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venerdì, Marzo 29, 2024

“Calise“, chiusa temporaneamente la sede di Ischia: sanificazione e profilassi anticovid in corso. Aperte regolarmente le altre sedi

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Resterà chiusa temporaneamente, a partire da oggi, la sede di Ischia, in piazza degli Eroi, del Bar Calise, dopo un caso di positività al Coronavirus all’interno del team. Sono in corso, come da prassi, le misure di sanificazione dello stabile e la profilassi anticovid.  
Una piccola pausa per ritornare ad essere il punto di riferimento dell’isola d’Ischia. L’annuncio dello stop è stato reso noto con un cartello informativo.  

Resteranno regolarmente operative, come sempre, invece, le altre sedi con unità operative e lavoratori completamente indipendenti e separati dalle altre sedi. 
In ossequio alla normativa ASL sarà avviata l’indagine epidemiologica sui contatti diretti primari. Solo questi saranno sottoposti a tampone. 

3 COMMENTS

  1. Nessuna meraviglia. L’ultima volta che ci sono stata il personale portava le mascherine sul mento o per niente. “ma i ragazzi sono stanchi” mi risposero. Chiaro che la clientela fa lo stesso e non si limita ad abbassare la mascherina solo per consumare. Purtroppo in molti bar si vedono scene del genere ma nessuno che controlla seriamente.

    • Il problema c’è ma non lo si vuole capire o si capisce ma non ci vogliamo far mancare niente. Ci ordinano di rispettare delle regole ma non ne siamo capaci, anzi ci lamentiamo protestandole pure. La risposta che i ragazzi sono stanchi è inconcepibile, i ragazzi si devono ritenere fortunati a dire che sono stanchi e non morti. Per quanto riguarda la clientela è assurdo che segua il gruppo sbagliato. Ognuno con il proprio buon senso deve fare di testa sua e seguire le giuste regole. Ma se ci fosse la vera guerra? Non penso che andremmo in giro a farci uccidere.

  2. Indubbiamente lavorare tante ore “mascherati”, non è per niente facile!
    I lavoratori dovrebbero avere turni ridotti, oppure fare delle pause ripetute per poter respirare liberamente all’aperto e recuperare.
    Non si può pretendere l’impossibile.

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