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giovedì, Marzo 28, 2024

Alla festa UDC, De Luca non parla di Comune Unico, ma la Di Scala ha pronta una proposta di legge

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Gianni Vuoso*Comune Unico isola d’Ischia: una notizia cattiva ed una buona. Partiamo dalla prima. Alla festa dell’UDC che si  è tenuta al Capricho di Casamicciola gli organizzatori non hanno “trovato il tempo” per permettere di porre un semplice quesito al Presidente della Regione De Luca, pur avendo precedentemente concordato il nostro intervento. C’era da aspettarselo. Incontri del genere in feste del genere, servono essenzialmente a fare passerella. Come è avvenuto l’altro giorno. Un partito deve puntare in primo luogo a fare quadrato attorno ai suoi fans, alle sue stars, a se stesso. I problemi che interessano il paese fanno solo da contorno. E’ un po’ come la pietanza servita con  qualche lieve rivolo di aceto aromatico, o maionnaise o qualche spruzzatina di prezzemolo, essenziali solo ad abbellire il piatto. Per fare bella figura. E’andata così anche alla festa dei nuovi democristiani. Senza nessuna polemica. Ma se non fosse stato generosamente concordato l’intervento, avremmo almeno evitato di assistere alla passerella… Che cosa avremmo voluto dire al Presidente De Luca? Lo raccontiamo nella nota che alleghiamo.

“Egregio Presidente De Luca,
Le scrivo, in qualità di Coordinatore dell’ACUII (Associazione per il Comune Unico isola d’Ischia), solo per poter offrirLe un veloce promemoria sulla questione del Comune Unico dell’isola d’Ischia.
Lei ha seguito da tempo il problema e da quel che abbiamo letto sulla stampa locale, ha anche espresso meraviglia per la frantumazione dell’isola in sei comuni e quindi, ha sostenuto la necessità della creazione di un unico Comune per una serie di motivi.
Non sto qui a ricordarli nei dettagli. Sia sufficiente solo ribadire che l’unione fa la forza, che certi servizi funzionerebbero meglio e costerebbero di meno se richiesti  dall’intera comunità isolana, che i vantaggi economici di un’unica realtà amministrativa con oltre sessantamila abitanti, sarebbero certamente garantiti nell’interessi dell’intera comunità, che la promozione turistica e la programmazione dei vari settori avrebbero il supporto di una unità di intenti che oggi non esiste e anzi, è sfrangiata in posizioni spesso antitetiche ed evidentemente, deleterie.
La popolazione isolana sa bene che non è più tempo di sprechi, di rivalità, di contenziosi inutili, di rivalità anacronistiche per affrontare il futuro. Pertanto, ha più volte espresso parere favorevole all’istituzione del Comune Unico: lo ha fatto attraverso sottoscrizioni che si sono ripetute nell’arco di decenni, lo ha fatto sottoscrivendo oltre cinquemila cartoline inviate, anni addietro, al Suo predecessore Bassolino, con la richiesta “Bassolino, facci votare”; lo ha fatto quando si tenne il referendum nel 2011 che, nonostante il “fallimento” per la presenza di un quorum che non aveva motivo di esistere, fece emergere un 81% di Sì. Nel versante del NO, resistono ancora gruppi arroccati all’idea di poter conquistare il potere col voto di famiglie numerose e attraverso un rapporto estremamente amichevole e clientelare che certamente non fa bene all’isola, ma le loro motivazioni si perdono in riflessioni che non hanno alcun riscontro nella realtà. Successivamente, grazie al voto favorevole di ben tre consigli comunali dell’isola (Ischia, Casamicciola, Lacco Ameno), al lavoro ininterrotto svolto dall’ACUII, alla condivisione trasversale delle diverse forze politiche in senso al Consiglio regionale uscente, ed all’encomiabile iniziativa dell’on.le Casillo, promotore dell’ultima proposta di legge istitutiva del Comune Unico, siamo giunti sulla soglia dell’indizione del nuovo referendum senza quorum. Bisogna dire però, che siamo giunti e ci siamo fermati sulla soglia. Da qui la necessità di conoscere il Suo orientamento, la disponibilità a riprendere il percorso compiuto fino ai primi dell’anno in corso e varcare quella soglia affinchè sia riconosciuto a tutti noi, il diritto di votare con un nuovo referendum per riporre nella volontà del nuovo Consiglio Regionale, la speranza di poter realizzare finalmente, il Comune Unico isola d’Ischia. In attesa di conoscere, oggi, personalmente, grazie a questa occasione festosa promossa dall’UDC o nei prossimi giorni, attraverso un incontro che gentilmente ci vorrà concedere, il percorso che vorrà compiere; nel ringraziarLa per la disponibilità, Le porgo distinti saluti a nome dell’ACUII che ho l’onore di rappresentare”. Probabilmente il Presidente leggerà un sunto che gli farà il suo capo staff, cui è stato consegnato lo scritto. La seconda notizia, quella buona, dice che nella prossima settimana, la neoeletta consigliera regionale e forzista Maria Grazia Di Scala, tutta ischitana  e convinta sostenitrice del Comune Unico, presenterà la nuova proposta di legge istitutiva del Comune Unico isola d’Ischia. La burocrazia vuole che si percorra questo iter. La nuova proposta non dovrebbe essere sostanzialmente diversa dalle precedenti, fra cui l’ultima, presentata dall’on.le Casillo. Il Consiglio non dovrebbe avere difficoltà ad approvarla ed entro il prossimo gennaio 2016, a completare la pratica con l’indizione del nuovo referendum. E’ la strada istituzionale per riprendere il discorso interrotto con la precedente giunta Caldoro. A questo punto, nell’esprimere sincera gratitudine alla locale onorevole Di Scala, non resta che attendere con fiducia gli eventi. Ci sia concesso sottolineare, in chiusura,  che non una sola parola sul Comune Unico sia stata spesa da De Luca nel suo intervento, che pur ha individuato quattro obiettivi per il futuro dell’isola. Né che le cronache locali abbiano fatto notare il clamoroso silenzio.

  • Coordinatore dell’Acuii

 

3 COMMENTS

  1. Ha mai pensato Gianni Vuoso,che con il Comune unico,si troverà un de siano o un giosi padrone di tutta l’isola ?

  2. La di scala e’ stata votata ( almeno da chi ha avuto tale coraggio) per risolvere i problemi che attanagliano quest’isola ( trasporti marittimi e terrestri, sanità, depurazione delle acque, tanto per citarne alcuni) e NON per SODDISFARE LE VOGLIE DI DOMENICO DE SIANO.

  3. No, observer. Tranquillo. Di sicuro non ci avrà pensato. Il ruolo di certi sinistroidi e’ stato spesso quello di aprire la strada a certi pescicane della politica, con la loro fine “intelligenza politica”.

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