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martedì, Aprile 23, 2024

Caremar, ancora aria di scioperi

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La turnazione posta in essere dalla Caremar Rifin è “ormai insostenibile per i lavoratori marittimi a causa dei ritmi di lavoro troppo stressanti e con margini di riposo minimi”. E ancora: urge “vitto adeguato per tutti e condizioni di vivibilità migliori a bordo delle navi”. Né sono tollerabili turni di più di otto ore lavorative.
E’ per questi motivi che la sigla sindacale Orsa marittimi ha proclamato per i giorni 15 e 16 febbraio 2016 lo sciopero di 48 ore del personale marittimo Caremar Rifin nel rispetto delle normative in vigore, Legge 146/1990 e Legge 83/2000, garantendo i servizi minimi indispensabili. “Fermo restando i punti citati, – si legge in una nota diramata nelle scorse ore – la scrivente sigla è sempre disponibile per addivenire ad una composizione bonaria della vicenda salvaguardando però innanzitutto sia suindicati punti nonché i generali diritti dei lavoratori”. Verranno naturalmente rispettate le corse minime garantite dalla legge, sempreché lo sciopero abbia un’adesione particolarmente significativa.
Resta intanto attiva anche un’altra battaglia, quella dei quattordici ex bigliettai licenziati, che proprio nei giorni scorsi hanno incontrato l’assessore al Lavoro del Comune di Napoli, Enrico Panini. Panini ha mostrato piena solidarietà e appoggio alla causa che vede protagonisti gli ex dipendenti, licenziati in seguito alla privatizzazione di quella che era la società pubblica Travel Holiday.
La Travel Holiday per anni si è occupata della gestione dei servizi di biglietteria della compagnia di navigazione Caremar, in particolare della tratta Napoli-Ischia, ma la Caremar, resasi privata, ha voluto continuare ad offrire tali servizi al pubblico disponendo di un proprio personale, e quindi operando dei licenziamenti all’interno della vecchia società pubblica.I 14 lavoratori sono stati licenziati il 31 gennaio scorso dopo anni al servizio dell’azienda, alcuni addirittura dall’anno di costituzione della Caremar, dal 1976, e soprattutto per questi ultimi un eventuale nuovo posto di lavoro, data l’età, risulta molto difficile da ottenere. Gli ex dipendenti, precedentemente avevano infatti dato voce alle loro preoccupazioni in una lettera aperta al maggior azionista di riferimento della Caremar, Gianluigi Aponte.
“Ritengo doveroso – ha sottolineato Panini – un intervento affinché i 14 lavoratori non siano licenziati da una società che, seppur privatizzata, opera comunque in base ad una convenzione e riceve un contributo annuo di 10 milioni di euro – per 9 anni – dalla Regione Campania per garantire un servizio che è, di fatto, pubblico. Peraltro, questi lavoratori si sono dichiarati disponibili a più soluzioni pur di non perdere il posto di lavoro. Davvero un accanimento incomprensibile. I vertici aziendali devono dare il proprio fondamentale contributo per trovare una veloce soluzione al problema”.
Nessuna novità intanto sul fronte ufficiale dopo che all’audizione convocata da Nicola Marrazzo erano  intervenut il consigliere comunale di Ischia Antonio Piricelli, la consigliera regionale isolana Maria Grazia Di Scala, il Consigliere Regionale del Gruppo CL – PSI – Verdi, Luigi Bosco,  gli ex dipendenti della biglietteria Caremar, la RSA dei dipendenti stessi, il sindacato UGL Terziario e i sindacati dei lavoratori Caremar FILT-CGIL,FIT-CISL, UIL Trasporti, UGL, UGL Mare, ma non i responsabili della Travel and Holidays e della stessa Caremar.

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