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sabato, Aprile 20, 2024

Bye Bye Commissario. Ricostruzione, tutto pronto per la nomina del “piccolo” funzionario regionale

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Ida Trofa | La contraddizione tra Legge Genova e Legge Sisma sulla ricostruzione di Ischia sta per generare l’ennesimo obbrobrio.
Tutto pronto per la prossima infornata elettorale. La prima elezione regionale post terremoto 2017 ci regalerà l’ennesimo compromesso. L’ennesimo schiaffo che i nostri decisori istituzionali concretizzeranno alla voce “Pianificazione”.

Pronta la trasformazione da “commissario ricostruzione” a “commissario per il rinnovamento dell’isola d’Ischia” con i suoi uffici speciali e relativi stipendi regionali.
In realtà di tratterebbe di un “capo staff”. Nomine e prebende che si contemplano nell’ambito delle competenze della Giunta Regionale, alla quale, formalizzato il trasferimento e il conferimento degli incarichi, nell’imminente futuro potrebbe passare, nell’ordinario, la gestione del “Sisma Ischia”. Ovvero un ufficio, l’ennesimo, in seno alla Giunta Campana. Ciò che a rigor di logica doveva avvenire con la cessazione dello stato di Emergenza e il licenziamento dagli uffici terremotati del Commissario all’emergenza. Invece è intervenuta Roma e sappiamo tutti come è andata.

Per il “Sisma Ischia” è stato tutto un crescendo in negativo. In due anni hanno tolto emergenza e commissario, ora puntano a toglierci un altro commissario e persino la ricostruzione. In autunno si vota. Il terremoto sarà ancora materiale buono per la propaganda e le assunzioni. Tutto sterile, tutto già visto. Tutto come diceva Jaean-Paul Sartre: “Quando i ricchi si fanno la guerra sono i poveri a morire“.

I 100 metri. Bye Bye “Commissario“. Tutto pronto per la nomina del funzionario regionale
Ischia ha contato, per diversi mesi, ben due commissari (emergenza e ricostruzione) e due gestioni, anche economiche, separate (fondo emergenze nazionali e fondi per la ricostruzione). Da un anno circa abbiamo un solo commissario per la ricostruzione ed un solo fondo che ingloba in gran parte i soldi dell’emergenza ed in parte i fondi per la ricostruzione che allo stato, però, si limitano solo ai 5 milioni di euro per le aziende che hanno subito un calo di fatturato.
La ricostruzione vera, quella delle case, non parte. Perché? Perchè è l’Italia con la sua politica piccola e le leggi capestro. Perché è il terremoto dei 100 metri e basta! E’ esattamente questa la linea dritta, completamente in pendenza, che disegna il vero terremoto: quello della zona rossa che paga per tutti l’inerzia delle istituzioni, mentre tutto il resto vive.
Il sistema si è inceppato, come era prevedibile, allorquando la Legge Sisma del M5S e PD è entrata in conflitto con la Legge Genova del M5S e Lega. Quando è stato chiaro che sul terremoto di Ischia era solo un gioco politico di ruoli e di poltrone.
La Regione deve ritornare nel suo ruolo centrale di panificazione ed il Commissario per la Ricostruzione, così come concepito, con le sue ordinanze, i suoi mille decreti non trova più ragione d’essere. Non già nulla di straordinario!
Si è cercato il bandolo della matassa per mesi, dopo l’entrata in vigore della nuova norma, ma non se ne viene a capo. Cosi, dinanzi, al fallimento del sisma lasciato alla autodeterminazione e al caos normativo, tutto potrebbe tornare a breve nelle sole competenze regionali. E cosi ci hanno fatto perdere un altro anno quando ne mancano tre al tragico anniversario .

Arriva il funzionario: un “piccolo” capo staff
Un fatto, la digestione degli uffici regionali, che tra l’altro prevedeva già la norma nazionale delle protezione civile, allorquando si è perpetrato il nefasto stop alla straordinarietà dell’ Emergenza e ai suoi fondi. Questo a significare che non c’era più necessità di agire con poteri straordinari per il superamento di situazione di rischio e pericolo tale da compromettere gli interessi primari della popolazione. Detto in parole semplici: nessun “super uomo” o “super commissario” con poteri straordinari e leggi speciali, ma un piccolo, semplice, funzionario per il disbrigo pratiche con una gestione in vigenza di norme ordinarie in capo alla Regione Campania. Il cerchio si chiude. Tutto qui. Ischia non merita nulla di speciale, neppure le leggi. Lo avevano già deciso il 21febbraio 2019 mettendo la parola fine allo Stato di Emergenza. Scrivendo “The End” sul percorso commissariale di Giuseppe Grimaldi. Di fatto abbiamo perso un anno e nominato un commissario per la ricostruzione a vuoto, dopo quello per l’emergenza. Dando un’illusione di vittoria ai sindaci di Ischia che si erano apertamente schierati con il Movimento Cinque Stelle e la Lega per silurare, il funzionario regionale che la vulgata aveva bollato come l’uomo di Vincenzo De Luca. Ed in politica, si sa, e lo sa specialmente De Luca, la vendetta è un piatto che va servito freddo.
Se due commissari chiamati a convivere, Giuseppe Grimaldi all’Emergenza e Carlo Schilardi alla Ricostruzione, erano una anomalia, ora un sisma senza nessun commissario rappresenterà l’anomalia nell’anomalia e l’ennesimo smacco ad una terra distrutta dalle calamità e dagli uomini che la popolano e la governano.

