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mercoledì, Aprile 24, 2024

Alessia Mazzella eletta Graziella 2021

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Leo Pugliese | «Rifacemmo la strada ma lentamente, mettendoci a sedere sotto tutti gli alberi, all’ombra di tutti i pergolati, discorrendo, fantasticando o comperando da tutte le giovani procidane i panieri di fichi, di nespole, d’uva che esse portavano, e lasciando così passare il tempo».

Una di quelle era Graziella di cui Alphonse de Lamartine s’innamorò perdutamente trasponendola nel personaggio del suo celeberrimo romanzo che ispira da ben 71 anni l’elezione di Graziella.

A vincerla è stata Alessia Mazzella, 20 anni studentessa di scienze della formazione, papà comandante di navi e mamma casalinga:

Alessia con la sua raffinatezza e la sua spontaneità ha conquistato i consensi della giuria.

«Ho deciso di partecipare, smettendo la mia timidezza, proprio per indossare finalmente l’abito e in fondo perché questo è sempre stato il sogno di mio nonno.»

Ad Alessia il compito di rappresentare Procida durante l’anno in tutte le manifestazioni culturali e civili in cui sarà richiesto e soprattutto in vista dell’avvio di Procida Capitale della Cultura .  

Lo farà con l’intelligenza, il garbo e l’allegria che fanno di lei la Graziella 2021 come la ricorda bene lo scrittore:

«Gli occhi, grandi e allungati, avevano quel colore incerto tra il nero cupo e il blu del mare che negli occhi di una donna addolcisce lo splendore con l’umidità dello sguardo, e che unisce in egual misura la tenerezza d’animo e la forza della passione, tinta celeste che gli occhi delle donne dell’Asia e dell’Italia ricevono dalla luce ardente del giorno e dall’azzurro sereno del loro cielo, del loro mare e delle loro notti. Le sue gote erano piene, tonde, dal contorno fermo e dall’incarnato un po’ pallido e un po’ abbronzato dal clima, e non quel pallore malaticcio del nord, ma quel biancore sano del mezzogiorno, simile al colore del marmo esposto da tanti secoli all’aria e ai flutti»

Ancora una volta – dunque – la serata della elezione di Graziella, nei tre giorni della Sagra del Mare, rappresenta un momento di profonda identificazione culturale.  Una tradizione unica nel suo genere nel panorama estivo campano che testimonia, semmai ce ne fosse bisogno, quanto la leggenda sia viva e vitale ed i volti ed i sorrisi delle altre nove giovani procidane, che hanno applaudito la vincitrice,  incoraggiano a proseguire sulla strada tracciata ormai da più di mezzo secolo.

Intanto ieri serata di chiusura con il concerto di Giusy Ferreri che ha attirato al centro polifunzionale di Via  Salette  tantissima gente. Una no stop della cantante che ha intrattenuto il pubblico presente

La Storia

Era il 1811 quanto il poeta francese Alphonse De Lamartine durante un suo viaggio giovanile in Italia, soggiornò sull’isola di Procida e rimase folgorato da una giovane isolana dalle umili origini, Graziella. Per lui che fino a quel momento aveva vissuto amori dissoluti, la fanciulla venne presto a rappresentare il prototipo di quell’amore vagheggiato dagli spiriti romantici del tempo.

Vissuto sullo sfondo del paesaggio idilliaco dell’isola, l’amore tra il poeta e la giovane Graziella, poco più che adolescente, ebbe una tragica fine con la morte della giovane durante la penosa attesa del ritorno di lui richiamato in Francia. Graziella non fu certo un personaggio inventato per  De Lamartine che la rese protagonista del suo romanzo, intitolato appunto “Graziella”, proprio per  espiarne  il divorante senso di colpa.

In realtà questa giovane figlia di pescatori, appena sedicenne, non morì  di pene d’ amore, bensì  di tubercolosi  –  è una verità che traspare dalle lettere che la giovane gli aveva inviato –  ma da allora, grazie al De Lamartine che l’aveva immortalata nel suo breve romanzo, Graziella è divenuta  un personaggio simbolo dell’isola, una sorta di fantasma romantico che aleggia tra quelle stradine tortuose, gli agrumeti e le coste baciate dal mare

Foto di Aniello Intartaglia Vision Studio

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