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venerdì, Marzo 29, 2024

Anche Spirito si prende gioco di noi. Sindaci sotto zero

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Quando iniziamo a pretendere servizi di qualità e rispetto per non solo perché i passeggeri sono i nostri ospiti ma soprattutto perché i nostri ospiti versano i “loro solini” nelle tasche dell’Autorità e del privato?

Ci sono alcuni aspetti della nostra politica che sembrano essere secondari ma che, invece, dovrebbero avere un livello di allerta maggiore.
Come se niente fosse, infatti, sia a Pozzuoli sia a Napoli, siamo solo dei passeggeri che imbarcano e sbarcano. Non abbiamo voce in capitolo eppure qualcosa non torna.
Se Figliolia a Pizzuoli fa quello che gli pare, se dalla Regione Campania se ne fregano – soprattutto perché il territorio tace – noi non possiamo continuare ad essere il terminal scemo di un sistema di accoglienza che andrebbe riscritto daccapo.

Ma questo non è il caso di tergiversare sui problemi di Pozzuoli. Mi piace soffermarmi, invece, su quella che è stata l’ultima polemica sui trasporti marittimi tra le isole e al terreferma, ovvero la calca al Molo Beverello. Un argomento che ho già trattato e che, come ho già detto, il problema non legato al COVID come falsamente narrato e affrontato. Il problema, infatti, è di sistema. E’ il nostro sistema di accoglienza che non funziona bene. Male a Napoli, male a Pozzuoli. Ma c’è da fare una bella differenza. A Napoli Beverello, in particolare, abbiamo a che fare con l’autorità portuale, altrove, invece con pubbliche amministrazioni. Da una parte i possibili interessi di partito e di area politica (che neanche usiamo) e dall’altro invece, un ente “quasi” terzo e non del tutto estraneo.

Almeno da 10 anni, infatti, i viaggiatori che arrivano sulle nostre isole versano la modica cifra di 20 centesii di euro per l’accesso al porto di Napoli che, nel caso di Beverello vanno all’Autorità,e nel caso di Porta di Massa, invece, al privato che ha fatto l’investimento per la sala d’attesa.
Quando iniziamo a pretendere servizi di qualità e rispetto per non solo perché i passeggeri sono i nostri ospiti ma soprattutto perché i nostri ospiti versano i “loro solini” nelle tasche dell’Autorità e del privato?

Davvero possiamo continuare a contare così poco? Davvero dobbiamo consentire a Pietro Spirito di poter dire che “chiude tutto?”. Davvero vogliamo continuare a farci fare tutto quello che vogliono senza mai alzare la voce, chiedere rispetto o, se proprio volete, ricevere servizi adeguati?
Pensateci, 20 centesimi a passeggero sono davvero tanti.

1 COMMENT

  1. in più a quanto dici, mi giungono notizie che gli isolani di Procida trovano difficoltà sia nelle partenze che nel rientro a casa. Ne sai di più? Penso che se continua così occorre garantire il posto sicuro a chi vive sulle isole soprattutto da parte della società che prende soldi per i servizi essenziali. Che ne dici?

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