“Pianificazione territoriale e piani di ricostruzione sisma ischia“
Definito l’iter sarà dichiarata la cessazione del Commissario e della sua struttura, ovviamente con la conclusione dei previsti tempi tecnici ed il passaggio di consegne. Per questo servirà qualche mese. Forze dopo dicembre 2020. Contestualmente i fondi destinati alla ricostruzione di Ischia e disponibili sulla contabilità speciale del commissario passeranno agli stessi uffici regionali.
Tutto dovrà passare, i fondi del Piano Ricostruzione compresi, alla regione e la regione istituirà i suoi uffici speciali a tempo per la “Pianificazione territoriale e piani di ricostruzione sisma ischia“.
A capo sarà nominato un Dirigente Regionale già in forza all’ente di Palazzo Santa Lucia che dovrà gestire l’ufficio.

A giugno si è insediata la commissione per la nomina del funzionario: 8 nomi in lizza
La commissione che dovrà decidere il nome del dirigente si è già insediata. L’insediamento in questo mese di giugno. Il consesso che stabilirà il nome del fortunato soggetto (con un ruolo di grado inferiore addirittura al dirigente di area regionale!!!) vanta nomi illustri che del sisma di Ischia e della Protezione civile hanno scritto la storia e che dunque non faranno parte della partita. E forse questo rappresenta l’ennesima occasione sprecata. La nomina del “piccolo“ funzionario, del “piccolo“ capo staff che dovrà svolgere il suo compitino quotidiano, mentre il cratere del sisma muore, è stata affidata alla procedura di interpello Regionale .
La cernita fra 8 dirigenti regionali e non in lizza per l’ambita poltrona. Le istanze sono pervenute tutte entro le ore 13,00 del 6 marzo 2020. L’insediamento della commissione che traghetterà il terremoto di ischia verso l’ennesimo parcheggio istituzionale, dopo i tentativi locali, falliti, di estromettere Palazzo Santa Lucia . Dopo che ci hanno fatto perdere un anno in sterili nomine commissariali ed inutili normine sismiche. Nell’uno (con i commissari) e nell’altro caso (con i funzionari regionali) è chiaro che se Ischia non si aiuterà da sola, nessuno sarà in grado di farlo. Se tutto andrà secondo tale inconcludente andazzo, va da se che la figura del Commissario per la ricostruzione non avrà più ragion dev’essere e questo lascerà il passo al capo staff della regione per la “pianificazione territoriale e poi la ricostruzione di Ischia“. La verità è una sola. Non abbiamo nessun peso situazionale e nel paniere dell’interesse politico valiamo zero. Buoni solo per incarichi e prebende elettorali.

Conferimento di incarichi dirigenziali presso la DG Governo del territorio
Il 19 febbraio il bando regionale. L’ Amministrazione Regionale deve procedere ai sensi del “Disciplinare recante disposizioni per il conferimento degli incarichi di funzione dirigenziale ai dirigenti della Giunta regionale della Campania”, nonché di quanto disposto dall’Assessore alle Risorse Umane il giorno precedente all’emanazione del bando (nota prot. n.351/SP del 18/02/2020), al conferimento dell’incarico di responsabile della struttura di Staff per i “Programmi integrati di valorizzazione-Piani di ricostruzione” come rimodulata con D.G.R. n. 37 del 22/01/2020 cui si rimanda integralmente. I requisiti specifici richiesti per la partecipazione alla selezione, con nota prot. n. 98169 del 17/02/2020 a firma del Direttore Generale competente, sono i seguenti:diploma dì laurea vecchio ordinamento o laurea magistrale nuovo ordinamento; comprovata esperienza maturata in materia di pianificazione urbanistica, territoriale e paesaggistica; esperienza in materia di semplificazione, controllo di gestione e sistemi informativi. L’avviso è destinato ai dirigenti di ruolo della Giunta regionale della Campania; dirigenti appartenenti ai ruoli di altre amministrazioni pubbliche, ovvero di organi costituzionali, previo collocamento fuori ruolo, aspettativa non retribuita, comando o analogo provvedimento secondo i rispettivi ordinamenti; soggetti interni o esterni che, siano in possesso di ulteriori requisiti di ammissione, che devono essere espressamente dichiarati nella domanda di partecipazione come le concrete esperienze di lavoro maturate da almeno un quinquennio, anche presso altre amministrazioni pubbliche, in posizioni funzionali per l’accesso alla dirigenza; in alternativa, la provenienza dai settori della ricerca, della docenza universitaria, delle magistrature e dei ruoli degli avvocati e procuratori dello Stato.

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