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venerdì, Aprile 19, 2024

Autovelox: Enzo Ferrandino “chiama”, Salvini risponde

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Ischia, Lacco ...Roma . Emerge il caso nazionale e, fino alla sentenza e altri potenziali errori, i nostri comuni hanno lavorato bene. Ora si attende una legge ad hoc

Gaetano Di Meglio | C’è un sottile filo che lega il sindaco di Ischia e il ministro per le infrastrutture, Matteo Salvini ed è il filo dell’omologazione impossibile degli autovelox. Come vi abbiamo già informato ieri, il comune di Ischia (e quello di Lacco Ameno) sono alle prese con una pioggia di ricorsi avverso le contravvenzioni elevate contro quegli automobilisti che superano il limite di velocità sulle strade dove sono installati gli autovelox fissi.
Una polemica nazionale, come vi abbiamo detto e che è stata oggetto di un question time del ministro Matteo Salvini. Un confronto, quello che si è tenuto a Montecitorio che è parallelo a quello che, invece, si è tenuto nell’aula del giudice di Pace di Ischia martedì mattina.

ENZO FERRANDINO: Avevamo promesso di cercare di difendere in tutte le sedi opportune gli atti e le sanzioni che erano state emesse
“Ieri mattina – ci ha detto il sindaco Ferrandino – vi è stata la discussione sul primo ricorso promosso contro le sanzioni emesse dal comando vigili del Comune di Ischia da parte di un automobilista che non aveva rispettato i limiti di velocità dell’autovelox di uno degli impianti presenti sul nostro territorio. C’era questa discussione davanti al giudice Dottor Uccello e, insieme al comandante e all’avvocato che difende il Comune e le ragioni del comando della polizia municipale, siamo stati in udienza per rappresentare, l’avvocato chiaramente con la sua comparsa che dal punto di vista giuridico, e sottolineare i motivi per cui non vi era alcuna illegittimità nella condotta del comando nell’irrogare la sanzione.”

“Io personalmente – aggiunge il primo cittadino di Via Iasolino – , in qualità di sindaco e rappresentante della comunità, ho rappresentato in maniera compiuta al giudice Uccello quali erano le motivazioni e le frustrazioni della nostra comunità in relazione alla problematica della sicurezza stradale, l’importanza di questi strumenti di misurazione della velocità e la presenza di questi strumenti di misurazione della velocità sul nostro territorio e il riverbero positivo che stanno sortendo con una palpabile riduzione della velocità media dei veicoli che percorrono le strade, sia della strada statale 270, nel tratto che va dall’incrocio della Piaggio fino alla Rotatoria e il tratto di via Baldassarre Costa, di competenza del Comune di Ischia. Abbiamo cognizione di questo cortocircuito giuridico che è stato poi la motivazione dell’accoglimento dei ricorsi del Comune di Lacco Ameno, in modo particolare la questione inerente l’omologa degli strumenti e questa interpretazione non univoca in cui il Comando vigili finisce per sostenere che la parola omologazione viene utilizzata come sinonimo della parola autorizzazione e sembra invece che vi sia un orientamento diverso da parte del tribunale che invece parla di un atto di omologazione che dovrebbe essere diverso rispetto a quello dell’autorizzazione.
Poi Enzo Ferrandino fa chiarezza: “È una problematica nazionale che finisce per rimbalzare in tutti i territori dove sono utilizzati questi strumenti e penso che quanto prima ci dovrà essere un intervento che tende a interpretare in maniera autentica la legge vigente, in modo tale da risolvere questi contenziosi che si sono venuti a generare. Il Comune di Ischia andrà fino in fondo per difendere chiaramente la legittimità dell’attrezzatura. La presenza di più di un esponente dell’amministrazione – chiosa ancora il sindaco di Ischia – in udienza testimonia l’attenzione che, come comunità, siamo ponendo sulla questione dell’autovelox e in generale sulla problematica della sicurezza stradale. Avevamo promesso di cercare di difendere in tutte le sedi opportune gli atti e le sanzioni che erano state emesse. E così siamo stati di parola e continueremo con questa presenza costante, finalizzata a ribadire, appunto, la correttezza dell’azione da parte del Comune di Ischia e della Polizia municipale del Comune di Ischia”.

