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giovedì, Aprile 18, 2024

Buone notizie dall’isola d’Ischia (elegia per un medico di prima classe)

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Mi chiamo Giuseppe Iacono, uno dei tanti Giuseppe Iacono dell’isola, figlio di un foriano, sposato con una foriana, a Verona del 1978.
Sono qui con mia moglie per le ferie settembrine, le migliori, ovviamente abituato agli standard di vita e di efficienza della città in cui vivo e del Nord Italia in genere.
Venerdi 13, un giorno poco favorevole (!), di sera, mia moglie accusa un improvviso disagio all’occhio destro; si trattava di una cosa seria…avendo già sofferto di una patologia più o meno simile all’occhio sinistro, l’anno prima.

Ma il pronto soccorso oculistico sull’isola d’Ischia non esiste, e scopro che nemmeno il Rizzoli è dotato di un reparto oculistico. Un’isola come questa, che decuplica la sua popolazione per 6 mesi l’anno, senza un reparto oculistico!
Le solite valutazioni costi-benefici, ovviamente al ribasso e con i consueti disagi per popolazione e turisti.

Il solito dito nella piaga di una Sanità oramai allo sbando totale, anche nel “civile” nord, ove inizi a trovarti nei pronto soccorso medici nemmeno specializzati.
Chiamo una mia cugina e vengo indirizzato verso un oculista di Forio, di sua comprovata fiducia. Lo cerco in internet, lo trovo e con lui il numero dello studio. Ma era venerdì sera. Che faccio?

Scopro che ha un profilo Facebook , ci clicco sopra e mi invento un breve messaggio dove sintetizzo il tutto; e glielo mando via Messenger insieme al mio recapito telefonico.
Due minuti dopo l’oculista mi chiama, gli spiego il problema, che non prende affatto sotto gamba; mi dà un appuntamento telefonico per sabato sera alle 19, visto che nel corso della giornata sarebbe stato impegnato in un congresso fuori isola. Avremmo dovuto concordare una visita nel suo studio la sera stessa.

Il giorno dopo, verso l’ora stabilita, mi manda un messaggio dove si scusa, ma avendo perso un aliscafo, ci fissa l’appuntamento alle 22 (di un sabato sera!). Detto fatto, nel suo studio, a quell’ora troviamo anche altri pazienti.

Va detto innanzitutto che ci incontriamo con una persona affabile e disponibile, prima ancora che con un dottore. La visita dura più di un’ora. A mia moglie viene diagnosticato un lieve distacco del vitreo, che aveva prodotto la rottura di un capillare e una conseguente emorragia, il che in una paziente cardiopatica sotto anticoagulanti da una vita, non era proprio il massimo. Il rischio di un distacco di retina con una corsa a un pronto soccorso a caso di Napoli, c’è stato tutto, ma evidentemente il venerdì 13 porta meno male del venerdì 17. E’ stata fortunata!
Durante la visita, c’è stato anche il tempo di conversare affabilmente del più e del meno; mia moglie ed io scopriamo quindi che il Dott. Marzio di Meglio la sera del messaggio su Messenger era nella sua stanza d’albergo non a Napoli ma a Parigi, dove il sabato successivo si sarebbe svolto quel congresso.

Questo dottore, quindi, che fa onore a se stesso innanzitutto e al giuramento di Ippocrate, il sabato pomeriggio rientra da Parigi con un aereo, perde un aliscafo, si scusa, e, visibilmente stravolto dalla stanchezza, trova tempo e risorse per ricevere non solo noi ma anche altri due pazienti.

Mia moglie ed io, oltretutto, ce ne siamo usciti dallo studio con una parcella più che onesta, rasserenati, piacevolmente increduli e con una sorta di incontenibile apprezzamento verso questo straordinario professionista, che non dimenticheremo mai!

Giuseppe Iacono

1 COMMENT

  1. Ho piacere che la tua storia si sia risolta ma posso dire che è stato culo. Purtroppo non a tutti capita di risolvere il problema in un batter d’occhio. Complimenti al dottore che si è messo subito a disposizione.

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