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venerdì, Aprile 19, 2024

Alveo La Rita. Ieri il tavolo tecnico Comune-Proprietari. E’ ancora tutto in forse…

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Ida Trofa | Alvei e rischio idrogeologico. Nessuna fuga in avanti per la risoluzione del problema. Resta in una fase di stallo la cantierizzazione delle opere per l’Alveo La Rita.

E’ finito infatti con l’ennesimo rinvio il tavolo tecnico per i “Lavori di manutenzione idraulica e sistemazione del bacino dell’alveo La Rita nei Comuni di Casamicciola Terme e Lacco Ameno”. Un progetto in itinere da quasi 20 anni e che nel 2012 avrebbe dovuto vivere la sua stagione proficua. Siamo al 2021 e complice il terremoto e le logiche tutte locali, la discussione sulla cantierizzazione delle opere è ancora in corso.  In riferimento ai lavori in oggetto ed in seguito alla trasmissione del Piano Particellare, il summit previsto a partire dalle alle ore 10:00, ieri mattina con la ditta incaricata ed i tecnici  della Città Metropolitana, il Comune di Casamicciola Terme ed i proprietari dei fondi prospicienti la zona di intervento al momento resta senza esito.

Un tavolo tecnico, come già preannunciato per le vie brevi prodromico all’impianto del cantiere e che ha riguardato la stipula degli accordi bonari con i proprietari delle aree oggetto dell’intervento. La stipula dei richiamati accordi risulta necessaria ed indispensabile per l’inizio di lavori atteso che la città Metropolitana non ha la titolarità delle aree oggetto degli interventi ed un’eventuale procedura di esproprio comporterebbe tempi lunghissimi ed inconciliabili con l’esecuzione dell’intervento. Al momento manca solo il via libera e l’accordo con un proprietario.

Al termine della discussione, durata ore, si è rinviata ogni decisone ad un prossimo incontro nel corso del quale, gli interessati comunicheranno ogni decisione e si comprenderà  il futuro e se, e quando, l’opera di mitigazione del rischio idrogeologico, con la realizzazione di condotte e previsioni per il recupero interrato dell’alveo, potranno essere fatte. Sopratutto se saranno fatte. Il rischio procrastinando ancora i termini delle decisioni è che si vada verso un esproprio coatto con ulteriori dilazioni dei termini e l’addio quasi certo ai lavori. Questo conoscendo i tempi e lo stile della burocrazia italiana. 

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