Salvini: Salvini: Autovelox, presto nuove regole. Monopattini e bici con casco, targa e frecce
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, nel question time di ieri pomeriggio, è tornato a parlare della riforma del codice della strada a cui sta lavorando. Durante il question time alla Camera dei Deputati il ministro ha ribadito che il disegno di legge per la sicurezza stradale sarà presentato alle Camere.
Tra i diversi punti, Salvini ha affrontato anche la questione degli autovelox ribadendo un concetto espresso già passato: “non devono essere una tassa occulta”

“Stiamo lavorando – ha detto Matteo Salvini – perché siano uniformati a livello nazionale e siano strumento di utilità per salvare vite e non siano unicamente, in alcune situazioni, usati per fare cassa e rimpinguare le casse comunali. Il problema che si riscontra nelle prassi amministrative è che alcuni dei dispositivi utilizzati dai Comuni non sono omologati, e richiedono una manutenzione costante per preservare gli standard prestazionali. Con l’obiettivo di omogeneizzare la strumentazione utilizzata sul territorio nazionale è essenziale quindi procedere all’equiparazione delle procedure di approvazione e di omologazione dei sistemi di rilevazione delle velocità. Quindi, un sistema unico e riconosciuto egualmente in tutta Italia perché un conto è piazzare l’autovelox in prossimità di scuole, ospedali, tratti particolarmente pericolosi, un conto è posizionare proditoriamente degli autovelox che non hanno nulla a che fare con la sicurezza stradale, ma che sono una tassa occulta su automobilisti e motociclisti.

Sempre sul tema autovelox, Salvini aggiunge anche come il governo intende intervenire: ”Appena approvata la modifica legislativa cui stiamo lavorando, abbiamo già pronto lo schema di decreto interministeriale con il quale saranno trovati e omologati dispositivi e le apparecchiature di rilevamento delle velocità uniformemente in tutta Italia. Saranno definite le condizioni per l’installazione e l’esercizio dei dispositivi di controllo uniformi in tutti i Comuni, con definizione di regole certe, sanzioni giuste ed efficaci e diritto alla difesa per i cittadini che non possono essere strumenti, ma devono essere protagonisti della sicurezza stradale”.
Come accennato all’inizio, il ministro non ha parlato solamente delle nuove regole per gli autovelox. Infatti, ci sarà anche un pacchetto ad hoc per chi guida in stato d’ebbrezza e sotto l’effetto di droghe. Inoltre, si punta ad introdurre l’obbligatorietà dell’alcol lock per coloro che sono condannati per aver guidato in stato di ebbrezza. Si tratta di un dispositivo da istallare in auto che ne impedisce l’avvio se il tasso alcolemico del guidatore è superiore a zero.

1 COMMENT

  1. Gli autovelox fissi senza contestazione immediata sono nati per l’esigenza di tutela dell’incolumità del personale di polizia che non può effettuare il blocco delle vetture su strade a scorrimento veloce; utilizzati diversamente rappresentano solo un mezzo comodo per fare cassa, e continuando ostinatamente su questa linea i sindaci cagioneranno un danno erariale.
    Sull’Isola vogliono disperatamente l’autovelox? Allora possono utilizzare gli apparati mobili (Ischia ne ha noleggiato uno non proprio per due lire), che a mio avviso sono molto più efficaci e godono dell’effetto “sorpresa”, visto che l’automobilista indisciplinato rallenta sempre e solo in corrispondenza del palo dell’apparato fisso, per riprendere velocità subito dopo la curva.
    Poi non c’è dubbio che ad Ischia manchi totalmente la cultura E il rispetto del codice della strada. La gente qui è passata direttamente dal carrettino al motore; le autoscuole per anni hanno regalato patenti, e la popolazione moderna (inclusi i pedoni) è rimasta carrettiera, non sa impegnare una rotatoria, non sa interpretare un segnale e parcheggia in punti pericolossisimi, e stendiamo un velo pietoso sulla guida assassina dei tassisti, che hanno mezzi sempre più grossi e simili ad autobus.
    Il tutto accompagnato dalla “tolleranza” dei vigili, che d’estate rischiano anche una paliata.

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