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Barano. Convocato il consiglio comunale per il 4 ottobre

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Per il prossimo martedì 04 Ottobre 2016, alle ore 19,00, in seduta ordinaria, è stato convocato il Consiglio Comunale a Barano, accogliendo le proposte della minoranza composta dai consiglieri Aniello Di Meglio, Pasquale Di Meglio e Carmelo Mattera.

All’ordine del giorno le seguenti argomentazioni:
1) Proposta Consiglieri di Minoranza prot. 5720 del 12.09.2016 che di seguito si riporta.
2) Nomina Revisore Unico dei Conti del Comune di Barano d’Ischia per il triennio 2016/2018 del dott. Nicola Maggio, giusta verbale della Prefettura di Napoli-Ufficio Territoriale del Governo del 3.8.2016.
La proposta della minoranza (primo punto all’ordine del giorno)

OGGETTO: Richiesta di Convocazione del Consiglio Comunale ai sensi dell’art. 7 del Regolamento consiliare.

 

I sottoscritti

Pasquale Di Meglio, Carmelo Mattera  e  Aniello Di Meglio,

Consiglieri Comunali di Minoranza della lista “Arcobaleno Nuova Barano”, ai sensi dell’art. 7 del Regolamento per la disciplina del funzionamento del Consiglio Comunale,

Visto    l’indirizzo assunto dal Responsabile dell’UTC  Ing. Crescenzo Ungaro di provvedere alla emissione dei provvedimenti amministrativi a seguito del Verbale di Inottemperanza, redatto dalla Polizia Municipale, ad ordinanze di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi per le opere edilizie abusive relative, emesse nel 2012, di cui è apparso sulla stampa l’elenco di 21 casi;

Visto    che il Comune di Barano d’Ischia è sprovvisto ancora  di Regolamento, che stabilisca con criteri univoci di  trasparenza , le modalità, i criteri e le priorità  con cui debbano essere identificate le opere abusive da demolire e la possibilità di destinare alle esigenze abitative della popolazione locale;

Visto    che il Comune di Barano d’Ischia  è ancora oggi  sprovvisto  del Piano Urbanistico Comunale, che a distanza di quasi cinque anni dal suo insediamento, la Amministrazione non ha adottato , nonché  del Piano per la  edilizia convenzionata, economica e popolare, che ha rifiutato di adottare espressamente, precludendo interventi dello Stato e la possibilità di realizzare interventi a Cooeprative;

Considerato     la rilevante importanza ed incidenza sociale, determinata nel corso degli anni “dal fenomeno legato all’Abusivismo”, determinato anche da tale carenza di strumenti urbanistici, che consetono la sola edilizia di restauro, per altro mai  affrontati un maniera chiara ed incisiva  da questa Amministrazione, ed i possibili e non trascurabili effetti e risvolti negativi per l’intera comunità del Comune di Barano d’Ischia a seguito della emissione da parte del Servizio di Edilizia Privata dei provvedimenti per il trasferimento delle costruzioni al Comune e per la sua immissione del possesso materiale;

Considerato     che la demolizione di molte abitazioni comporterebbe per le casse Comunali di Barano un importante, nonchè cospicuo esborso economico e  la perdita di importanti entrate comunali ai fini delle imposte ICI, IMU, TASI, TARI, che oggi percepisce anche dalla case abusive;

 

Considerato che il Dirigente dell’UTC predispone provvedimenti per il trasferimento alla proprietà comunale delle costruzioni colpite da Ordinanza di demolizione ai sensi dell’art. 31 del DPR 380/01, nonchè per la immissione in possesso di tali immobili;

Considerato     che tale attività è fine a sé stessa in quanto nel Bilancio Comunale non sono previste somme per le demolizioni di ufficio e, quindi, immettersi nel possesso degli edifici senza poi demolirli non costituisce una procedura conforrme al dettato del DPR 380/01 che prevede che l’acquisizione della costruzione  avvenga per eseguire contestualmente la demolizione e, quindi, non si giustifica la acquisizione e la presa di possesso senza che l’Ente si in grado di procedere, indi, alla demolizione;

Considerato che il Comune di Barano d’Ischia non ha stabili e né tantomeno risorse economiche,  da destinare alla  edilizia residenziale e  popolare  per coloro che non abbiano casa;

Considerato che la legge Regionale 5/2013 consente al Consiglio Comunale di deliberare la destinazione delle casa abusive da acquisire alle esigenze abitative di coloro che vi risiedano;

Considerato che sia legge nazionale di cui al DPR 380/01, che quella regionale 5/2013 consentono al Consiglio Comunale di adottare un regolamento in tale senso stabilendo i criteri per la identificazione delle opere da acquisire e da utilizzare per tali esigenze abitative, allorquando non vi sia lesione di un prevalente interesse pubblico:

Considerato che, peraltro, il Dirigente del Servizio Edilizia privata ha deciso di iniziare le acquisizioni e le immissioni in possesso dai provvedimenti ex-art. 31 del DPR 380/01 emessi nel 2012 come se quelli antecedenti non dovessero seguire il medesimo procedimento ed accantonando le ordinanze, rese ex-art. 27 come se esse pure non fossero oggetto di acquisizione ai fini della demolizione con l’unica differenza  che per esse non si debba attendere neppure il termine di 90 giorni per constatare la inottemperanza; infatti appare inspiegabile la motivazione del Dirigente ing. Ungaro di dare esecuzione a partire dal 2012 in avanti e non ad esempio, a partire dal 2016 e a ritroso oppure a partire dalle opere successiva allo spirare del termine per il condono edilizio e, quindi, dal 11.12.2004;

Considerato che sia doveroso garantire la parità dei cittadini innanzi alla pubblica amministrazione e dare, quindi,   opportune direttive in tali questioni di portata

CHIEDONO

la Convocazione del Consiglio Comunale per discutere il seguente argomento all’ordine del giorno con adozione del deliberato:

–  Previa audizione dell’Ing. Crescenzo Ungaro che dovrà chiarire i criteri di identificazione delle ordinanza da eseguire, delle modalità di esecuzione delle inottemperanza sia in relazione all’art. 27 che all’art. 31 del DPR 380/01, nominarsi una apposita commissione di studio con la scelta di figure professionali legate all’ambito Urbanistico, per l’individuazione dei criteri e delle priorità delle opere da demolire redigendo il regolamento per l’utilizzo delle costruzioni da demolire per esigenze abitative previa identificazione delle cause di interesse pubblico a ciò ostative;

– adottarsi successivamente l’ atto di indirizzo, che identifichi e regolamenti l’ordine cronologico con il quale l’Amministrazione intenda procedere alle demolizioni in uno ai criteri oggettivi di identificazione degli immobili da demolire;

Nelle more della seduta consiliare per la  redazione e stesura, nonchè di esame ed approvazione del Regolamento in merito alle determine di applicazione degli art. 27 e 31 del DPR 380/01,  nonchè della acquisizione da parte dell’Ente Comunale al patrimonio indisponibile del Comune ed affidamento al cittadino ivi residente, l’Amministrazione vorrà disporre l’immediata  sospensione dell’iter amministrativo in corso;

I sottoscritti chiedono che  la  seduta consiliare sia convocata in orario serale per consentire la partecipazione dei cittadini, vista l’importanza ed i risvolti sociali dell’argomento.

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