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giovedì, Aprile 25, 2024

Casamicciola, assunti sismici senza pace. Due unità ai saluti! Parte il nuovo bando

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Polito e Paparatti promesse a più altri incarichi. Parte il bando per due nuove unità tecniche. Non c’è pace tra gli ulivi

Ida Trofa | Non c’è pace per gli “uffici comunali dedicati al sisma”. Nuova grana per il comune di Casamicciola Terme, l’ente più colpito del Cratere saluta ben 2 unità! Entrambe dimessesi per passare a nuovi e più alti incarichi con una auspicata assunzione perso gli uffici tecnici della Città Metropolitana. Ai saluti, con tanto di dimissioni volontarie, gli architetti Lucia Polito e Stefania Paparatti.

Quella sul blocco degli assunti sismici dopo il taglio inferto da Mario Draghi con una riduzione da 12 ad 8 unita, il comune termale gestito dall’esecutivo Castagna, appena due mesi fa, era stato chiamato alla decisione più sofferta e difficile: scegliere chi fare fuori dal novero delle assunzioni sismiche. Ora riparte la ricerca. E’ stato infatti diramato l’avviso per la formazione di un elenco (short list) di professionisti per il Conferimento di incarichi extra dotazione organica con – profilo Professionale tecnico.
Come è noto con delibera di Giunta comunale nel febbraio 2021 veniva disposto l’avvio di una procedura finalizzata alla formazione di una short list di professionisti esterni a cui affidare incarichi per far fronte alle esigenze derivanti e connesse all’emergenza sisma.
All’esito della procedura sopra descritta, il Sindaco con propri decreti individuava 8 professionisti, di cui 5 con profilo tecnico e 3 con profilo amministrativo.

In tal senso venivano sottoscritti i contratti individuali di lavoro a tempo determinato fino al 30 ottobre 2021. Con un mese in anticipo rispetto ai tempi previsti (note acquisite al protocollo generale nn. 8284 — 8285) il 17 settembre 2021, rispettivamente, l’arch. Polito Lucia e l’arch. Paparatti Stefania, hanno rassegnato le proprie dimissioni dall’incarico a far data dal 22 settembre 2021.
Per loro di aprono le porte e le opportunità di un lavoro “serio” presso gli uffici della Città Metropolitana di Napoli.
Da qui, per l’ente terremotato la necessità di garantire la continuità alla funzionalità degli Uffici impegnati nelle attività connesse alla ricostruzione post sisma avviando celermente la sostituzione dei professionisti dimissionari.

In tal senso è stato reso noto che l’amministrazione comunale intende procedere alla formazione di una short list per l’individuazione di 2 Istruttori Direttivi con profilo Tecnico a cui affidare incarichi.
L’Amministrazione garantisce pari opportunità tra uomini e donne per l’accesso al lavoro ed il trattamento sul lavoro, ai sensi della L. n. 125/1991 e in base a quanto previsto dagli artt. 35 e 57 del D.Lgs. n.165/2001.
Ufficialmente, ufficiosamente si sa come vanno le cose, servirà un diploma di laurea (DL) di cui all’ordinamento previgente al DM 509/99 (vecchio ordinamento) in Ingegneria Civile, Edile, Architettura ovvero Lauree specialistiche (LS) di cui al DM 509/99 e Lauree Magistrali (LM) di cui al DM 270/04 equiparate.

Sono ammessi titoli di studio equipollenti, purché l’equipollenza risulti da atti o provvedimenti normativi. I titoli di studio conseguiti all’estero devono aver ottenuto la necessaria equipollenza a quelli italiani, rilasciata dalle competenti autorità. I candidati interessati dovranno far pervenire, a pena di esclusione, la domanda entro e non oltre le ore 12,00 del giorno 30 settembre 2021 presso l’Ufficio Protocollo del Comune. L’Amministrazione ha facoltà di prorogare o riaprire, con motivato provvedimento del competente organo, il termine di cui sopra, come può revocare la procedura indetta quando motivi di opportunità lo richiedano, ovvero per sopraggiunte esigenze finanziarie.
Le assunzioni nell’ambito delle quattordici assunzioni a tempo determinato nel 2021, in deroga ai limiti fissati per legge, per lavorare nell’ambito della ricostruzione di Ischia. Lo prevede un emendamento al DL Sostegni approvato nelle commissioni Finanze e Bilancio del Senato. Come ben ricorderanno i nostri lettori, siamo dinanzi ad una cura dimagrante del governo Draghi che dai 24 originali ne conferma solo 14.Si risolve, così, come auspicato da più parti, la questione “assunti sismici”.
L’obbiettivo dichiarato è quello di assicurare ai Comuni terremotati isolani il personale addetto al disbrigo delle pratiche per la ricostruzione (il mancato rinnovo dei loro contratti alla fine dell’anno scorso ha, di fatto, interrotto il processo di ricostruzione dell’edilizia residenziale).
La nuova tegola casamicciolese giunge tra capo e collo a poche settimane dallo scadere, quando la pachidermica macchina burocratica, sembrava, lentamente riverso..

Anche se, va detto, tutto si inquadra nella serie infinita di provvedimenti temporanei, legati alle inevitabili proroghe di Stato. Con le assunzioni riconosciute ed economicamente sostenute dal MEF, dopo quasi mesi e mesi di passione, fatti di attese e ritardi nelle procedure legate al terremoto e indicibili disagi.
Le 14 assunzioni ottenute, che l’ultima legge di bilancio e il Milleproroghe di febbraio avevano negato, sono passate attraverso il DL Sostegni dopo l’interessamento, persino del Prefetto di Napoli Marco Valentini e del Viminale, nel tentativo di colmare la scarsa attenzione ricevuta dai Comuni negli ultimi mesi. I comuni terremotati di Ischia vivono molteplici difficoltà legate alle conseguenze del sisma del 2017, con una economia pressoché azzerata e il carico di una pandemia che non sembra dare vie di scampo. Alle emergenze si aggiungono altre emergenze, carichi da novanta che la popolazione difficilmente riuscirà a sistemare oltre senza soluzioni fattive e progetti di ampio respiro.

E, purtroppo, ciononostante, i nostri territori erano restati colpevolmente esclusi dai più recenti provvedimenti di proroga e sostegno. Per il resto restiamo, l’unico Cratere in Italia a subire l’onta della classificazione a Terremoto di entità minore e la cancellazione di ogni forma di uffici ed assistenza alla popolazione nel giro di due anni. Il paese, le sue imprese, nel frattempo sono in braghe di mutande, se ne vanno, il paese si desertifica e le aziende chiudendo i battenti. A novembre scadrà l’incarico del Como istradò Carlo Schilardi e a Dicembre la legge sulla ricostruzione cesserà ala sua validità. Come andrà a finire? Altri ritardi ed altre attese. E’ la triste storia italiana.

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