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venerdì, Marzo 29, 2024

Aurelio De Luise contro Giacomo Pascale: «Stiamo combattendo con il virus da giorni, da lui nessun aiuto, neppure una chiamata»

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Ida Trofa | Non mancano le polemiche e le contestazioni a Lacco Ameno. Non mancano neppure quando di mezzo c’è la salute e, soprattutto, la tragica questione del Covid-19. Ad aprire l’ennesima pagina dolorosa, dopo la schifezza sul contagio del senatore Domenico De Siano, sono state le uscite social del sindaco Giacomo Pascale. Anch’egli va detto alle prese con il contagio ed il dramma del contagio in famiglia. A scagliarsi contro il primo cittadino è l’ex consigliere Aurelio De Luise.
De Luise, dopo aver perso il padre per l’impossibilità di accedere alle cure di base causa ospedali “covizzati”, da giorni combatte contro il coronavirus e l’infezione contratta da ben 3 dei suoi familiari più stretti.

Aurelio De Luise, in particolare, stigmatizza le uscite propagandistiche di Giacomo Pascale, ci spiega, ritenendole strumentali, mendaci e fuori luogo: “Stiamo combattendo con il virus da giorni, da lui (Giacomo, ndr) nessun aiuto, neppure una chiamata!” ci ha spiegato con tono perentorio De Luise che spezza una lancia a favore dei medici di base e della comunità medica locale che, a dire dell’ex consigliere, in questi giorni difficili, ha rappresentato l’unica voce e l’unico sostegno per chi è affetto dal COVID-19.
Al contrario, Pascale, di recente aveva così parlato del suo percorso amministrativo nel contrasto alla diffusione del virus ed al sostegno per gli infermi: “Non dobbiamo fare solo chiacchiere, la nostra amministrazione non sta qui a filosofeggiare. Non serve. Per questo, personalmente, sono in contatto giornaliero con tutti gli attori competenti, a partire dal Comandante Raffaele Monti. Anzi, stiamo chiamando quotidianamente i cittadini positivi al virus: non li lasciamo soli e siamo disponibili 24 ore su 24“.
E’ questo, nello specifico, il passaggio che ha mosso le ire di De Luise.

«Stiamo combattendo con i tamponi da giorni. Pascale non si è degnato neanche di una telefonata. Non che volessimo il suo conforto, ma non deve scrivere le puttanate! – si sfoga Aurelio De Luise – I mie familiari che hanno contratto il virus non hanno ricevuto nessuna telefonata. Le bugie hanno le gambe corte, fortunatamente, nella sfortuna, siamo sulla via di guarigione, ma se non avessimo avuto i medici di base che si stanno mettendo a disposizione con tutti, tutta la comunità, persone serie e professionisti che anche in pensione, non esercitando più la professione si sono mostrati vicini e pronti a rispondere ad ogni esigenza. Come Ninotto Calise ed il dottor Giovan Giuseppe Irace. Io dico basta alla politica del sensazionalismo e della corsa ai “mi piace” sui social. Si arriva persino a strumentalizzare le malattie e la salute della gente. Ancora più becero mi pare il comportamento di un sindaco che dice di contattare personalmente i malati e poi non lo fa. O almeno non lo ha fatto con noi. Un sindaco è prima di ogni cosa il sindaco di tutti. Io in ogni caso, personalmente, continuo a ringraziare i medici che ci hanno aiutato e che nonostante tutto si sono messi in prima linea per sostenerci“.

Insomma i temi per dibattere e soprattutto per contestare politicamente e, a questo punto, anche in termini di serietà e correttezza, in quel di Lacco Ameno di certo non mancano e purtroppo hanno spostato la questione sui termini che dovrebbero afferire il rispetto reciproco, la serietà e il rigore nel trattare temi che afferiscono la salute e la vita dei singoli. E’ la deriva preoccupante di una politica e di uomini che hanno perso il senso del proprio ruolo.

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