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giovedì, Marzo 28, 2024

Alveo La Rita. Con la “variante del limone” arrivano i primi accordi bonari

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Ida Trofa | Ieri l’attesa occupazione temporanea ed il via libera anche dei privati ad una opera importantissima sull’Alveo La Rita, in zona via Serrato, zona terremoto. Si tratta di canalizzare le acque di un alveo che ora scorre a cielo aperto con tutto ciò che ne deriva. Il 5 febbraio si era tenuto l’ultimo tavolo tecnico sul campo tra Città Metropolitana-Comune-Proprietari e Ditta esecutrice dei lavori. Poi un susseguirsi di consultazioni per raggiungere un accordo con la proprietà di un fondo destinato ad agrumi.

L’obbiettavo era salvare l’albero del “nonno“. E cosi è stato grazie ad una variante dichiarata non sostanziale al progetto stesso. Intanto sullo stesso alveo 100 metri più giù crollavano le terme. Oggi si parte con un accordo prodromico alla instaurazione del cantiere ed alla realizzazione del progetto gemello a quello di cava Rufano a Serrara Fontana. Occupati gli spazi basteranno 15 giorni per partire e completare l’intervento entro giugno. E’ stato necessario infatti da parte degli ingeneri della Città Metropolitana prevedere lo spostamento dell’itero impianto.

Ora le vasche si raccolta saranno poste in maniera tale che il tubo viaggi per gran parte sotto la sede stradale senza interessare, cosi, l’agrumeto del privato che non ha accetto l’occupazione temporanea. Il “limone del nonno“ è salvo.
Gli ingegneri hanno dovuto ricalcolare i solai potenziando le strutture che dovranno ora sostenere il peso dei veicoli e del transito e predisporre nel merito una nuova modifica, non sostanziale e che non può costare altri soldi all’ente provinciale. Lo stanziamento è terminato. Una variazione non sostanziale che in ogni caso è sostanziosa e sta producendo ancora grane e ritardi. La speranza è che si cominci al più presto e che il dettaglio delle variazioni si sani in corso d’opera .


La Regione incombe e batte cassa
Ora incombe la Regione. I vertici del Genio Civile Regionale battono cassa, Dopo un decennio di disinteresse gli inquilini di Palazzo Santa Lucia chiedono alla Città Metropolitana il pagamento degli oneri per l’occupazione e la concessione onerosa del sito d’opera. Venerdi il summit verità. Un assurdo tutto italiano.Un progetto in itinere da quasi 20 anni, che già nel 2012 avrebbe dovuto vivere la sua stagione proficua. 1.184.995,44 euro di buone ragioni e non solo per dare il via alle opere previste dalla Area Progetto Associati – Geoequipe – ing. Roberto Terracciano – geol. Luca Di Iorio.

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