Il mondo del calcio perde una delle sue icone: Giampiero Boniperti. Calciatore e poi presidente della Juventus, è andato via alla soglia dei novantaquattro anni. «Alla Juve posso fare solo un augurio: continuare a vincere perché, come sapete, rimane sempre l’unica cosa che conta…», aveva raccontato all’agenzia Ansa, con una lettera scritta di suo pugno per i suoi novant’anni. Quella frase, «vincere non è importante, è l’unica cosa che conta» è il marchio di fabbrica della Juventus, un mantra e un monito, allo stesso tempo, per chiunque indossi la maglia bianconera.
Boniperti era un amico di Ischia. Quando poteva, una capatina sull’Isola Verde la faceva volentieri. Per salutare gli amici Antonio Borgogna, Filippo Ferrandino e altri giovani esponenti della famiglia dei “Capo ‘e Fierr”. Un legame duraturo. Alcune visite tra Piazza Croce e via Roma sono documentate dai giornali dell’epoca. Dell’ultima visita nel 1997 ci sono anche i filmati. Il 19 ottobre 1997, Boniperti fu ospite dell’avvocato Lucio Varriale. Si giocava Ischia-Juve Stabia (in cui militava l’isolano Gianni Di Meglio), terminata in parità (al gol di Bonfiglio rispose Ricci). A fine partita Boniperti si congratulò con le due squadre per la prova e col numerosissimo pubblico.
I RICORDI – «Assiduo frequentatore di Ischia, Gianpiero Boniperti ha incarnato più di tutti lo spirito Juve – scrive Benedetto Valentino sul suo profilo social – Fu Amico personale di Antonio Borgogna e di Filippo Ferrandino, Per affetto dell’isola e dei suoi amici nel 1963 la Juve affronto l’Ischia in una memorabile amichevole. Era spesso in vacanza sull’isola fino a pochi anni fa. Onore alla sua memoria. Riposi in pace». Gianni Balestrieri e Peppino Mazzella lo ricordano così: «L’ho conosciuto grazie a Filippo (Ferrandino, ndr), che mi chiese di consegnargli dei pantaloni da lui confezionati – ricorda Balestrieri – quando soggiornava all’hotel Excelsior. Un vero signore. R.I.P.». Il giornalista rimembra la partitella del ’63. «Io c’ero a vedere quella partita al Rispoli. E fu l’unica volta che sono stato al San Paolo nei “distinti” a vedere Napoli Juve. Avevo 14 anni».
L’ex presidente della Juve amava il mare di Ischia. Frequentava la Spiaggia dei Pescatori ad Ischia ma anche altri lidi. Due anni fa Giovanni Martusciello, in occasione del suo passaggio alla Juventus con Sarri, rivelò un aneddoto: «Io e la mia famiglia passavamo le vacanze estive a Ischia. Nello stesso nostro lido veniva a fare il bagno Boniperti. Lo vedevo quasi ogni giorno. Io, juventino da sempre, giocavo in spiaggia, o nel campetto vicino, con i miei amici a pallone sperando che mi vedesse si avvicinasse e mi dicesse: “Sei bravo, ti porto con me a Torino”. Col cavolo ovviamente, rimase solo un sogno. Io ero solo un onesto calciatore e nulla più. Quando giocavo ero già solo soddisfatto di condividere il campo con tanti campioni e poter scambiare con loro la maglia al fischio finale, mi è sempre bastato questo. Adesso invece non ci credo ancora che mi ritrovo con Buffon, Chiellini, Ronaldo, proprio alla Juve…».
«Una Vita dedicata alla Juventus». E’ il ricordo dello Juventus Club Ischia. «Uno dei suoi ultimi interventi fu una lettera, scritta in occasione dei 90 anni: “Alla Juve posso fare solo un augurio: continuare a vincere perché, come sapete, rimane sempre l’unica cosa che conta…”. La vittoria, il marchio di fabbrica della sua Juventus – scrive il club bianconero – una casacca che Giampiero Boniperti l’ha portata per 444 partite. E poi, una volta tolta, si è seduto da dirigente negli uffici bianconeri. Eppure, quando era bambino si sarebbe accontentato – aveva raccontato tempo fa – di portarla “una volta, per essere felice per sempre. Riposa in Pace #GiampieroBoniperti».
JUVE A ISCHIA – Il 20 marzo 1963 Filippo Ferrandino coronò un vecchio sogno che aveva nel cassetto: portare la Juventus sull’isola. Al “Rispoli” arrivò la Juve di Boniperti con la quale venne organizzata un’amichevole a ranghi misti con l’Ischia. I vari Zampillo, Assante, Sorice ebbero la possibilità di giocare insieme a quelli che erano i propri idoli bianconeri. Tra la gioia traboccante di tifosi gialloblù e bianconeri, l’amichevole terminò 6-2. «Mi dicono che da allora i tifosi juventini sull’isola si sono moltiplicati», scrive Daniele Fiore, autore di “Fidelitatis Aeternae”, l’opera omnia sull’Ischia Calcio. Lo può ben dire anche se uno “zoccolo” duro di sostenitori juventini era già ben radicato nella zona del “Uagno”, la villa dei Bagni, da sempre vera e propria roccaforte in cui per “irriducibilità” spiccavano i Commitante. Non a caso Peppino, il top player di famiglia, era soprannominato “Parola”. Per restare in tema, a Barano c’è Nino Balestriere, storico artigiano locale, per tutti semplicemente… “Boniperti”. Tifoso bianconero verace ma anche vero e proprio sosia dell’indimenticato attaccante della Juventus.