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venerdì, Marzo 29, 2024

Assistenza sanitaria, un terno al lotto!

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IDA TROFA | Sempre peggio, sempre più dimenticati da Dio e dagli uomini i malati isolani.
Il personale aumenta, gli infermieri in servizio sedentario sono stati destinati presso gli uffici, eppure le prenotazioni si possono fare solo al momento e non più di dieci alla volta. Ovvero chi è fuori è fuori, chi è dentro è dentro. Una roulette secondo cui si aggiudica la possibilità di accedere ad una visita o una prestazione solo il più fortunato, capace di essere tra i primi dieci quel giorno. A questo si aggiunge il mancato funzionamento del numero verde a cui non risponde mai nessuno. L’assistenza sanitaria al Rizzoli diventa cosi un terno al lotto. Se sei fuori, dopo la fila te ne torni a casa e poi fai un’altra fila. Appuntamento solo ed esclusivamente il lunedì, il mercoledì ed il venerdì. Il che vuol dire trenta pazienti a settimana su una popolazione che sull’isola d’Ischia supera abbondantemente i 60mila abitanti.
Il flop del centro prenotazioni e dei centralini è evidente! La maggior parte delle lamentele degli utenti del servizio riguarda le lunghe ed estenuanti code a cui sono costretti e sopratutto l’incertezza sul come effettuare le prenotazione. Così com’ è stato ideato e messo in atto, il sistema non è affatto adatto a soddisfare le esigenze dei cittadini. Ma a quanto pare nelle nostre realtà le esigenze dei malati e degli utenti che abbisognano di cure sono l’ultimo dei problemi, basti pensare alle macchinette automatiche per il pagamento dei ticket, i punti gialli tanto pubblicizzati dall’ASL per aiutare e facilitare la vita. Solo una vergognosa speculazione, con gli apparecchi sempre rotti ed infruibili a causare disagi e problemi di cui è piena la cronaca. Assurdo!

1 COMMENT

  1. d’accordo su quanto scritto dalla giornalista sul CUP e sul numero verde.
    i servizi citati sono malfunzionanti.
    ci vorrebbe ogni giorno l’intervento dei Carabinieri presso la sede del servizio per capire il personale addetto che fa.
    continui ilDispari a denunciare il grave disservizio.

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