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sabato, Aprile 20, 2024

Casamicciola, alimenti con il marchio degli aiuti umanitari Ue tra i rifiuti

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Altro che poveri bisognosi ed affamati! Si tratta di biscotti, marmellata ed altri generi. Uno spreco vergognoso che getta una pesante ombra sul sistema delle donazioni

IDA TROFA | La raccolte alimentari, la pasta il pane gli alimenti raccolti per le famiglie meno abbienti prendono strade traverse e quasi sempre non sono finalizzate agli usi per cui vengono concepite. Se qualcuno si chiedesse che fine fanno davvero le collette alimentari e gli aiuti per i poveri ed i bisognognosi, troppo spesso la risposta è inaccettabile! Fanno, infatti,  la fine dell’immondizia, del pattume inutile. Peccato che quest’inutile sia messo insieme a costo di grandi sacrifici umani ed economici. Tante persone si sacrificano per condividere anche un tozzo di pane con chi dice di aver fame, ma a ben vedere fame non ha…
Alimenti a lunga conservazione, recanti il marchio dell’aiuto umanitario dell’Ue giacciono all’angolo di un marciapiede tra l erbacce e  l’immondizia a Casamicciola alta. Si tratta di diversi chilogrammi di biscotti  confetture monoporzioni .
Ma chi è deputato a consegnare gli aiuti umanitari che criterio segue per giudicare chi realmente ne ha bisogno?.
Questo non è un caso isolato.
Tempo fa riportammo la notizia relativa all’anomala distribuzione degli aiuti alimentari destinati alle famiglie meno abbienti di Casamicciola Terme e dell’Isola d’Ischia tutta. Alcune signore avevano voluto portare alla ribalta della cronaca isolana una situazione che, a questo punto, rappresenta senza nessuna ombra di dubbio l’ennesimo scandalo, la testimonianza provata che non si sbaglia chi non vuole aderire a pseudo iniziative benefiche. Nella distribuzione di beni di prima necessità che viene effettuata dalle pie donne della parrocchia di Perrone, ma anche dal convento dei Padri Passionisti e dall’orfanotrofio poco distante o ancora dalla Parrocchia di Santa Maria Maddalena, vengono spesso messe in atto donazioni superflue e certamente avverso persone e personaggi che nulla hanno di bisognoso e abbiente. Favoritismi politici e di appartenenza amministrativa, per qualcuno, donazioni a persone che di bisogni ne hanno davvero pochi e tutti autonomamente soddisfacibili, ma anche concessioni a famiglie ritenute in ristrettezze economiche e che in realtà di questo loro stato hanno fatto uno modo di vivere fatto di privazioni zero e di agi molteplici e tutti all’ultima moda. Insomma troppe sarebbero le persone che usufruiscono gratuitamente di questi beni senza averne un reale bisogno. Addirittura qualcuna di queste persone venderebbe ad altri questi prodotti alimentari ottenendo un illecito arricchimento, altri li destinerebbero alla pattumiera, altri come è accaduto tra sabato e domenica in via Santa Barbara li ha scaraventati tra le erbacce senza nessuna remora. Un malcostume, che si verifica nel mondo cattolico e nel segreto delle sacrestie, ma che comunque evidenzia la qualità e la reale portata dei nuovi poveri e dei bisogni sempre più collegati alle mode agli status symbol e allo sviluppo tecnologico. Ovvero date a qualcuno che si lamenta per il poco avere, della pasta e del pane, qualche indumento che per voi è superfluo, questi ve li tirerà dietro o, appena voi vi sarete girati, li butterà nell’immondizia. Provate a dargli un bel centone, un cellulare, ultima generazione mi raccomando, una parabolica, una TV con schermo ultrapiatto a cristalli liquidi, allora si, potrete dire di aver fatto del bene ai nuovi poveri isolana. Perché la verità è una sola, la mangiatoia è bassa e nessuno più vive di elemosina anzi elemosina una vita agiata e da nababbi, senza sacrifici, perché come dicono i disoccupati a Napoli e così per non lavorare si vive di espedienti e “traffici” vari, ovviamente stando bene attenti a mostre solo l’aspetto  di necessità. Così non fa specie gettare nella pattumiera  pasta di semola di grano duro senza marca e non vendibile timbrato con il simbolo “ AIUTO”, non fa specie gettare biscotti ed alimenti su una strada secondaria, lontano da occhi indiscreti, , visto che tanto non è costato un soldo. Forse si sarebbe preferita di marchio pregiato, di quelle che si vedono alla pubblicità! O forse si fa solo finta di essere indigenti e poveri, i nostri nonni, ma già i genitori non si sarebbero mai sognati di fare una cosa del genere. E poi, perché privare chi ha la reale necessità di sfamarsi di un bene tanto prezioso? Credo che questo non rispetto di ciò che un tempio veniva detto “ben di Dio”, sia una vera e propria cattiveria una crudeltà, verso tanti veri poveri affamati, per chi lotta contro gli stenti e la fame, verso chi ha davvero la pancia vuota e non la pancia piena di chi piange per sfottere a chi ride e passa sulle avversità. Per esperienza diretta che ostinarsi in questa fasulla distribuzione di alimenti sia un peccato ed uno spreco inutile.  Sono sempre più persuasa che nella realtà isolana i veri poveri sono i lavoratori e chi si affanna per dare dignità ed esempio alla propria famiglia, ai bambini, ai più piccoli. Sono poveri perché credono di poter cambiare un mondo sempre più fatto di traffichini e furbastri che campano sulle spalle altrui, estorcono sostegno, beffandosi di quanti in buona fede gli porgono una mano, facendone per giunta motivo di scherno e derisone. Che cosa ha insegnato quel padre e quella madre, quella persona che ha lanciato cestinando dieci chili di un bene primario come la pasta?  Cosa ci aspettiamo ancora da una società che insegue tali modelli?

5 COMMENTS

  1. Ma vogliamo parlare delle Rom che chiedono l’elemosina (una staziona regolarmente all’ingresso del supermercato Chiocca) e vengono poi prelevate a “fine turno” da una decorosissima e non economicissima berlina? Sarebbero questi i “poveri” da aiutare? Forse sarebbe il caso di verificare quanti Abruzzesi e Marchigiani si trovano oggi in condizioni disastrose: loro sì sarebbero davvero meritevoli di un dignitoso, sincero aiuto

    • Se è per questo c’è anche un vecchietto sempre con il piattino e tutto vestito male spesso nella zona del porto poi la sera lo vanno a prendere con un X5 BMW .

  2. So che non c’entra niente, ma, per radio kiss kiss napoli ho sentito che anche gli sms e le telefonate da rete fissa, per donare soldi in aiuto di bisognosi vari e animali randagi non arrivano a destinazione, ma, sono accumulati in una banca a disposizione del governo. Allora i soldi che ho mandato in aiuto degli animali randagi, che fine faranno?

  3. Quando capirete che questi sono affari d’oro per i finti buonisti, quelli che vogliono fare i tolleranti, accoglienti e democratici, ma in fondo fottono solo la gente .
    Se avete la possibilità di fare del bene a chi ne ha bisogno, fatelo con le vostre mani. Non lasciate nemmeno una vecchia camicia nelle mani di questi sciacalli. troverebbero il modo per lucravi sopra.

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