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venerdì, Marzo 29, 2024

Barano, si cambia rotta e si vede. Real Forio, la sfortuna c’è ma…

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Due pareggi, entrambi per 1-1, hanno riportato il Barano ed il Real Forio nella ventitreesima giornata del girone A di Eccellenza. Un punto per parte, che può soddisfare i primi e non può fare altrettanto per i secondi. Se gli aquilotti sono tornati dalla trasferta sul campo della Maddalonese con un risultato che fa morale ed un poco poco di classifica, dopo la sfida col Mondragone i biancoverdi sono ancora sulla (cattiva ) strada che gli stessi avevano intrapreso ad inizio stagione, quando furono raggiunte le 9 gare consecutive senza vittorie (ora siamo a 7). Ma le differenze non sono soltanto nel come deve essere accolto il risultato dalle due.

Infatti, il Barano visto sabato pomeriggio sgambettare nella palude del “Cappuccini” aveva addosso una veste nuova, soprattutto diversa da quella che aveva indossato per tanto tempo sotto la direzione di Billone Monti. Gianni Di Meglio ha atteso il giusto tempo (2 settimane) per studiare la rosa non amplissima che aveva a disposizione ed ha imposto un cambiamento non di poco conto in questo momento della stagione in questa categoria. Dopo averci lavorato per più di una settimana, il neo tecnico degli aquilotti ha messo al squadra in campo con il 3-5-2, sfruttando tutta insieme la batteria di ottimi centrali ereditata da Monti e portando più in alto Pasqualino Accurso per avere un centrocampo più folto ed una maggiore capacità in suggerimento per le punte.

Anche nonostante l’improvviso forfeit di Stephan Dje Bidje (la febbre ha tenuto ad Ischia il match winner della gara contro la Sessana), il Barano è stato abile – su un terreno infame – a non disunirsi dopo la rete presa in chiusura di primo tempo ed a reagire nel modo giusto. E’ stato Cirelli, una sorta di brutto anatroccolo che vorrebbe tanto diventare cigno (ma ci dovrà mettere tanto di testa…) a siglare il pari nel finale di una gara che ci ha restituito un Barano finalmente battagliero e profittevole insieme. Probabilmente, un cambiamento nel modulo e nell’atteggiamento tattico si sarebbero potuti effettuare anche in precedenza, quando le cose davvero giravano male e la squadra sembrava non reagire agli stimoli. Troppo spesso però, anzi sempre, nel calcio è più facile cambiare le persone che le teste delle persone, a prescindere dalla bontà delle prime e delle seconde. Comunque, il prossimo confronto casalingo con l’Afragolese, una delle grandi incompiute di questo campionato, sarà una sorta di prova del nove per la squadra di Gianni Di Meglio: un altro risultato positivo darebbe a tutto l’ambiente baranese la convinzione di poter trarre un risultato di riguardo (ed ancora storico) al termine di una stagione obiettivamente nata sotto una cattiva stella.

Se il Barano migliorato dalla cura Di Meglio scivola comunque al quart’ultimo posto, risuperato dalla rediviva Sessana, il Real Forio non riesce proprio a concedersi il lusso di un successo, riportando un clean sheet come quello ottenuto contro la Maddalonese quasi due mesi fa. E’ vero che la squadra allenata da Franco Impagliazzo è stata vittima di una serie di infortuni davvero straordinaria (forse a fine stagione saranno tirate delle somme in merito), ma è anche vero che le sempre denunciate difficoltà ad allenarsi in maniera congrua a quanto si dovrebbe, possono costituire una attenuante e non una scusa. Se, poi, si devono raccattare giovanissimi da una squadra Juniores che non è proprio il massimo di quello che potrebbe permettersi il Real Forio, diventa tutto più complicato.

Solo pochi anni fa, quello che oggi potrebbe costituire un pacchetto under di primissimo livello per l’isola e di ottimo livello per la categoria, era tutto compreso nel Settore Giovanile biancoverde, mentre oggi sgambetta allegramente fra un po’ tutte le altre squadre isolane impegnate nei campionati regionali. Comunque, alla difficoltà nel far gruppo in settimana si può solo reagire, oltre che denunciandola, attraverso una organizzazione diversa delle sedute di allenamento settimanali: sacrifici da parte di tutti impongono la classifica e quindi la salvezza. Già detto, ma da questo punto di vista a Forio paiono proprio non sentirci.

Quella vista contro il Mondragone non è una squadra che ha i crismi di una che cerca disperatamente la salvezza. I casertani, già salva e (soprattutto rispetto all’andata) molto ridimensionati negli uomini, non costituivano un avversario insormontabile. Ma i ragazzi biancoverdi, seppur in minima ripresa relativamente al recentissimo passato, hanno palesato le stesse problematiche di sempre, riuscendo ad agguantare in penultima posizione una Mariglianese incredibilmente (ma non troppo) sconfitta dalla Sessana. L’impressione è che ancora una volta, visto il prossimo impegno esterno in casa del Savoia (il quarto confronto stagionale fra le due), possa essere il derby col Barano – previsto fra due settimane – a costituire l’ultima ancora emotiva di salvezza per il Real Forio. All’andata, i biancoverdi riportarono la prima vittoria in campionato: in questo ritorno, aquilotti permettendo, potrebbero rimediare un primo vero scatto (a cui ne andrebbero aggiunti altri) verso un play off meno scomodo.

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