Il Barano, un po’
a sorpresa, ha ricomposto sotto le sue effigie la coppia di centrali difensivi
che l’anno scorso è stata al Real Forio per tutta la stagione. Infatti, dopo
Gianluigi Mangiapia, gli aquilotti si sono assicurati anche le prestazioni di
Alfredo Capuano. I due difensori vanno a compensare il vuoto lasciato dalle
partenze di Pasquale Chiariello e Antonio Di Costanzo, rendendo certamente meno
pesante l’approccio della compagine baranese all’Eccellenza 2019/2020. Anche in
altre zone del campo la dirigenza del Barano ha dovuto correre ai ripari, ma
grazie anche agli uffici del mister incaricato, Nunzio Gagliotti, le cose
sembrano essersi messe relativamente a posto. Comunque, per capire come è nato
il suo trasferimento al Barano e quali sono i suoi propositi ed obiettivi
stagionali, abbiamo intervistato Alfredo Capuano. Ecco le parole del difensore
cresciuto nel Settore Giovanile del Catania, per poi giocare a Noto e
Palestrina in Serie D.
Capuano, l’abbiamo lasciata con la doppia salvezza del Real Forio e con una
possibile conferma in biancoverde, ma ce l’eravamo ritrovata – da puteolano doc
– con la sciarpa della Puteolana 1902 al collo a fine luglio. Poi, invece, è
arrivata al Barano. Cosa è successo in questa sua estate?
“Diciamo che mi volevo giocare le carte a Pozzuoli, anche se comunque sono
arrivato in ritardo e le cose erano state fatte. Però, siccome era tutto fatto,
avrei trovato poco spazio. C’era il Barano che mi chiamava continuamente, ne ho
parlato con la società ed il mister, e tutti si sono dimostrati persone molto serie.
Ho trovato, poi, l’accordo col Barano, mi sono confrontato ancora con la
società della Puteolana ed ho accettato l’offerta. Si capisce bene che in
bianconero farò un campionato da protagonista, mentre in maglia puteolana avrei
fatto poche presenze, essendo meno valorizzato, soprattutto alla mia età.
Quindi ho preferito il Barano”.
E col Real Forio come sono andate le cose? So che era nei piani societari una
sua riconferma…
“Dico la verità, ho contatti ancora adesso. Prima di andare al Barano,
contattai la dirigenza del Real Forio, ma è anche vero che prima di firmare con
la Puteolana dovevo restare in biancoverde. Però, la società foriana ha avuto i
suoi problemi economici, con le solite persone che purtroppo sono sempre
costrette a fare tutto da sole, senza aiuti da imprenditori. Quindi parlai con
mister Citarelli, gli dissi ci volermi giocare le carte a Pozzuoli, a casa mia,
e ci andai. Poi, mi resi conto che non avrei trovato lo spazio giusto e decisi
di cambiare. Ma prima di andare a Barano contattai il Real Forio, solo che i
dirigenti già avevano preso un centrale, poi non ci mettemmo d’accordo bene a
livello economico. La disponibilità del Forio non era più la stessa di prima
che andassi con la Puteolana, quindi propesi per il Barano. Se il Real Forio mi
avesse detto subito di si, sarei ritornato li per una forma di rispetto. Però,
a Barano sto bene”.
Che tipo di ambiente ha trovato al Barano?
“A Barano ho trovato persone eccezionali e serie, soprattutto. Persone che
hanno passione per il calcio e quindi voglia di salvare la società e farla
rimanere in Eccellenza, un campionato importante e prestigiosa”.
L’obiettivo della squadra, come dice lei, è la salvezza, quindi il campionato
sarà difficile…
“Non sarà facile. Come mi sono potuto rendere conto già quando ero al Real
Forio, non è facile mantenere una squadra in certe categorie, soprattutto se la
squadra è isolana, che ha bisogno sempre dell’aggiunta di calciatori da fuori.
Serve grande l’impegno della società, sia per il vitto, sia per l’alloggio, sia
a livello economico. Per tante cose. Io, quindi, spero sia per il Barano che
per il Real Forio che possano andare bene, anche perché sull’isola è tutto più
difficile”.
Però, al Barano per lei sarà difficile ma non tantissimo perché ritroverà un
suo collega, Gianluigi Mangiapia, con cui ha fatto coppia in tante partite già
nella scorsa stagione al Real Forio…
“Si, è stata una chiara scelta della società, che ha voluto ricreare la stessa
coppia centrale che era al Forio nella scorsa stagione. Già ci conosciamo io e
Gianluigi. La squadra, comunque, si sta amalgamando, siamo un bel gruppo.
Speriamo bene che riusciremo a salvarci il prima possibile, facendo più
risultati utili il prima possibile”.
Avete fatto anche un paio di amichevoli in questo agosto, una in casa con
l’Ischia ed una sul campo del Lacco Ameno. Come sono andate dal punto di vista
preparatorio secondo lei?
“Sinceramente, sono contento per come ha reagito la squadra in entrambe le
partite. Con l’Ischia abbiamo fatto abbastanza bene. Era la prima partita ed io
fra l’altro arrivai proprio quel giorno e non conoscevo bene il gruppo. Col
Lacco Ameno, invece, è andata molto male, però ci ha fatto capire su cosa
dobbiamo lavorare, le cose che non dobbiamo fare, gli errori che non dobbiamo
commettere. A Lacco Ameno ci siamo un po’ attaccati l’uno con l’altro, ma nello
spogliatoio si respira una bella aria, il gruppo è compatto e siamo molto
amici. Quindi, meglio che certe cose succedano in partite come quella col Lacco
Ameno, che in gare ufficiali come quella di domenica prossima in Coppa”.
Conosceva già mister Gagliotti? Che impressione le ha fatto?
“Per il momento un impressione positiva, ma comunque non mi sarebbe andato di
giudicarlo male dopo pochissimi giorni. Però, l’impressione è stata positiva, è
un tipo scherzoso con la squadra e ci tiene tanto. Anche per lui è difficile,
mi metto nei suoi panni, perché allena spesso in due gruppi distinti, visto che
c’è chi lavora sull’isola e non ha sempre a disposizione tutto il gruppo. Sta
dalla mattina fino alla sera sul campo per allenare tutti bene. E’ da questa
settimana che stiamo provando ad allenarci tutti insieme, anche per fare
gruppo. I singoli sono importanti, ma se non si fa gruppo in campo si vede. A
Forio, nella passata stagione dopo l’andata eravamo sesti, poi si sono rotti
certi equilibri e non si è capito più nulla. Ciò che è importante è il gruppo e
il mister ci tiene tanto a crearlo”.
La sua stagione pareva dover essere vissuta a Pozzuoli, ma – come detto – è arrivato
al Barano. Qual è il suo obiettivo personale per questa stagione?
“Assolutamente mi devo rilanciare. Devo migliorare quelli che sono i miei
difetti e fare bene per avere un avvenire migliore perché sono giovane. Già
dopo essere stato al Real Forio, questa estate ho avuto meno difficoltà a
trovare squadra perché mi ero fatto conoscere. L’anno scorso è stato il primo
anno che ho giocato in Campania, perché sono sempre stato fuori, quindi in
questa stagione voglio affermarmi, fare un buon anno, giocando con continuità
per poi riuscire a migliorare nella prossima stagione”.