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sabato, Aprile 20, 2024

Carro gru alla foriana: business & presa in giro

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Gaetano Di Meglio | La storia del carro gru a Forio l’abbiamo raccontata fin dal suo concepimento. Fin da quando al comune di Forio avevano sbagliato a fittare l’aria dove oggi vengono depositate le auto e le moto prelevate perché soggetta a prescrizioni. Una storia che in un paese civile avrebbe fatto arrabbiare la gente e avrebbe spinto a fare le barricate. Barricate che, però, non se ne vedono e, purtroppo, i gestori di questo affare “nfame” rivendicano pure con lo sberleffo social.
E’ difficile pensare che un gestore di un servizio pubblico si possa atteggiare e si possa metere in mostra mostrando gli esiti della propria gestione. Ci vorrebbe un atteggiamento consono ed istituzionale degno. Ma con questa classe politica di Forio, dal vice sindaco Savio al consigliere Loffredo, passando per il futuro candidato sindaco Michele Regine (dopo la riunione segreta a tre nella cantina di Jack) e fino agli “tuttimuti” non c’è altro da sperare. Non c’è da sperare in una reazione di orgoglio e di stile. Lo stile ha traslocato molti anni da Forio.

Alcuni giorni fa ho provato a fare un esperimento social e ho lanciato una pietra nello stagno foriano.

Ecco il mio post: “La polemica del carrogru di Forio è strana. Lo schifo è l’appalto, la gestione politica e la sua indegna genesi. Gli effetti della sosta selvaggia, beh, forse dovremmo ragionare su altri aspetti. E non certo preoccuparci di chi parcheggia dove non si può perché, poi, un mese fa ci siamo chiesti se fosse giusto che quella macchina fosse ferma li, sulla destra. Giustificare chi sbaglia volontariamente è un atteggiamento che non va bene soprattutto, poi, quando, ci riempiamo la bocca di sicurezza stradale e altro. p.s. il carrogru di Forio è la porcata politica più grossa degli ultimi anni. non c’è alcun dubbio”.
Hanno risposto in tanti ed è venuta fuori una foto ben diversa (come immaginavo, sappiamo ancora quali leve toccare) e una rappresentazione diversa e amara da tenere in considerazione.
ValerioPero: “È una porcata di dimensioni epocali perché certifica la discriminazione in quanto in alcune zone si rimuove, in altre zone no.”
Ho stuzzicato Valerio: “ma se tu non parcheggi in divieto di sosta nessuno te lo prende”

Dove si vede e dove no

La risposta è stata puntuale: “Gaetano Di Meglio il problema sta proprio lì. Ci sono auto in divieto di sosta con tanto di segnale verticale che indica la rimozione forzata che non vengono rimosse. Ogni sera ne vedo diverse parcheggiate. Se riesco ti mando le foto”
Stani Verde ha poi chiarito: “Il problema è l’affidamento, la gestione del servizio, le ingerenze politiche, l’auto gestione della ditta, l’accanimento nella rimozione di mezzi che non intralciano la circolazione e per i quali sarebbe bastata una multa, le minacce se arrivi in tempo per non farti rimuovere il mezzo e chiedi che non venga rimosso (o paghi come se lo avessero rimosso o procedono ugualmente alla rimozione), la violazione di gran parte delle norme di sicurezza nell’espletamento del servizio, le zone franche (leggi, se rimuovi qui le macchine, non ti votiamo più). E poi, gli aumenti dei costi di rimozione, sono stati autorizzati dal comune? Il comune poteva affidare gratuitamente un servizio per il quale un privato sta fatturando centinaia di migliaia di euro ?”
Sono domande poste in consigli comunale e che riecheggiano sui giornali, tra i social e tra la gente.

…e poi ci sono zone dove si fa quello che si vuole

Ambrogio Del Deo ha poi aggiunto un altro aspetto: “il vero problema a Forio è l’uso che le Forze dell’ordine fanno del codice della strada. Per esempio Via Giovanni Castellaccio da settembre a giugno vige il Codice della strada italiano: dalle 10 alle 11:45 e dalle 13:45 alle 15:45 e poi di nuovo dalle 16:45 alle 08 del giorno dopo. Nelle altre ore esiste il si salvi chi può con gente che parcheggia in doppia e tripla fila, a destra e sinistra senza alcuna regola e ordine ma soprattutto sicurezza e il tutto davanti ai vigili che fanno finta che tutto vada bene. I divieti o esistono sempre o mai. Non puoi far fare ai cittadini quelli che vogliono quando ti fa piacere e strigliarli quando, invece, ti conviene”

1 COMMENT

  1. Faccio presente che stiamo parlando di un comune dove viene dato il suolo pubblico in pieno centro ai bar e negozio di souvenir, e le auto sono costrette a passare a 5 cm dalle sedie degli avventori. Parliamo di un comune che a pochi metri da quel bar concede ad un negozio di abbigliamento di occupare l intero marciapiede costringendo i pedoni ad invadere la carreggiata sempre in pieno centro. Parliamo di un comune che concede sulla chiaia a 2 ristoranti la concessione dell arenile prospiciente la strada, con camerieri che sono costretti ad attraversare la strada con le portate tra le mani nel traffico veicolare, in barba a qualsiasi norma igienico sanitaria e del codice della strada. Parliamo di un comune che concede alle pizzerie in zona San Francesco, suolo pubblico e l autorizzazione a costruire una Pergola, a mo’ di sala sulla carreggiata ove le auto sono costrette a passare a pochi centimetri dai pedoni. Per non parlare del mega progetto alla lucciola ove a dispetto della circolazione veicolare, si allarga a più non posso lo spazio antistante i locali restringendo completamente la carreggiata a doppio senso di circolazione. Ci sono una miriade di pessimi esempi da poter fare ma è questo che meritano i foriani un degno sindaco proporzionato al livello culturale dei concittadini

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