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martedì, Marzo 19, 2024

Barano-Ischia, ecco il derby-remake

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Sei mesi dopo. Un’eternità. Tra zone gialle, arancioni e rosse; tra allenamenti prima vietati, poi consentiti e poi di nuovo vietati; dopo scambi epistolari tra lega e federazione, consigli direttivi e federali, finalmente si ritorna in campo. Le società, vittime di un sistema che fa sempre più acqua da tutte le parti, nel giro di due mesi sono state “gentilmente” invitate a riprendere la via del campo. In Campania, a gennaio, su 42 società collegate in videocall col presidente regionale Zigarelli, solo dieci-undici si erano dette disposte a riprendere. La decisione della LND di annullare le retrocessioni e il “paletto” della mancata possibilità di richiedere il ripescaggio da parte delle rinunciatarie, ha ribaltato completamente le percentuali. Alla fine sono quattordici i club che sono rimasti a casa. Squadre che a settembre erano partite per salvarsi, hanno completamente stravolto gli organici. E’ il caso del San Giorgio che a livello di potenziale “bellico” s’è messo sul piano di Pianura e Scafatese, a nostro avviso le squadre da battere. Un gradino più sotto Albanova, Mariglianese, Ischia e Napoli United. Grandi investimenti per questi due mesi di fuoco li hanno fatti anche Pomigliano, Palmese e Cervinara. Ma, come sostiene Mimmo Citarelli, in questo breve lasso di tempo conteranno fattori che vanno al di là dello spessore tecnico. La spunterà la squadra che ha qualità ma anche quella che scenderà in campo con calciatori che non tirano indietro la gamba, che abbiano voglia di sacrificarsi e non “profumarsi”. I club hanno avuto tre settimane di tempo per riordinare le fila, rimpolpare gli organici e mettere un po’ di benzina nelle gambe. Ci sono anche squadre (poche, in verità) che hanno interi serbatoi di carburante da smaltire considerato che in questi sei mesi non si sono mai fermate, con le società pronte a pagare in maniera puntuale i rimborsi spesa.

IL DERBY – Si riprende dunque da dove ci si era fermati: dal “Don Luigi Di Iorio”. Dalla gara vinta per 2-0 dai gialloblù (gol nel primo tempo di Sogliuzzo e Trofa), ne è passata di acqua sotto i ponti. Il Barano ha rinunciato ai tre continentali, ha perso per strada qualche pedina ma ha beneficiato della collaborazione di Lacco Ameno e Virtus Libera che hanno consentito a Gianni Di Meglio di avere nove calciatori nuovi che hanno portato l’organico a 24-25 elementi. Tra i pali ci sarà l’esordio del ventunenne Marino, portiere flegreo ex Gragnano, Puteolana e Formia. Il rientrante De Simone e l’under Muscariello dovrebbero formare la coppia centrale, con Cuomo ed Errichiello terzini. A centrocampo gli insostituibili Conte e Scritturale, con Matarese, Ruffo e Mainolfi pronti a subentrare. Out gli infortunati Buono e Tessitore. Sugli esterni dovrebbero agire Rosi a destra e Filosa a sinistra, con Iovene “alla Calhanoglu”, alle spalle della punta centrale “Ibra” Arcamone. Indisponibile l’under Mattera che a ottobre giocò quasi tutta la partita.

In casa gialloblù assente a sorpresa Ciro Saurino. La società non vuole correre rischi visto che il centrocampista centrale sei mesi fa non giocò la prima di campionato a Mondragone per scontare una giornata di squalifica (poi giocò regolarmente il derby di Barano). Quello che sta per iniziare viene considerato dall’Ischia un torneo ex-novo. L’altro grande assente è Luigi Castagna che tiferà da casa, dove sta proseguendo il conto alla rovescia in vista del prossimo tampone. Monti e Chiariello davanti a De Chiara: “Billone” Monti non dovrebbe fare stravolgimenti. A destra l’under Invernini, con Pistola o Accurso a sinistra. Tutto ruota attorno allo schieramento dall’inizio dell’esterno D’Antonio, che ha lavorato in gruppo per pochi giorni dopo circa due settimane di stop. Se l’ex dovesse partire dalla panchina, spazio a Nik Di Meglio al fianco di Sogliuzzo e Arcamone o Trofa, con Florio che giocherebbe più avanti. Gianluca Saurino terminale offensivo con Giò Cibelli che molto probabilmente farà il suo esordio. Una grande carta da giocarsi per il figlio del popolare “Cip”.

Porte chiuse fino a fine stagione. Purtroppo non si può derogare. Prima della seduta di rifinitura, i tifosi organizzati hanno inteso caricare i gialloblù con uno striscione apparso sulla recinzione della tribuna. Uno striscione costoso, di ottima fattura, che testimonia quanto i tifosi siano vicini alla squadra e credano nelle possibilità dei propri beniamini.

G.S.

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