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Altri 50mila euro per finire la passeggiata infinita dei Poseidon. Mezzo milione non basta, c’è la perizia di variante

By Redazione Web

May 26, 2022

I lavori per la riqualificazione e soprattutto messa in sicurezza della passeggiata che dal piazzale di Citara conduce ai Giardini Poseidon non solo sono infiniti, ma costano sempre più cari. Un intervento necessario per rendere pienamente fruibile la stradina pedonale frequentata da bagnanti e turisti, più volte franata nel corso degli anni perché esposta all’azione dei marosi, ma che come troppo spesso accade nei lavori pubblici, si sta trasformando in un pozzo senza fondo. E nemmeno si può ancora sapere se i lavori serviranno realmente a risolvere il problema in maniera definitiva… Il progetto esecutivo redatto dal I Settore del Comune di Forio era stato approvato definitivamente nel lontano 2018 e presentava un importo complessivo di 522.329,29 euro finanziato dalla Città Metropolitana di Napoli. La gara d’appalto, complici i ritardi legati alla pandemia, era stata bandita solo ad ottobre 2020 e aggiudicata a febbraio 2021 alla “Eurosaf” di Napoli per l’importo contrattuale di 340.401,96 euro oltre Iva. Il Comune aveva così realizzato 29.698 euro di economie d’asta. Che però sono state “dilapidate” in un batter d’occhio…

A lavori in corso arriva infatti la prima perizia di variante, redatta dal direttore dei lavori ing. Luca De Girolamo «al fine di garantire la perfetta e completa esecuzione delle opere previste in progetto finalizzate a restituire al pubblico l’intera area riqualificata e messa in sicurezza».

Una variante in corso d’opera che comporta, come scrive in determina il responsabile del I Settore arch. Marco Raia, «un’ulteriore spesa per lavori, rispetto a quella prevista dal progetto appaltato, per un importo globale netto pari a euro 47.286,94 per lavori configurando un aumento dell’importo contrattuale del 13,891% e modificando l’importo totale dell’intervento da euro 340.410,96 ad euro 387.697,90».

Per Raia ad ogni modo questa perizia di variante è da approvare in quanto «deriva da circostanze impreviste ed imprevedibili (esecuzione pali in roccia, aumento dello sviluppo della platea di fondazione causa cattive caratteristiche del sottofondo e impossibilità reperimento di massi vulcanici entro 30 km dal cantiere)» e non altera la natura generale del contratto. Ma i costi sì!

La Città Metropolitana di Napoli ad ogni modo ha autorizzato l’utilizzo delle economie d’asta e le rimanenti somme a quanto pare rientreranno nel quadro tecnico economico con qualche “gioco di prestigio”, visto che l’importo complessivo del finanziamento non può cambiare.

Raia ha dunque approvato la perizia di variante e il maggior importo contrattuale. Cosa succederà se si dovesse rendere necessaria una seconda variante? Una circostanza per nulla da escludere, visto l’andazzo… Come si vorrebbe capire quando termineranno i lavori.