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giovedì, Aprile 25, 2024

Assunti Sismici: solo 2 su 14. La politica litiga per le nomina e ferma la ricostruzione

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Ida Trofa | Da dicembre, ormai, il Cratere di Ischia è senza uffici, non basta l’ingegnere La Tegola, inviato direttamente dalla Puglia dal Commissario Carlo Schilardi per conto di Invitalia per due giorni, ogni due settimane sull’isola. Non bastano i figuranti, alla ricostruzione serve ben altro! Serve chi lavora e produca gli atti e, magari, lo faccia sul luogo del disastro. Cosa che, invece, di fatto non avviene ormai da sette mesi. Ovvero da quando tra ritardi del Governo Conte-Draghi e rimpalli locali non si trova il modo di ricostituire gli uffici sismici. Uffici che, con tutti i limiti e le pecche, in qualche, modo garantivano una parvenza di civiltà e amministrazione.

Assunzioni: cratere bloccato al palo dei litigi e delle raccomandazioni
Da maggio i tre comuni del Cratere non trovano il modo di nominare i fortunati incaricati. Si trastullano e giocano a tre sette sulla pelle dei terremotati. Ancora e ancora! Motivo? Il Ministero degli Interni ha tagliato fondi e unità e così, i nostri politichini non trovano la quadratura del cerchio su chi e come raccomandare all’incarico giusto. Lacco Ameno prova a nominare e lo fa fidandosi a due gratifiche certezze per l’edilizia pubblica e privata, ma si ferma a due incarichi.

Forio va a lento moto, ma quasi nulla conta nello scacchiere di un comune che ha saputo trarre solo profitto da un evento che per i Foriani resta solo una parola, sisma, e nulla più. Minime se non nulle le ferite sul territorio.
Casamicciola, invece, dopo aver dettato i tempi e le manovre per vedersi riconoscere gli assunti sismici, è bloccata al palo dai litigi interni della stessa maggioranza politica. Secondo i ben informati: gli uomini di peso e di voto dell’amministrazione si stanno letteralmente scannando per raccomandare questo o l’altro nome. Per raccomandare questo o l’altro architetto che scalzi una cariatide della firma ad ogni costo come l’Ing. Mimmo Baldino. L’unico che sta tenendo in piedi con tutti i suoi limiti una baracca diroccata: Casamicciola.
Quando manca meno di un mese al tragico anniversario dai quatto anni dal sisma su 14 unità riconosciute dal governo Draghi, solo 2 ne sono state nominate.
Il taglio dei 10 disposto dal MEF di Draghi pesa sugli equilibri e gli accordi elettorali benché si tratti di “Assunzioni a tempo determinato” nel 2021, in deroga ai limiti fissati per legge, per lavorare nell’ambito della ricostruzione di Ischia. Così come previsto dalla Legge Sostegni.

L’obiettivo è assicurare ai Comuni terremotati isolani il personale addetto al disbrigo delle pratiche per la ricostruzione (il mancato rinnovo dei loro contratti alla fine dell’anno scorso ha, di fatto, interrotto il processo di ricostruzione dell’edilizia residenziale).
Al momento l’ennesimo provvedimento temporaneo, legato alle inevitabili proroghe di Stato ha assicurato solo caos, malanimo e solite pagliacciate locali.
Le risorse stanziate con la legge sostegni in questo maggio di speranza sono pari a 420 mila euro nel 2021 e quindi i nostri decisori seduti al capezzale del Cratere devono colpire come e a chi donarli in segno di voto! In particolare si tratta di 2 assunzioni nel comune di Forio, 4 nel comune di Lacco Ameno e 8 in quello di Casamicciola Terme.
Un aiuto sacrosanto che la politica locale usa per clientele che, a ben vedere, non stanno dando alcun efficace aiuto al paese, anzi. Da mesi si aspetta l’arrivo di uomini e di donne che lavorino e che sappiano essere il giusto mix di fiducia, ma anche capacità e competenza. Il sisma e la gente duramente colpita ne hanno bisogno.

