Gaetano Di Meglio | Grazie alla massima di Mister Tanì ““Mò si sii sii, si nun sii nun sii”, abbiamo legato – immaginariamente – i destini dell’isola, in questo inizio 2023, al calcio, alla politica e a tutto quello che siamo e abbiamo.
Un appello, questo del ““Mò si sii sii, si nun sii nun sii” che fa pendant come il nero: sta bene su tutto.
Le battaglie che dobbiamo vincere sono tante. La più importante di tutti, certamente, è quella della sicurezza del territorio. Una battaglia seria, costosa e che ha già versato quanto più sangue possibile. Nessuno di noi avrebbe mai pensato di vedere, raccontare e affrontare.
Mentre sono tanti quelli che vivono con l’incubo dell’allerta meteo che è diventata sinonimo di sfollamento, Ischia fa i conti con una buona notizia. In tutto questo mare di cattive notizie possiamo dire: finalmente una gioia: Giovanni Legnini è solo il commissario dell’Isola d’Ischia. E’ il commissario alla Ricostruzione del post terremoto ed è il commissario delegato all’emergenza della frana del 26 gennaio.
Non potevamo sperare di più. Non ci poteva andare meglio. In verità, con un pizzico di egoismo, auguriamo i migliori successi al commissario del terremoto del Centro Italia, ma noi possiamo stappare la bottiglia migliore.
“Il Presidente del Consiglio – si legge nella nota del governo – ha firmato il Dpcm con il quale il Sen. Guido Castelli è stato nominato Commissario per la ricostruzione post terremoto del centro Italia. Il governo rivolge a Castelli gli auguri di buon lavoro per questo impegnativo compito, per il quale la sua esperienza di amministratore e la sua conoscenza del territorio saranno preziosi. Il governo ringrazia per il lavoro sin qui svolto il Commissario uscente On. Giovanni Legnini, il quale mantiene le competenze di Commissario per Ischia”
Un po’ per ciascuno non fa male a nessuno
La notizia della nomina “esclusiva” per Ischia del commissario Legnini ha, ovviamente, agitato tutta la sinistra italia.
La scelta del governo ha scatenato la dura reazione di Pd e Italia Viva che accusano l’esecutivo di agire “sulla pelle dei terremotati”.
Letta scrive: “”Che brutto segnale. Lo spoil system applicato dal Governo alla gestione del post terremoto è una pessima scelta.”
Al perdente segretario del PD fa eco il vescovo di Spoleto Norcia, Renato Boccardo. Per il monsignore la decisione della premier “è uno schiaffo alle popolazioni terremotate. Non ho nulla contro il nuovo commissario, che per altro non conosco, ma credo che l’operazione sia figlia di una politica scellerata e di basso livello che passa sopra le teste della gente”.
Caro Vescovo e caro Letta, fino ad oggi gli schiaffi li abbiamo preso solo noi. Voi del Pd ci avete massacrato e ci avete lasciato nelle mani di Bonavitacola e De Luca. E i terremotati? Beh, basta pensare che ci avete dato leggi inadatte e ci avete scippato lo stato di emergenza un anno prima del dovuto.
Però, Letta ha scritto una cosa giusta: “Un grazie sincero a Giovanni Legnini per la dedizione, l’efficienza e il piglio istituzionale con cui in tutti questi anni ha gestito una così delicata vicenda”: appunto, la nostra. Quella di Ischia.
Il nostro commissario saluta, giustamente, i terremotati del Centro Italia con queste parole: “Ho esercitato la funzione commissariale per 34 mesi con totale dedizione, passione ed imparzialità, sempre avendo a mente la sofferenza delle persone e delle imprese colpite dai terremoti del 2016-2017”. Aggiunge Legnini: “I loro diritti e il dovere delle istituzioni di contribuire a restituire alle comunità dell’Appennino Centrale condizioni di vita normali, in territori bellissimi ma feriti, con l’obiettivo di migliorarle nel segno della sicurezza e della sostenibilità, hanno rappresentato la motivazione più profonda del mio impegno”.
La conclusione è per noi: “Da parte mia continuerò a garantire lo stesso impegno, dedizione e la massima attenzione ai diritti dei cittadini e alla sicurezza degli edifici e del territorio nella ricostruzione di Ischia, mettendo a frutto le positive esperienze che abbiamo maturato in Centro Italia.”
Ed eccoci a Mister Tanì. Caro Commissario Legnini, come diceva Tonin à Picciàccia”: ““Mò si sii sii, si nun sii nun sii”” Ora non ci sono più scuse e non ci sono più ostacoli per mettere in sicurezza l’Isola d’Ischia. La ricostruzione più piccola e più difficile d’Italia ha il suo Commissario dedicato, con il passato pesante e l’esperienza giusta. Non possiamo sbagliare. Ne noi, ne il commissario. Questa volta, per fortuna, non c’è appello. “Mò si sii sii, si nun sii nun sii”
