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giovedì, Marzo 28, 2024

Bluff Covid a Ischia: mazzata TARI per vecchietti e albergatori

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Gaetano Di Meglio | Andate ora sotto al comune e lasciargli le chiavi. I lecchini che si sono messi in posa con prima cittadino dove sono? A riguardare ai suoli pubblici concessi? Ai gazebo installati? E’ questo il momento in cui dovete andare a lasciare le chiavi delle vostre aziende al sindaco. I dolori iniziano oggi e non quattro mesi fa, quando, in una sorta di incubo collettivo, avete concesso al sindaco di fare un po’ di campagna elettorale e di propaganda. Ora siamo arrivati al primo nodo e già tutto il castello è crollato.
Ora dovete portargli le chiavi! Ora dovrestre scendere i piazza e prenderlo a fischi. Ora dovreste ribellarvi contro questo sindaco che dimostra, giorno dopo giorno, di non essere all’altezza del ruolo che ricopra.

Che siate lecchini, lacchè o altro, non cambia: dal comune vi hanno preso in giro.
I primi ad essere presi in giro sono gli aziani ultra 65enni con ISEE inferiore ad euro 10000.
Questi cittadini, infatti, sia per legge nazionale sia per regolamento comuale, sono esonerati dal pagare la tassa sui rifiuti. Ma non a Ischia e non nel 2020.
La storia che vi raccontiamo riguarda un anziano ischitano, ultra 65enne con reddito ISEE molto inferiore alla quota prevista dalla legge che, con sua somma sorpresa, si è visto recapitare l’avviso per il pagamento della TARI. Un accertamento per l’anno 2019 e 2020 con il 30% di aggravio in più per il mancato pagamento.
Eppure questo cittadino dal 2014 non ha mai ricevuto nessun accertamento e non ha mai pagato. Perché quest’anno gli arriva la “bolletta”? Perché al comune di Ischia devono mostrare di aver eseguito l’accertamento e hanno potuto inserire la somma in questo bilancio.

Ma perché dal comune non controllano prima? Facile.Aspettano che il cittadino faccia ricorso. Così lui non paga, ma il bilancio seranza rimpinguato della somma che deve pagare.
Il cittadino non capisce e paga lo stesso e il comune incassa dai più poveri
Il cittadino non ha forza di fare di fare il ricorso e paga lo stesso e il comune incassa sugli anziani ultra65enni con reddito ISEE inferiore a 10mila euro

Ma la gravità delle azioni di Enzo hanno anche un altro piano di lettura.
Restiamo in ambito TARI. Il 30 settembre gli ischitani sono chiamati a pagare
La TARI anno 2020 in unica rata al 30 settembre 2020 o in quattro rate con scadenza 30 novembre 2020, 31 gennaio 2021 e 31 marzo 2021.
E non importa se sia un anziano ultre 65enne o un albergatore: la tagiola delle tasse di Enzo vale per tutti.

Lo sfogo di Sandro Florenzo: “Io albergo, non pago. Mi è arrivata la Tari (tassa sulla spazzatura) ed è uguale all’anno scorso solo che io, come tutti i miei colleghi, abbiamo lavorato dal 70 al 80% in meno del 2019. Lo sapevate che a Milano mediamente la Tari x 1 camera di albergo è di 214 euro all’anno e a Ischia invece è di 750 euro? Quattro volte in più!!! Per costare così tanto, i casi sono due: o gli amministratori sono incapaci o sono ladri o tutte e due le cose). Non c’è altra spiegazione, Comunque il problema non è neanche quest’anno perchè, almeno spero, una soluzione e un’accordo col Comune si troverà, il problema è per gli anni a venire perchè questa tassa è per noi insostenibile. Bisogna che il sistema di raccolta dei sei comuni venga riformato e secondo molti esperti ciò è possibile basta solo l’impegno e la volontà degli amministratori. Il problema è che finché pagheremo se ne fotteranno allegramente perchè le aziende di raccolta dei rifiuti così funzionanti sono anche delle piccole “banche” di favori, di provigioni, di assunzioni, di clientela ecc. ecc. Per scardinare questo “male affare ” bisogna innescare una protesta che metta spalle al muro il sistema perverso di raccolta dei rifiuti. Una protesta costruttiva e civile, ma efficace. Quale? Non pagare. Vedrete che agli amministratori usciranno subito le soluzioni.

Ma la fregatura più grande è quella che hanno ricevuto le aziende de i lavoratori stagionali. In pompa magna, mentre solo noi de Il Dispari ne raccontavamo la vera dimensione di populista e demagogo senza sostanza, Enzo Ferrandino aveva annunciato dal palco di Piazza Antica Reggia in occasione della manifestazione indetta dai lavoratori stagionali che il comune di Ischia aveva stanziato un milione e seicentomila euro a favore delle imprese che garantiranno i livelli occupazionali in questa tormentata stagione 2020.
Diverse aziende e diversi lavoratori avevano dato credito a questa fake news. C’è chi è stato assunto proprio in vista di questa promessa. Sono passati i mesi, l’estate è terminata, il flusso di turisti ci ha invaso e ci ha lasciato ma nessuno, a Ischia, ha potuto beneficiare di questo fantomatico aiuto alle imrpese. Alla faccia della “sovvenzione dirette e/o agevolazioni fiscali (credito di imposta) legati e parametrati alla capacità di garantire occupazione”: a Ischia nessuno sa niente.

E sapete perché? Il trucco è scritto nella delibera di giunta: “il Comune procede a favorire, ai sensi di quanto previsto dagli articoli rubricati al Capo II del Decreto Legge n.34/2020, il processo di rilancio dell’economia ed in particolare l’occupazione attraverso concessione, con risorse proprie nella misura di euro 800.000,00 per ciascun anno 2021 e 2022 per complessive euro 1.600.000”. Si, avete capito, gli aiuti del comune di Ischia arriveranno nel 2021 e nel 2022. Quando si dovrà votare per il rinnovo del consiglio comunale e quando Enzo Ferrandino vi dovrà ingannare, ancora una volta. Poveri illusi, davvero pensavate che dal comune di Ischia poteva arrivare qualcosa di buono per affrontare l’emergenza Covid? Macchè, sotto elezioni. Quando l’urgenza sarà comprare consenso ed estorcere preferenze.

2 COMMENTS

  1. Chiedete al sindaco quanto paga di suolo pubblico per il nuovo bar all’aperto che ha costruito sul marciapiedi del Corso Colonna calpestando il regolamento in materia.

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