Casamicciola e Forio stanno a zero
Benché Forio debba assumere solo due unità, il sindaco Francesco Del Deo non ha ancora sciolto le riserve: zero assunzioni. A Casamicciola le cose vano di male in peggio. Gli uomini e le donne di Giovan Battista Castagna fanno i capricci e di assumere gli 8 dipendenti sismici non se ne parla. C’è l’ombra della variante Delta all’UTC sui giorni più attesi dai Casamicciolesi: la contesa assunzionale tra il solito Giuseppe Silvitelli, che pare voglia far man bassa cacciando persino Mimmo Baldino per far posto ad una sua favorita (inequivocabile l’identikit: donna architetto, con radici a Barano e un trascorso da assunta sismica a Casamicciola oltre alle somme urgenze ottenute con l’Emergenza).
Castagna pare intenzionato a rimarginare le ferite dei mancati accordi interni al suo gruppo, conseguente al taglio dei 24 sismici, proponendo al consiglio comunale e le assunzioni ordinarie al piano del fabbisogno nonostante il predissesto e prevedendo la sostituzione di pensionati e soggetti in quiescenza. Ne passerà di acqua sotto i ponti.

Con questo dramma e con i gravi ritardi accumulati da oggi gli inquilini del Capricho dovrebbero porsi un obbligo, gettare le maschere e non solo la mascherina Covid-19 dietro cui si sono mal celati e pensare a rimettere in piedi gli uffici comunali.
Peggio di cosi non si può. Si tratta di rispetto per la gente e la comunità che merita dopo tutto quanto questo penare, di dormire finalmente sonni tranquilli avendo la certezza che c’è qualcuno che veglia su di lei. Lo sappiamo tutto questo resterà pura utopia. Il dramma della catastrofe non è finito, ha solo mutato i connotati, si chiama politica delle macerie. Cosa si può fare? Si può dire basta e chiedere all’amministrazione di mostrare davvero la sua efficacia? Ci si può arrendere? Oppure continuare a sottolineare tutto lo squallore la vergogna di chi continua a fare speculazione elettorale sulla pelle delle persone? Quello che sta accadendo su queste nomine legate al terremoto fa venire davvero il voltastomaco.

Lacco Ameno ne fa 2: Ecco Minicucci e Piscopo
In tutto questo attendere di quadrare il cerchio degli accordi, qualcosa si muove . Dei suoi 4 assunti sismici Lacco Ameno ne assume 2. Dopo le selezioni e il bando è giunta, infatti, la conferma degli incarichi all’Ing. Marco Minicucci e all’Arch. Roberta Piscopo. Con decreto n. 9 e n. 10 il sindaco Giacomo Pascale conferma, come annunciato attraverso le nostre pagine, la nomina dei tecnici Minicucci e Piscopo presso l’ufficio tecnico nel merito delle competenze e delle necessità operative legate al sisma. Le nomine ai sensi dell’Art. 30-ter della legge n. 69 del 21 maggio 2021 di conversione con modificazioni del decreto legge n. 41 del 22 marzo 2021 che conferma gli stanziamenti in favore del Cratere di Ischia con una dimidazione di spesa e dunque di unità riconosciute ai tre comuni.

Si tratta di assunzioni a tempo determinato e pieno di un istruttore direttivo tecnico, cat. D. Per la dottoressa Piscopo con funzioni di responsabile del IV settore Ter “sisma – ricostruzione privata” . Per il dottor Minicucci, invece, arriva l’assunzione a tempo determinato e pieno di un istruttore direttivo tecnico, cat. D, con funzioni di responsabile del IV settore bis “sisma – ricostruzione pubblica”.

Entrambi assunti ai sensi dell’art. 110, comma 1, delTUEL, come da piano dei fabbisogni 2021-2023, integrato con delibera di giunta municipale n. 53 del 4.6.2021 – approvazione dello schema di contratto individuale di lavoro.
Gli incarichi a tempo pieno e determinato dal 29 giugno 2021 al 31 dicembre 2021, salvo proroga come per legge e per un periodo non eccedente la durata del mandato sindacale. Tutto il resto ristagna. Sarebbe davvero il caso di dire allora: basta con le raccomandazioni.

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