Stavolta è tutto vero: il Napoli è Campione d’Italia. Per la quarta volta nella sua storia, la squadra partenopea conquista lo Scudetto, e lo fa con una vittoria netta e indimenticabile: 2-0 al Cagliari allo stadio Diego Armando Maradona, grazie ai gol di McTominay e Lukaku. Una notte che resterà scolpita nella memoria dei tifosi azzurri, e che sull’isola d’Ischia si è trasformata in una lunga, travolgente festa popolare.

Un’isola in estasi: oltre 10.000 tifosi in piazza
Da Piazzetta San Girolamo a Ischia Porto, passando per il suggestivo Piazzale del Soccorso a Forio e fino a Piazza Marina a Casamicciola Terme, le piazze sono risultate strapiene, con oltre cinquemila persone accorse a vivere un evento storico. Un mare umano, unito dalla stessa emozione: quella di chi ha atteso, sperato e finalmente può gridare al cielo la propria gioia.
Le piazze si sono trasformate in autentiche arene del tifo, piene di fumogeni biancoazzurri, volti dipinti, bandiere sventolate con orgoglio, bambini sulle spalle dei genitori, famiglie intere in festa, cori, abbracci e lacrime di felicità. A Ischia, la folla ha cantato ininterrottamente tra palloncini e fuochi d’artificio. A Forio, lo spettacolo del mare si è fuso con la festa, creando un’atmosfera quasi irreale. A Casamicciola, la gente si è riversata in piazza Marina trasformandola in una curva piena di vita, passione e speranza.
Tutti e tre i Comuni hanno fatto bene a credere in questa serata e a celebrarla insieme alla loro gente, regalando una notte da sogno non solo ai tifosi del Napoli, ma a tutti gli amanti del calcio, in un clima di condivisione, gioia e orgoglio sportivo.




















Una notte che resterà nella storia
L’isola intera si è tinta d’azzurro, confermando ancora una volta il suo amore eterno per il Napoli. Una festa lunga, spontanea, autentica, che ha trasformato piazze, vicoli e lungomari in un’unica grande curva partenopea. Con il cuore gonfio d’orgoglio, Ischia ha urlato al cielo il nome della sua squadra.
Il Napoli è Campione. L’isola esulta. E il sogno, questa volta, è diventato realtà.
La notte del quarto tricolore: il Napoli torna sul tetto d’Italia
Il Napoli riscrive un’altra pagina indelebile della propria gloriosa storia conquistando lo Scudetto 2024/25, il quarto nella storia del club. Una serata destinata a restare impressa nella memoria dei tifosi partenopei, che al Maradona hanno vissuto un’emozione irripetibile.
La squadra del presidente Aurelio De Laurentiis, guidata con autorevolezza e passione da Antonio Conte e dal suo staff, supera il Cagliari e stacca definitivamente l’Inter nella corsa al titolo, chiudendo una stagione esaltante con il tricolore cucito sul petto.
La cronaca del match riflette lo spirito di un Napoli affamato, determinato a prendersi ciò che ha inseguito con costanza e orgoglio. Già al 5’, Raspadori cerca il gol con un diagonale insidioso dopo un errore in disimpegno di Adopo, ma la palla sfila di poco a lato. Pochi minuti dopo è Politano a tentare la conclusione da buona posizione, senza però centrare lo specchio. Al 12’, il capitano Di Lorenzo sfonda sulla destra e serve un pallone invitante per Lukaku, chiuso in extremis da Sherri.
Il Napoli prende progressivamente il controllo del gioco, schiacciando gli avversari nella propria metà campo. Al 15’, sono Rrahmani e McTominay ad andare vicinissimi al vantaggio, mantenendo altissima la pressione. L’assedio continua, con Spinazzola e ancora Lukaku protagonisti di un forcing che mette in seria difficoltà la retroguardia rossoblù. La tensione cresce, il Maradona trattiene il fiato, ma il Napoli non perde lucidità. Al 35’ è ancora Raspadori a sfiorare la rete, preludio al momento che cambia la serata. Al 42’, con l’Inter in vantaggio a Como, McTominay si coordina su un pallone servito da Politano e, con una spettacolare acrobazia, manda in estasi il popolo azzurro: 1-0.
Nella ripresa, il Napoli parte con la stessa determinazione. Bastano pochi minuti per il raddoppio: Lukaku sfrutta tutta la sua potenza fisica, supera Adopo e Mina in progressione e batte il portiere avversario con freddezza. Una rete che sa di sentenza.
Al 63’ è Neres a sfiorare il terzo gol, ma Sherri si oppone con un grande intervento. Il Napoli, consapevole del traguardo ormai vicino, gestisce il finale con maturità e padronanza. I minuti scorrono, il boato del Maradona cresce a ogni passaggio completato. Poi arriva il momento tanto atteso: il triplice fischio.
Il Napoli è campione d’Italia. Esplode la gioia, si scatena la festa. Dopo una stagione vissuta al massimo, tra emozioni, rimonte, sofferenze e grandi vittorie, gli azzurri possono finalmente alzare al cielo il trofeo più ambito. Il quarto Scudetto è realtà: un traguardo leggendario, conquistato con merito, cuore e spettacolo. Napoli è di nuovo capitale del calcio italiano.