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venerdì, Aprile 19, 2024

Caruso si attiva per portare l’acqua dell’Evi alla Martofa

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Ugo De Rosa | Abitazioni e terreni ubicati alla località Martofa del comune di Serrara Fontana non sono ancora dotati di allacci alla rete idrica e devono fare ricorso unicamente alla raccolta di acqua piovana. Una lacuna non certamente sopportabile nel 2020 e dunque l’Amministrazione comunale ha deciso di porvi rimedio.
Nella delibera di Giunta si evidenzia infatti che «in più occasioni gli abitanti e/o i proprietari terrieri della località Martofa hanno evidenziato la necessità di approvvigionamento idrico per le suddette zone, sia per le utenze domestiche residenziali che per le attività agricole ed agrituristiche praticate; a tutt’oggi l’approvvigionamento di acqua sia per uso abitativo che agricolo è assicurato solo dalla raccolta delle acque piovane, con tutti gli inconvenienti e le difficoltà del caso, soprattutto nei periodi di forte siccità, come si sta verificando in questi ultimi anni».

Appare dunque quanto mai necessario estendere la rete idrica alla località Martofa, «per la fruizione di un bene indispensabile e primario qual è l’acqua potabile».
A fronte di questo diritto che dovrebbe essere consolidato, la Giunta rileva che «sono state indirizzate nel corso degli anni all’Ente Gestore del Servizio Idrico Integrato varie petizioni e richieste di estensione della rete idrica nelle suddette località, istanze che a tutt’oggi sono rimaste inevase per lo stato di liquidazione della E.V.I. SpA».
Il Comune però non poteva restare inerte e dunque ecco trovata la soluzione: l’Evi gestisce il servizio idrico utilizzando gli impianti di proprietà del Cisi e dunque l’estensione alla località Martofa dovrà avvenire a cura e spese del Consorzio.

Nel dettaglio la delibera stabilisce anche «il recupero dei costi sostenuti, relativamente al solo scavo e ripristino della sede stradale a carico dei cittadini che avanzeranno richiesta di allacciamento alla nuova rete idrica e/o spostamento dei misuratori idrici in prossimità delle rispettive proprietà, previa accordo del CISI/EVI con gli stessi». Come del resto avviene sempre in caso di nuovi allacci. Ma si precisa anche che «tale quota di spesa dovrà tener conto che il numero stimato degli allacciamenti e/o spostamenti a farsi è pari a circa 20 e che la quota pro capite da recuperare a carico degli utenti per l’investimento realizzato dovrà tener conto di tale numero di utenti».
Gli utenti non dovranno pagare ulteriori somme per i lavori, in quanto «la fornitura e posa in opera della tubazione idrica resterà a carico del C.I.S.I./EVI in Liquidazione in quanto la condotta, a collaudo favorevole, costituirà, estensione della proprietà degli impianti del CISI e sarà dunque gestita in regime di concessione dalla EVI Spa in liquidazione e/o dall’ente subentrante». E a quel punto verranno poi incassate le fatture per i consumi.
Si spera che l’iniziativa si concretizzi a breve.

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