Ugo De Rosa | La parola d’ordine prioritaria è “prevenzione”. È quello che si evince dall’ordinanza, pubblicata ieri, con cui il commissario prefettizio di Casamicciola Simonetta Calcaterra ha messo in chiaro tutte le procedure per affrontare la prossima allerta meteo sul territorio del comune termale. Essenzialmente, come è noto, tali procedure riguardano l’ampia “zona A4” e la piccola “zona D”. Infatti le altre zone A risultano già soggette allo sgombero visto lo stato dei luoghi, degli edifici e dei servizi.
Il cuore del provvedimento del Commissario è il seguente: «In caso di emissione da parte della SORU (la Sala Operativa Regionale Unificata della Protezione Civile, ndr) dell’Avviso di allerta idrometeorologica con codice colore “giallo” o “arancione” sulla zona di allertamento 1, ove ricade il Comune di Casamicciola, il Commissario Straordinario o il suo delegato, dispone – come sopra si è detto – l’allontanamento preventivo della popolazione dalle Zone “A4” e “D” (cfr. allegato 1). La popolazione si allontana con i propri mezzi o con i mezzi appositamente attivati dal Comune per il trasferimento nelle strutture alberghiere e ricettive. La popolazione che si deve allontanare dalle Zone “A4” e “D” sarà temporaneamente ospitata presso gli alberghi e le strutture ricettive individuati dal Comune. Il rientro alle condizioni di normalità avviene alla cessazione dello stato di allerta “gialla” o “arancione”».

Dunque, a Casamicciola basterà l’allerta gialla e il superamento di 38 mm di precipitazioni con il pluviometro sulle 3 ore (quando sarà attivo, ndr) per far scattare lo sgombero.
Non bisogna inoltre dimenticare un altro importante particolare: con l’allerta meteo gialla, via Monte della Misericordia, cioè la “via della lava”, la strada dove trovò la morte la giovane Anna De Felice travolta dal fiume di fango provocato dalla frana del novembre 2009, verrà chiusa al traffico, con le prevedibili ripercussioni sulla viabilità.

Tuttavia il vero punto focale che va evidenziato sta in un’altra notizia: il comune di Casamicciola dal 2 dicembre ad oggi ha eseguito uno screening di tutte le residenze. In collaborazione con gli agenti della Città Metropolitana, l’ente sta meticolosamente verificando ogni dato: un’operazione che va in parallelo col fatto che, con la nuova zonizzazione, appena verrà emanata un’allerta meteo gialla o arancione, gli abitanti della zona A4 e D dovranno spostarsi in hotel, e le cifre sono davvero rilevanti, a voler essere eufemistici. Si tratta infatti di ben 474 persone per 191 nuclei familiari, un numero a cui è stato sottratto quello dei cittadini sfollati dal terremoto e che non dovrebbero risultare alloggiati in casa. In altre parole, si tratta di coloro che percepiscono il contributo di autonoma sistemazione. E intanto l’inverno avanza: dopo il prossimo weekend, le previsioni meteo non sono positive. Col maltempo, potrebbe verificarsi – e qui usiamo al massimo grado il condizionale – una nuova allerta meteo: d’altronde, come detto, la priorità assoluta è la prevenzione, e con un’allerta la zona A4 dovrà essere sgomberata come già è successo con le zone A1, A2 e A3. Queste ultime riguardano in totale 504 persone, per 181 nuclei familiari. Di queste oltre cinquecento persone, fino a ieri sera risultano 300 già ospitati in hotel, mentre 118 hanno comunicato l’autonoma sistemazione. Restano altri 80 circa, che non hanno comunicato informazioni sul proprio stato, e che potrebbero comprendere alcune persone che probabilmente sono in autonoma sistemazione o che comunque potrebbero rientrare nei casi da chiarire, cioè sfollati del sisma, o ancora tra le residenze fittizie.
Questo è il sintetico panorama delle cifre, che sono di per sé molto eloquenti: di sicuro, ad ogni allerta meteo, 474 cittadini da sgomberare sono tanti. Un vero incubo per ben 191 famiglie, un incubo che rischia di ripetersi frequentemente per tutta una serie di motivi, dalla fragilità intrinseca del territorio al progressivo intensificarsi dei fenomeni meteorologici cosiddetti “estremi”. Un contesto che potrebbe rendere davvero complicato, a dir poco, l’inverno appena iniziato.
Se il quadro casamicciolese resta fortemente impegnativo, nel contesto generale isolano non va dimenticata la sorte dei 93 cittadini, suddivisi in 21 nuclei familiari, del comune di Ischia nella zona di Monte Vezzi, che dovranno lasciare la propria abitazione in caso di allerta meteo “arancione”: un altro “fronte”, questo, dell’emergenza idrogeologica che in varia misura coinvolge l’intera isola.
