La Sezione regionale di controllo della Corte dei conti per la Campania ha ammesso al visto e alla registrazione il Decreto MIM AOODRCA prot. n. 81074 del 13 dicembre 2024, con cui il Ministero dell’Istruzione ha conferito al dott. Enrico Giuseppe Boccia l’incarico di dirigente scolastico presso l’Istituto Comprensivo “V. Mennella” di Lacco Ameno, sull’isola d’Ischia.
Un via libera che arriva nonostante il conferimento sia formalmente “extra-organico” rispetto al contingente regionale autorizzato dal Decreto Ministeriale n. 127/2023, fissato in 839 unità per l’anno scolastico 2024/2025. Secondo i magistrati contabili, tuttavia, non si tratta di una scelta discrezionale dell’Amministrazione, ma di una esecuzione doverosa di sentenze passate in giudicato, con cui è stato accertato il diritto di Boccia ad essere assunto già a partire dal 1° settembre 2019.
Una lunga battaglia legale
Il caso affonda le sue radici nel concorso per dirigenti scolastici bandito nel 2011. Boccia, inizialmente escluso dalla graduatoria, ha ottenuto il reinserimento “a pettine” grazie a una lunga trafila giudiziaria. Il TAR Lazio, con sentenza n. 915/2017, ha annullato la graduatoria nella parte in cui non lo includeva, e il Consiglio di Stato ha confermato tale pronuncia nel 2020.
Nonostante il reinserimento, l’Amministrazione ha ritardato l’assunzione, costringendo il ricorrente a ricorrere ancora al giudice. Il Tribunale di Nola – Sezione Lavoro, con sentenza n. 740/2023, ha accertato che l’Amministrazione aveva assunto soggetti in posizione inferiore rispetto a Boccia, condannandola all’assunzione immediata del ricorrente, con decorrenza giuridica retroattiva al 1° settembre 2019.
L’inottemperanza del Ministero ha poi dato luogo a un ulteriore ricorso presso il TAR Campania, che, con sentenza n. 4748/2024, ha condannato l’Amministrazione a dare esecuzione alla sentenza del Tribunale di Nola entro 60 giorni, nominando un commissario ad acta e fissando una penalità di mora di 50 euro al giorno fino a un massimo di 10.000 euro.
Il ruolo della Corte dei conti
Alla luce di questa situazione, la Corte dei conti ha chiarito che, pur in assenza di posti vacanti disponibili, l’Amministrazione era obbligata a procedere al conferimento dell’incarico dirigenziale in esecuzione del giudicato. Non solo: l’origine del problema non è da rintracciare nella nomina di Boccia, ma nella precedente assunzione di candidati con punteggio inferiore, avvenuta dopo la sentenza del TAR del 2017, che avrebbe dovuto sospendere ulteriori nomine fino al corretto scorrimento della graduatoria.
«Nel caso in esame – si legge nel provvedimento – il conferimento di incarico dirigenziale segue ad un accertamento giudiziario del diritto all’assunzione […], con contestuale condanna dell’Amministrazione all’assunzione “immediata”». La Corte ribadisce inoltre che «la questione del contingente organico è stata già affrontata e risolta nelle pronunce giurisdizionali», e che quindi non è rimesso alla discrezionalità dell’amministrazione ritardarne l’esecuzione.

Le responsabilità dell’Amministrazione
Nel corso dell’istruttoria, l’USR Campania ha ammesso che tutti i 657 candidati originariamente inseriti nella graduatoria erano stati assunti entro il 2020, quando però la graduatoria era già stata ritenuta illegittima con sentenza passata in giudicato. Nonostante ciò, non è stata attivata nessuna procedura di revoca degli incarichi già assegnati in violazione dell’ordine di merito corretto.
Né sono state fornite alla Corte motivazioni formali e documentate sull’impossibilità di intervenire. L’unica giustificazione offerta dall’Amministrazione è che la revoca di incarichi in essere avrebbe “innescato altri contenziosi” e danneggiato la “continuità dell’azione dirigenziale”, valutazioni che la Corte ha definito irrilevanti rispetto all’obbligo di esecuzione del giudicato.
Obblighi di adeguamento
La Corte ha anche richiamato l’Amministrazione ad integrare il contratto individuale di lavoro del dirigente Boccia, che risulta privo degli obiettivi relativi ai tempi di pagamento delle fatture, previsti dall’art. 4-bis del d.l. 13/2023, in linea con la riforma 1.11 del PNRR. L’inserimento di tali obiettivi è obbligatorio per legge, e incide sulla retribuzione di risultato del dirigente.
Con il conferimento dell’incarico, il dott. Enrico Giuseppe Boccia subentra alla dirigente scolastica Assunta Barbieri, preside del Liceo Statale “Giorgio Buchner” di Ischia, che aveva assunto in reggenza la guida dell’Istituto Comprensivo “Vincenzo Mennella” di Lacco Ameno per l’anno scolastico 2024/2025.
La nomina di Enrico Giuseppe Boccia a dirigente scolastico rappresenta una rara esecuzione effettiva di un ordine giurisdizionale in materia di concorsi pubblici, in un contesto dove la resistenza dell’amministrazione spesso si traduce in ulteriori ritardi e danni erariali. La Corte dei conti ha chiarito che la legalità non può essere subordinata alla convenienza amministrativa, e ha fatto luce su una falla sistemica nella gestione delle graduatorie e delle assunzioni scolastiche.
