Se Alice era nel paese delle meraviglie, Pinocchio in quello dei balocchi, di sicuro, a Barano, siamo nel paese delle buche. E non è una favola. Ce ne sono di ogni dimensione e forma, come in una mostra d’arte.
Peccato, però, che l’unica arte visibile da queste parti sia quella dell’abbandono in cui versano strade, piazze e parcheggi. Emblematiche quelle esistenti nell’area di parcheggio del municipio, avete capito bene, proprio adiacente alla casa comunale. Profondi avvallamenti per ardimentosi automobilisti la cui gran parte, nelle ore diurne, è composta proprio dai dipendenti comunali.
Non va meglio in Piazza San Rocco, dove insidiosi dislivelli e sanpietrini mancanti mettono a serio rischio le caviglie dei pedoni e l’equilibrio di anziani e bambini. Il maquillage del 2000 mostra già le sue crepe. Su tutti, poi irritano i circa due chilometri che collegano il centro collinare con Piedimonte e Molara: vere e proprie trincee nelle sede stradale pericolosissime per veicoli a due ruote. L’opera di scavo della condotta pluviale sta cedendo vistosamente.
E non certamente da ieri. Poco confortanti anche i recenti lavori di scavo per l’installazione del gas: le strade interessate sono un colabrodo. Per serie, cominciamo bene. Non c’è tempo nemmeno per un intervento di somma urgenza con riparazioni a macchia di leopardo, almeno nei casi più critici. Tutto va bene, è tutto apposto come in un consolidato e storico copione.