Italian economist and former President of the European Central Bank, Mario Draghi, wearing a face mask, attends the presentation of Italy's Central Bank's annual report on May 29, 2020 at Palazzo Koch in Rome. (Photo by ALESSANDRO DI MEO / POOL / AFP) (Photo by ALESSANDRO DI MEO/POOL/AFP via Getty Images)

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Altro che svolta Draghi! | #4WD

By Redazione Extra

March 24, 2021

Anche le speranze sulla “svolta” ad opera del governo Draghi stanno via via affievolendosi. Il “decreto sostegni” approvato la scorsa settimana in Consiglio dei Ministri ha rappresentato la più classica delle sottolineature tra il dire e il fare, con buona pace di tutti quelli che, come Matteo Salvini, si erano illusi di poter imprimere un cambio di passo e, nei fatti, sono stati poi costretti a digerire un notevole ridimensionamento delle loro proposte acclamate a furor di popolo.

Eravamo un po’ tutti convinti che il volo di gallina di Conte potesse tramutarsi in quello d’aquila dell’ex presidente BCE: una speranza, più che una certezza derivante dal buon nome del protagonista di questa ulteriore parentesi di governo tecnico. Purtroppo dobbiamo prendere atto che ancora una volta la catastrofe economico-finanziaria in cui versano le casse dello Stato impedisce anche ad un autentico genio della finanza pubblica, apparentemente avulso dalle logiche partitiche di cui ora, gioco forza, sta assimilando le esigenze, di volare alto grazie a provvedimenti utili e graditi a tutti, nessuno escluso.

Ovviamente, se tanto mi dà tanto, non c’è da aspettarsi nulla di buono, non solo in tema di aiuti a imprese e famiglie o di pace fiscale (chiamala, se vuoi, condono o saldo e stralcio), ma anche per per quanto attiene alla svolta del piano vaccinale e alla tanto auspicata riforma della giustizia, così come alle politiche ambientali e turistiche e alla possibilità di un riordino della normativa vigente in tema di edilizia sanzionatoria. Su quest’ultimo argomento, in particolare, Ischia assisterà presto all’ennesima punizione pseudo-esemplare ai danni di una famiglia che, proprio a causa di una storica ottusità politica, a meno di un miracolo, sarà presto privata della sua unica abitazione.

Dinanzi a questa ennesima delusione, anche protestare o ribellarsi appare del tutto inutile. Eppure, si potrà andare avanti così ancora a lungo?