in famiglia con zio Natale Di Iorio e congiunti e, soprattutto, mettersi in aspettativa non retribuita dall’incarico di dipendente comunale.
La difficoltà e la situazione complicata per la compagine di Forza Italia guidata da Castagna è palese e ha raggiunto un punto critico. Al punto che hanno spinto persino il senatore Domenico De Siano a una decisone estrema. Se il ricongiungimento non dovesse avvenire, il senatore lacchese lascerà la carica di consigliere comunale a Ischia per essere candidato consigliere nella lista a sostegno del candidato sindaco Giovan Battista Castagna. Una decisone che da il senso della responsabilità politica e partitica e che deve pesare e dar forza allo slancio di GiBi più della foto autografata di Berlusconi chiesta al Senatore cinque anni fa in cambio della candidatura.
La foto, GiBi non l‘ha avuta, e lui non è né dimagrito né ha acquistato un vestito nuovo per ottenerla. Sempre la stessa tenuta blu e gli stessi scarponi da sindaco lavoratore.
Dal primo marzo Ignazio ha litigato con chiunque, amici e nemici. Dai funzionari, al segretario, dai liquidatori unici agli amministratori delle società partecipate. Non c’è soggetto o organismo di garanzia interna al collaudato sodalizio che non sia stato apostrofato in municipio come in pubblica via. Dal sindaco Castagna al vice Silvitelli, dal capogruppo Piro ai nemici giurati della minoranza di Arnaldo Ferrandino per quelli meno giurati come Ciro Frallicciardi e Luigi Mennella.
Fatevi eleggere e ne riparliamo è questo il motto dell’uomo della Piazza del Bagni.
E dopo una notte insonne è stata un susseguirsi convulso di abboccamenti e mediazioni
Il coinvolgimento politico degli uomini forti di Lacco Ameno è chiaro, non ci sono ingerenze, non richieste né aiuti non rivendicati dal territorio, ma la crisi casamicciolese tra un anno potrebbe avere risvolti anche sulle dinamiche di potere che si agitano all’ombra del Fungo. Non si può restare insensibili.
Tra le strade terremotate della Nizzola si agitano anche strani omini dell’opposizione, non solo l’ex sindaco Carmine Monti, ma anche qualche simpatico accompagnatore. La partita è di quelle significative.
Tanto che a scendere in campo per le trattative con Ignazio Barbieri. Sarà lui l’uomo chiave di questa elezione, è giunta anche Nunzia Piro dalla “Democrazia Cristiana” di Vincenzo D’Ambrosio e Peppe Conte.
Roberto Monti, il medico che onora il paese con un pacchetto voti da paura e una politica da ectoplasma è già accasato con il PD di Giosi Ferrandino e non passa giorno che non contatti il candidato Europeo per una rassicurazione telefonica. Parisio Iacono, dal Bianco Balena, ora veste solo Verde Lega con il rampollo Agostino e l’aspirante sindaco Vitale Pitone. Al punto che se a Parisio Iacono chiedete di sua cugina Caterina Iacono, potenziale candidato sindaco M5S, vi risponde: “Caterina chi?” E vagli a dare torto.
Piccole meteore a parte, l’avvocato Piro ha avuto un lungo incontro ieri mattina al Bar Triangolo con Ignazio Barbieri. Ennesimo tentativo della maggioranza di ricompattarsi, anche questo fallito.

Tutto il resto è noia
Tutto il resto è noia e scomposta fuffa di ex sindaci falliti accompagnati da tecnici truffatori e starlette in cerca di soldi e visibilità, magari alla voce terremoto, pronti a pagare il primo addetto stampa disponibile.

Ciro cerca casa
A precedere la notte insonne di Ignazio e Giacomo, c’è stata lunedì una lunga mattinata, location Unico Bar, tra Ciro Frallicciardi che non ha mai negato la sua simpatia con il senatore, il vicesindaco Peppe Silvitelli e il consuocero che scaricato Arnaldo Ferrandino, al fine di perorare la causa di Ciro Frallicciardi alla corte di Giovanna Battista Castagna. Ora sì che Ciro comincia a ragionare.
Basta spostare cause perse, perdersi sull’Aventino delle fissazioni che non portano a nulla se non ad alimentare l’ego di un sindaco fallito tre volte su tre. Ciro vuole GiBI, ma GiBi, però, non vuole Ciro.
Il candidato Frallicciardi, in quanto tale, è ritenuto dal poco peso elettorale, senza una partner in gonnella, senza mamma Lucia alla direzione della scuola locale, è considerato (lo dicono gli ambienti interni alla stessa maggioranza uscente, ndr) un candidato da massimo 50 voti. Toccherà ora a lui dimostrare il contrario.
Il santo in Processione, non tira più
Comparsate tragicomica per Arnaldo Ferrandino. Il suo tentativo di riprovarci come il santo politico da riportare in processioni per le strade del paese e nei bar del centro è già fallito. Non gli crede più nessuno, neppure i suoi e, pur di apparire, quelle apparizioni le paga, come paga le notizie pilotate sul juke boxe capace di concedersi sempre al miglior offerente. Nessun segreto che la Marina sia divenuta piazza del peggior meretrico. Squallido caffè martedì mattina, ancora al Bar Unico, per ritirare ogni annuncio di non candidatura, per provare ad essere di nuovo candidato sindaco o piazzare, se tutto va bene, tre uomini e una donna a sostegno del sindaco Castagna.
Non ce ne voglia il Bar Calise, ma si vede che non fa più tendenza la comparsata politica nello storico locale della Marina, le grancasse prendono il caffè altrove. Quando si dice che anche i “venditori di banane“, fanno bene quando spingono al potere! Quei venditori, quelli che fino a ieri sono passati dall’essere definiti, da Arnaldo, il “migliori sindaco per Casamicciola“ purché non arrivi Giosi Ferrandino e poi il peggior lestofante, il reggimoccolo dei peggiori delinquenti, a seconda delle paturnie del commercialista. Non bastano parole, insomma. Tutto mentre il buon Abramo De Siano, vero stratega dell’arnaldismo chiama chiunque e dovunque per fermare candidature e fughe per sposare la tesi del verginiello finto di La Rita. Povera Casamicciola, usata e abusata. Abbandonata alla sua triste sorte di via di passaggio, sempre al centro di qualche “Mezzo Cammino”. Nessun programma, nessuna idea, nessuna via di fuga per la comunità. Certi personaggi pensano solo a farsi eleggere.

2 COMMENTS

  1. Leggendo il titolo mi è venuta la nausea, però sentendomi forte mi son spinto oltre ed ho letto l’articolo,
    Risultato?? Son finito con la testa nel “cesso” a vomitare!!
    Che schifo queste elezioni come sempre in campo per la Vittoria ma solo ed esclusivamente per i propri interessi.
    VOMITEVOLI LE ELEZIONI davvero VOMINTEVOLI!!

  2. vedo solo un mare di guai, non dimentichiamo che casamicciola e in dissesto non per il sindaco che oggi governa, ma per colpa di chi già ha governato lasciando il comune con 12 milioni di euro di debiti cosi e stato anche per il comune di Ischia solo debiti, pensate popolo prima di andare a votare se non vogliamo fare la fine dei greci, il futuro del nostro paese sara nelle mani del popolo tra poco tempo riflettiamo su cosa succede se si faranno altri debiti? Gibi e il sindaco lavoratore, altri invece non sanno neanche cosa e lavorare anzi sanno solo sfruttare la classe operaia e ci mettono mesi per poterli pagare, meditate gente perché ne va del nostro futuro e del futuro dei nostri figli, dopo non vi lamentate…….

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