fbpx
venerdì, Marzo 29, 2024

Bancarella Gate a Lacco Ameno

Gli ultimi articoli

Ida Trofa | Truffa. E’ questo il reato addebitato a Raffaele Monti e Aniello Iacono, il comandante dei Vigili di Lacco Ameno ed un agente stagionale in servizio presso la locale polizia.
Ieri mattina la squadra mobile di Ischia ha notificato la misura cautelare e un decreto di sequestro e perquisizione anche domiciliare.

Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale di Napoli come esito dell’ attività di polizia giudiziaria in corso da qualche mese proprio ad opera degli uomini della Polizia di Stato diretta dal Vicequestore aggiunto Alberto Mannelli, che hanno trasmesso le informative.
Contestualmente sono stati controllati minuziosamente gli uffici comunali, il comando vigili e le abitazioni dell’altro soggetto coinvolto dove sono stati sequestrati atti, bollettari ed i timbri comunali, al fine di verificarne l’autenticità. Il Comandante Monti è stato portato presso la caserma di via delle Terme per gli adempimenti di rito.

Le indagini della Polizia sono state avviate su impulso di una segnalazione fatta da alcuni venditori ambulanti e da Pasquale e Alessandro Toscano proprio presso gli uffici della questura di Ischia. La denuncia dei venditori che va a carico del Comandante della Polizia Locale Raffaele Monti e di un agente stagionale del corpo, Aniello Iacono, riguarderebbe l’edizione 2014 della festa di Santa Restituta.

Dall’esposto, presentato all’indomani del diniego a partecipare alle celebrazioni 2016 di questo maggio, sarebbe emerso che Monti, con la complicità del suo agente, nel corso dell’evento in onore della Santa Patrona avrebbe incassato i proventi della tassa dovuta per lo sfruttamento del suolo pubblico e la esposizione in occasione del calendario dei festeggiamenti, senza restituire una regolare ricevuta agli estensori dell’esposto e senza farli montare per l’evento fieristico. A due anni di distanza da quei fatti presunti gli ambulanti si sarebbero decisi a denunciare i fatti, ma solo dopo aver incassato un “no” per il 2016.

Le presunte condotte illecite del pubblico ufficiale in capo sarebbero state coperte dall’agente co-indagato per i medesimi reati, con più dazioni corruttive. Nessun particolare trapela nel merito di una vicenda surreale, dichiarato “Top Secret.” Quel che è certo che agli atti risultano i bollettari di pagamento con i versamenti e le reversali di incasso in banca. Poco chiara anche l’ipotesi di reato, la truffa, e non come ci si aspetterebbe in questi casi di corruzione o concussione trattandosi di fatti afferenti pubblici ufficiali.

Solo la magistratura e le prove concrete potranno stabilire la verità dei fatti e chi ha davvero truffato chi…

 

LE PERQUISIZIONI

Le perquisizioni eseguite ieri hanno riguardato l’ufficio del Comandante Raffaele Monti, l’ufficio attività produttive e le abitazioni dei soggetti gravati dalla pesante accusa. Otto agenti armati hanno messo a ferro e a fuoco gli uffici comunali e le stanze indicate dal PM.

Nei prossimi giorni saranno svolte anche altre attività di polizia giudiziaria.
Sopratutto Monti e Iacono, dopo aver fornito gli atti e portato nella disponibilità degli inquirenti la documentazione comprovante la infondatezza degli addebiti hanno chiesto di essere subito ascoltati dal Magistrato per poter chiarire ed archiviare il procedimento che in caso contrario getterebbe un pesante velo oscuro sulla reputazione del corpo municipale lacchese.
Il Comandante dei Vigili Urbani con l’agente han chiesto un interrogatorio difensivo già per la prossima settimana e che sia trasmesso al Magistrato incaricato tutto quanto acquisito nel corso delle perquisizioni.
In particolare le bollette attestanti la regolare registrazione ed il deposito dei pagamenti tra l’altro effettuate e firmate da un agente non coinvolto nel procedimento, Luigi Di Costanzo, rinvenute ieri nel corso delle perquisizioni.

Chiesta la trasmissione anche dei timbri e del materiale sequestrato per verificare se siano o meno contraffatti.

Si tratta, nello specifico, anche del bollettario 2014 utilizzato normalmente dai vigili con il quale Di Costanzo aveva riscosso in via eccezionale le somme che gli stessi venditori denuncianti non avevano versato agli uffici comunali nei giorni e negli orari di apertura stabiliti. Quell’anno la festa si era svolta nei giorni di venerdì, sabato e domenica, notoriamente festivi per gli uffici comunali. Al fine di evitare la perdita per le casse pubbliche di circa 2500euro l’agente Luigi Di Costanzo incassò le cifre con il bollettario a cui allegò nota specifica, i timbri della banca, la reversale di incasso e le ricevute di versamento.

Ora acquisiti gli atti e le sommarie informazioni, si attende che i venditori ambulanti si facciano avanti e raccontino cosa sia accaduto.
L’indagine, dunque, è «ancora viva» e si prevedono sviluppi, anche se «non a breve».

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Gli ultimi articoli

Stock images by Depositphotos