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martedì, Aprile 16, 2024

Ascanio sotto processo, salta la commissione del paesaggio ad Ischia

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Ischia. Dirigente sotto accusa: il 50% delle pratiche resta fermo e non avanza. Il sindaco vista tutto e fa campagna elettorale

Gaetano Di Meglio | Quella di ieri è stata una mattinata “tosta” per la commissione per il paesaggio al comune di Ischia. L’organismo che dovrebbe essere il motore di un sistema ampio, non solo economico, viene penalizzato dalla gestione politica, dalle scelte di clientela e dalla miope visione di paese che ha la maggioranza di Enzo Ferrandino.

Così, con il sindaco che ha imposto il suo “visto” su tutte le pratiche prima dell’ok definitivo (per poter contattare direttamente il titolare della pratica o per punire, direttamente, il titolare della pratica facendo attendere il suo ritorno agli uffici), ieri mattina i componenti della commissione del paesaggio hanno boicottato il dirigente Ascanio e non hanno deciso nulla.
Perché? Sotto accusa è finita la macchina dell’ufficio che dà precedenza e attiva solo le pratiche che piacciono alla politica e quelle di un consigliere comunale in particolare.

Il caso che ha rotto gli equilibri e fatto saltare il banco, sarebbe il parere positivo concesso alla proprietà degli editori del giornale Golfo. Pratica che avrebbe fatto salti avanti rispetto a molti altri. C’è chi è pronto a giurare che il lascia passare sia arrivato direttamente dalla sala più in alto del palazzo di Via Iasolino.
Una concessione che non è piaciuta ai componenti della commissione e che hanno mandato, a vuoto, la seduta di ieri.

Secondo alcuni bene informati, infatti, l’iter di oltre il 50% delle pratiche elaborate dalla commissione attende di essere validato e inviato in Soprintendenza per poter ricevere il parare positivo. Una “produzione” ferma che, da mesi, tiene ostaggio di legacci politici un intero sistema produttivo.

Ma il problema dell’ufficio tecnico non è una cosa nuova. Il problema, serio, fu denunciato dal consigliere Giovanni Sorrentino in consiglio comunale. Un missile terra aria che aveva messo ko il sindaco Enzo Ferrandno. Una nota sottoscritta dalla maggioranza dei consiglieri comunali che, però, essendo senza sostanza e troppo impegnati a curare il proprio piccolo orticello non hanno il coraggio di essere conseguenti.

Le parole di luglio di Giovanni Sorrentino tornano attuali.
«Signor Sindaco, sigg. Assessori: è da qualche anno che l’ufficio tecnico soffre di carenze di personale qualificato e, quello che conta di dipendenti a tempo indeterminato.
Si alternano borsisti che non hanno esperienza né risultano avere qualifiche tali da poter prendere una qualsiasi decisione. Tutto avviene alla presenza del responsabile dell’ ufficio senza il quale è impossibile svolgere alcuna mansione, anche le più urgenti.
La cronica mancanza di personale costringe il responsabile a procedere alle istruttorie e alla disposizione della pratiche di condono, al controllo del territorio con l’ ausilio della forza pubblica. Molto spesso è costretto ad andare allo sportello per dare risposte ai cittadini , ed alla predisposizione delle pratiche riguardanti il demanio.
Inoltre si accumulano quotidianamente le normali pratiche ed attività che gravano su quelle che è uno dei centri nevralgici della vita amministrativa del comune. Ne consegue che le risposte da dare nei tempi giusti risultano essere in ritardo accantonate.
E’ facile immaginare il disagio e la rabbia di chi aspetta veloci risposte ai problemi di delicata importanza e che vengono ignorati per le inevitabili impossibilità a far fronte a tali e tanti incombenze. Sindaco l’ idea, poi, di sopperire o tamponare tali situazioni attraverso l’utilizzo di vigili urbani provvisori ci sembra non aderire alla gravità dei tanti problemi che quotidianamente vengono alla luce.

Attualmente vi sono dei giovani capaci e che hanno fatto esperienza sufficiente ma che sono costretti a fare belle statuine senza avere compiti di responsabilità. Tutto ciò è noto a tutti.
I cittadini sono esasperati. Occorre, secondo noi, andare negli uffici preposti , alla politica e alla burocrazia e di aiutarci a risolvere tali enormi difficoltà. Confidiamo in Lei ed in quanti possono cercare le Strade utili per trovare, nell’ immediato, soluzioni adeguate e venire incontro alle esigenze inderogabili di un paese che non può più attendere rispetto a problemi cosi delicati e complessi.»

E così, dal 22 luglio ad oggi, il #tuttofermo di Enzo Ferrandino continua. Il paese aspetta risposte e cittadini e imprese aspettano di poter realizzare quanto hanno chiesto autorizzazione all’Ente. Ma prima di tutto ciò c’è bisogno di passare per il maglio (stretto) della politica locale.

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