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venerdì, Marzo 29, 2024

Cartaromana e San Pancrazio, pioggia di euro: più vicini gli interventi di difesa dei costoni

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E’ davvero sempre più vicina la messa in sicurezza e consolidamento dei costoni di Cartaromana e di San Pancrazio, due aree fragili della nostra isola, opere per le quali si è battuta attivamente nei mesi scorsi il consigliere regionale di Forza Italia, Maria Grazia Di Scala, sottolineando – nell’interlocuzione con la giunta –
“la particolare rilevanza delle stesse in termini di bellezze naturali ed attrattività per i turisti”. Ed è arrivata finalmente l’attesa fumata bianca da parte dell’Arcadis, l’agenzia regionale per la difesa del suolo.
Proprio così: con la determinazione del direttore generale numero 0585 dello scorso 30 dicembre, a firma dell’ingegnere Pasquale Marrazzo e che prevede, nel dettaglio, “interventi di difesa del suolo in località Cartaromana e San Pancrazio”, si approva la perizia di spesa per la compagna di rilevamento e indagine geologica a base d’appalto pari a 186.095 euro e di un importo complessivo di euro 236.527,15, imputato sul capitolo numero 544 del bilancio di previsione per l’anno 2016.
Già lo scorso settembre, peraltro, i tecnici dell’Arcadis avevano effettuato un primo accurato sopralluogo in quel di Cartaromana e San Pancrazio, propedeutico alla progettazione degli interventi necessari a consolidare i costoni di tali zone. E con determina 363 del 10 settembre scorso, proprio l’Arcadis dava seguito alla predetta delibera al fine di stabilire un preciso cronoprogramma degli interventi, identificando il RUP nella persona dell’ingegnere Flavio De Martino e costituendo il gruppo di progettazione,coordinato dall’esperto e fattivo ing. Gennaro Di Prisco e composto anche da un geologo, un esperto in espropri, un architetto, un ingegnere ed un amministrativo, quest’ultimo nella persona dell’ischitano Claudio Rizzotto.
«Sono decisamente soddisfatta –ha commentato il consigliere regionale Maria Grazia Di Scala – perché è sempre più vicina la definitiva soluzione di questo annoso problema e spero vivamente che la marcia in più imposta alla macchina burocratica su nostro input dal vice presidente Bonavitacola continui a portare i suoi frutti. Gli sono grata -ci ha detto ancora la Di Scala- e ribadisco ancora una volta che il bene del Paese non può e non deve avere colore politico».
«Per noi della zona, ma per l’intera isola, poter tornare a rendere fruibili le conche di Cartaromana significa dare un importante segnale di vita del turismo ischitano» avevano commentato qualche settimana fa al Dispari Antonio Di Meglio e Gianni Napoleone, in rappresentanza delle omonime famiglie (la prima titolare del ristorante San Pancrazio, chiuso dopo l’evento franoso del 3 agosto 2006, la seconda dell’Hotel Ristorante Da Maria, a due passi dalle fonti di Cartaromana). «Di questi tempi, episodi del genere ci incoraggiano ad andare avanti nel nostro difficile impegno imprenditoriale» avevano aggiunto.
Bisognerà ora attendere l’espletamento della gara, con offerta economica più vantaggiosa e procedura aperta, per vedere finalmente avviata un’opera in grado di risollevare davvero le sorti di angoli meravigliosamente belli di Ischia, provvedendo a mitigare la loro intrinseca fragilità.

 

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