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Alla Fiera del Ridicolo | #4WD

By Redazione Extra

October 31, 2019

Parafrasare, come tanti anni fa fece il comic singer napoletano Alan De Luca, il titolo della celebre canzone di Branduardi (De Luca, a dire il vero, lo fece per creare una simpatica parodia della “Fiera della Casa”, all’epoca appuntamento di rito per gran parte delle famiglie trash campane), è utile a definire la tragicomica situazione in cui l’Italia, dalle ultime elezioni politiche, versa ormai irrimediabilmente sotto il profilo governativo.

Va premesso, ovviamente, che la politica, quella vera, appartenente a statisti che di certo avevano il physique du role per praticarla e magari, pur rubando, sono riusciti a guadagnare rispetto ed ammirazione anche post mortem da generazioni che neppure li hanno conosciuti, è totalmente assente ormai da anni.

Di qui, però, a dover digerire le scelte senza né testa né coda dei vari Di Maio, Zingaretti, Salvini, Renzi e compagni, avallate nel corso del tempo da un Presidente della Repubblica che poi tanto super partes non sembra affatto, ne passa di strada.

Si è fatto di tutto per dribblare le elezioni anticipate solo per non dare fiato a chi -Salvini, appunto-meglio degli altri e nonostante il gravissimo errore di tentare di governare per quasi un anno e mezzo insieme ai Cinquestelle, sta riuscendo a interpretare i mal di pancia di un popolo che della pancia ha bisogno non solo per saziarsi, ma anche per decidere cosa è meglio per sé, mica per il Paese. E sotto questo profilo, neppure un Maalox o un Buscopan riescono più del Matteo leghista.

Possibile che Mattarella, tra le alzate di testa di questo, le offese di quello e la manifesta incapacità di molti altri, non riesca a comprendere la necessità di dire basta a questo show ridicolo e senza precedenti che dura ormai da poco più di un anno e mezzo?