fbpx
giovedì, Aprile 25, 2024

Bloccate le cure termali o invocate la quarantena, ma che siano fatti seri contro le scelte populiste e demagogiche

Gli ultimi articoli

Sperando che ci stiano già lavorando, il caso Ischia è diverso da molti altri. Siamo una stazione turistica particolare. Offriamo un “prodotto” che è una prestazione medica e che mette in contatto, diretto e personale, gli uomini: ovvero le cure termali.

Il problema Coronavirus è serissimo. Viviamo giorni di tensione, paura e la psicosi si allarga a dismisura. Così, mentre il governo centrale non riesce a trovare soluzioni, siamo diventati un caso da “isoletta” per colpa delle iniziative, assurde, dei nostri sindaci. Primi cittadini responsabili di averci esposti, per l’ennesima volta (sempre gli stessi, tra l’altro!), ad un’ingiusta gogna mediatica. Ma il vero problema, ahinoi, è ancora quello delle iniziative sbagliate e mancate.

Come stiamo vedendo e vivendo, il mondo intero si muove in una direzione diversa dalla nostra. Ovvero, quella che abbiamo intrapreso su “presupposti giuridici inesistenti” e contro “la linea del governo centrale”.

Sperando che ci stiano già lavorando, il caso Ischia è diverso da molti altri. Siamo una stazione turistica particolare. Offriamo un “prodotto” che è una prestazione medica e che mette in contatto, diretto e personale, gli uomini: ovvero le cure termali.

I fanghi, i bagni e tutta la filiera “medica” termale vede come protagonista una gran parte della nostra cittadinanza. Sperando che i sindaci siano già all’opera, ma fino ad oggi non abbiamo avuto nessun segnale nel merito.

Per dare pace sociale all’isola, per rispondere seriamente a quella che è una emergenza vera, una paura diffusa, sarebbe quanto mai opportuno imporre lo stop dei centri termali dell’isola o chiedere la quarantena a tutti i “pazienti” (perché il turista che pratica cure termali poi diventa paziente).

Con l’avvio del blocco in Lombardia e in Veneto, con l’entrata in vigore del decreto (invocato dai sindaci quando non era ancor attivo) ora dovremmo attivarci noi con tutti i mezzi possibili. Ma farlo ora, con intelligenza e sicurezza.

Lo dobbiamo ai tanti operatori del nostro turismo, ai tanti turisti che ci scelgono e con una modalità più larga, completa ed efficace.

7 COMMENTS

  1. La maggior parte delle persone che ho incontrato nei vostri centri di cure termali questi ultimi dieci anni venivano dalla Lombardia, dall’Emilia Romagna ed alcune dal Veneto. Pensateci bene!

  2. Intanto chi ha scritto sto articolo si informasse bene… Addirittura le Isole Mauritius hanno imposto lo stop ai voli italiani provenienti da regioni focolai.. l’Austria ha chiuso le frontiere ieri come la Svizzera ha serrato controlli severi e scrupolosi. Noi in tutto questo cosa possiamo fare per arginare il problema? Abbiamo un ospedale carente e limitato dove non si può fare nemmeno una gastroscopia, perché manca l’attrezzatura, e pretendiamo di fare fronte ad una situazione simile? PUR DI RACIMOLARE 20 EURI AL GIORNO SI VENDEREBBERO PURE LA MADRE CERTI ALBERGATORI.. RIFLETTERE GENTE RIFLETTERE…

  3. Io non riesco a capire da che parte state. In un articolo dite che la scelta dei sindaci di bloccare l’arrivo di questi gruppi è da irresponsabili, poi dite che bisogna bloccare le cure termali.intanto a Palermo primo caso accertato. Una donna proveniente da un gruppo di Bergamo.

    • Certo Renato. Sono tre cose diverse.
      1. La scelta dei sindaci è razzista ed è stata bocciata per questo.
      2. La chiusura delle terme è una previsione seria, ragionevole e non razzista ma di buon senso
      3. La turista bergamasca era a Palermo da una settimana (7 giorni fa). I sindaci si sono attivati domenica (2 giorni fa).
      Come abbiamo scritto domenica, si sono attivati tardi e male

  4. Si sono attivati 2 giorni fa. E allora? Meglio tardi che mai. Almeno si sono attivati cercando di porre rimedio ad una situazione che può rivelarsi catastrofica per Ischia.
    Ogni tanto non si pensa al denaro ma alla salute delle persone.

  5. La cosa più razzista che io vedo in tutto questo è l’uso indiscriminato e senza ragione del termine razzista . Che ci azzecca il razzismo con una giusta decisione presa per motivi igienici sanitari. Sì dicono cose astruse sapendo di dirle!

Rispondi a Renato Cancel reply

Please enter your comment!
Please enter your name here

Gli ultimi articoli

Stock images by Depositphotos