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giovedì, Aprile 18, 2024

Aspettando il “Decreto” che non c’è. Per Casamicciola c’è ancora qualche speranza

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Una mini guida per capire cosa hanno deciso a Roma con il testo governativo che si legge tra gli emendamenti Dl Ischia e che era sfuggito dal DL Ricostruzione.

Ieri è stato il giorno di un altro Consiglio dei ministri dedicato ad Ischia. Anzi no. Abbiamo, però, una nuova presa di coscienza del governo centrale che dimostra un’attenzione alla nostra tragedia come mai nessuno aveva fatto prima. Per tutto il giorno si è parlato di un decreto “extra” con un capo dedicato ad Ischia.

Una scelta, questa del governo, che taglia fuori i partiti e che si intesta – atto più unico che raro – la decisione di intervenire. Alla fine, però, nel consiglio dei ministri che non è riuscito a dare risposte al caro benzina e, sulla sera, è arrivata la modifica ai piani: non c’è più il decreto ma c’è un maxi emendamento al Decreto Ischia che è in votazione in Commissione Ambiente questa mattina, mercoledì 11 gennaio, dalle ore 9.00.

Il Decreto Ischia che a breve diventerà legge è destinatario, stando ai rumors di Palazzo, quanto abbiamo bisogno. Cosa? Quello che era il primo capo del Decreto legge “recante interventi urgenti in materia di protezione civile e di ricostruzione a seguito di eventi calamitosi (presidenza – protezione civile e politiche del mare) i cui firmatari sono la Presidente Meloni e il Ministro Musumeci la cui visita ad Ischia è prevista entro la fine del mese.

Ieri mattina, alle 12.00, per l’esame delle proposte sono stati convocati il Segretario generale, i vice segretari generali, il capo del dipartimento per rapporti con il Parlamento, i capi di gabinetto e degli Uffici Legislativi dei Ministeri, i capi di gabinetto e i capi legislativi dei Ministri Senza Portafoglio, il ragioniere generale dello Stato alla Conferenza Stato-Regioni e la conferenza Stato-Città.

CHE SIA DECRETO O EMENDAMENTO: CI SERVE LA SOSTANZA

Una mini guida per capire cosa hanno deciso a Roma con il testo governativo che si legge tra gli emendamenti Dl Ischia e che era sfuggito dal DL Ricostruzione.

Il governo Meloni ha riunito la ricostruzione post sisma e quella post frana nei poteri del Commissario Sisma mentre ha lasciato la gestione dell’emergenza frana nella titolarità del Commissario all’Emergenza. La circostanza che Legnini ricopra entrambe le cariche è un fattore secondario, guardiamo alle cariche.

Entro 90 giorni, il commissario al Sisma, dovrà presentare un piano di interventi urgenti e le misure per la delocalizzazioni recependo in conferenza dei servizi sia il parere dell’Autorità di Bacino sia l’intesa del Presidente della Regione Campania.

Il Piano che verrà redatto in questi 90 giorni sarà integrativo di quella schifezza di Piano di Ricostruzione redatto dalla Regione Campania.

Con l’approvazione del piano per la unita ricostruzione di Casamicciola, entro 30 giorni l’Autorità di Bacino dovrà presentare lo stralcio relativo al Comune di Casamicciola dell’aggiornamento del Piano di assetto idrogeologico per l’isola di Ischia.

E avrà tempo fino al 31 dicembre 2023 per godere di deroghe e facilitazioni rispetto alle procedure finalizzate all’affidamento di servizi di progettazione e di lavori relativi agli interventi individuati nel piano di Legnini.

Per la questione fanghi, i siti di stoccaggio saranno individuati dal Commissario Sisma che ne potrà individuare diversi anche per il trattamento con impianti mobili a fini di riutilizzo. Ovvero: “A seguito di caratterizzazione e trattamento, il materiale che risulti compatibile con le vigenti norme ambientali è destinato al riutilizzo in conformità ai progetti approvati in apposita Conferenza di servizi”. Per il 2023, dovremmo avere a disposizione 20 milioni di euro.

1 COMMENT

  1. Oh!… MIO DIO. La Meloni farà visita a Ischia alla fine del mese. Prepariamoci. Dal 26 novembre finalmente si è liberata dai suoi mille impegni e FORSE riuscirà a mettere piede su quest’isola.

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